La settimana santa di Aidone, che si apre con la domenica delle Palme e si conclude con la giunta di Pasqua, si svolge secondo una tradizione antica che nel tempo ha subito poche variazioni. Gli eventi celebrati si inseriscono a pieno titolo nel solco delle sacre rappresentazioni usate dalla Chiesa, in seguito alla controriforma, per riportare i cristiani alla fedeltà del messaggio evangelico.
Protagonisti sono le sette confraternite, i santoni, i lamentatori. Questi ultimi, in genere cinque o sei voci, eseguono i lamenti, antichi canti in lingua siciliana, accompagnando le processioni del precetto, della visita dei sepolcri e del venerdì santo. Un solista intona la strofa ed il coro a cui si aggiungono tutti i confratelli intervengono rafforzando la nota finale. Gli aidonesi hanno difeso questa tradizione, anche quando si è cristallizzata in riti poco comprensibili, con le unghia e con i denti. Quando nel 1960, per ordine del vescovo, fu sospesa la giunta ci fu una rivolta popolare di cui tutti conservano memoria: coloro che ne furono riconosciuti gli istigatori fecero qualche giorno di galera e la giunta fu sospesa per più di dieci anni.
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