La Processione del Cristo Risorto a Tarquinia, che si celebra tradizionalmente la domenica di Pasqua, è una delle feste più sentite della città.
Per la Processione del “Cristo che corre”,statua del Cristo Risorto che fu commissionata dalla Corporazione dei Falegnami viene trasportata a passo spedito, quasi di corsa e tra due ali di folla, e accompagnata da una marcetta eseguita dalla banda “G. Setaccioli”.
Si narra che per ricordare la Resurrezione, venne dato l’incarico ad uno scultore che stava scontando una pena a vita, di scolpire nel legno un Cristo Risorto, superiore per bellezza a quante già ne esistevano. Narra ancora la laggenda che, per impedire all’artista di fare, in seguito, una nuova statua identica a quella scolpita o anche più bella, egli venisse spietatamente accecato.
Apre la Processione la squadra degli Sparatori con i fucili caricati a salve con coriandoli. Una componente originale di questa processione è quella dei portatori dei Tronchi a forma di croce, gli stessi della processione del Venerdì, ma adornati ora da splendide ghirlande. La loro altezza in alcuni casi raggiunge i 5 metri e il peso va da 75 ai 95 chili, per questo il loro trasporto richiede abilità e forza per non essere sbilanciati durante il percorso. Anche il trasporto della Statua richiede le stesse qualità, dato il suo peso di circa 520 kg, distribuito sui 16 portatori della “macchina” che, come i loro colleghi dei tronchi, devono rispettare il passo della marcetta musicale intonata dalla banda. La Processione si conclude con la Benedizione sulla folla in Piazza Matteotti e le campagne e infine la deposizione del Cristo all’interno dellla Chiesa di San Giuseppe dove vi rimarrà esposto per i quaranta giorni successivi.
Questo è uno degli eventi di Pasqua nella Provincia di Viterbo più tradizionali e sentiti.
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