Dal 25 marzo al 2 aprile a Pozzallo, annuale appuntamento con la Settimana Santa.
Tutta la comunità pozzallese partecipa alle liturgie quaresimali e pasquali culminanti con la solenne processione del Venerdì Santo, pura espressione del sentimento religioso popolare. Nei venerdì di quaresima, chiamati "i venerdì ra Maronna", nella chiesa S. Maria di Portosalvo vengono celebrate le liturgie eucaristiche che vedono una grande partecipazione di fedeli e devoti della Vergine Addolorata titolare della chiesa, cui è intitolata la celebrazione festiva del Venerdì Santo. Gli appuntamenti pasquali si articolano in quattro momenti principali:
La Via Crucis Vivente
Si entra ufficialmente nel vivo dei riti pasquali il venerdì precedente la domenica delle Palme con la Via Crucis Vivente. Organizzata dai giovani della pastorale giovanile cittadina, è un evento molto atteso e coralmente vissuto dai fedeli che partecipano a migliaia. Il "cast" è composto principalmente da giovani ma vede anche la partecipazione di adulti e a volte anche di bambini, che dilettandosi da attori fanno rivevere agli astanti la via della Croce, la via salvifica che Cristo ha compiuto per la redenzione dell'uomo. La via Crucis si snoda tra le vie principali della città fino ad arrivare ad un'altura dirimpetto al mare dove sorge il castello Di Martino, suggestivo scenario naturale adibito a Golgota dove vengono messe in scena le parti più salienti di tutta la sacra rappresentazione: crocifissione, morte e resurrezione.
La Domenica delle Palme
Nelle varie parrocchie ha luogo la benedizione dei rami intrecciati di palma e dei ramoscelli d'ulivo. Di pomeriggio nella chiesa S. Maria di Portosalvo, dove i riti della settimana Santa sono molto sentiti, viene celebrata la S. Messa. Durante l'eucarestia ha luogo la cerimonia de "La Palma della Pace", prestigioso riconoscimento insignito alle persone che con la loro vita e il loro esempio operano per diffondere la pace. Sempre durante la cerimonia si ha l'ammissione dei nuovi confrati nella confraternita "Maria SS. Addolorata" e la meditazione delle ultime Sette Parole dette da Gesù in croce seguita dalla schiodazione del Cristo Crocifisso che viene riposto nell'urna di legno intarsiato chiamata "Santa Cascia".
Venerdì Santo: fede e tradizione.
La mattina del Venerdì Santo nella piccola e grande chiesa di Portosalvo una marea di fedeli modula canti e bisbiglia preghiere, assistendo partecipe "a scinnuta ra Maronna" vale a dire alla rimozione del simulacro della Vergine Addolorata dall'edicola dell'altare maggiore. Il prodigioso simulacro di legno policromo dell'Addolorata, donato alla chiesa nel 1822 dal commerciante napoletano Vincenzo Falanca, giungeva a Pozzallo via mare, eloquente messaggio di fede ai pozzallesi, che al pianeta mare hanno rivolto e rivolgono attese, speranze e sogni. Appena il simulacro dell'Addolorata viene svelato e compare agli occhi dei fedeli, applausi scroscianti invadono la chiesa. "Evviva Maria!" è la vibrante esclamazione corale che si ode appena la statua comincia a scendere, accolta da fedeli commossi che sventolano fazzoletti bianchi traducendo la travolgente gioia dei cuori per l'attesso abbraccio con Maria, Madre e Protettrice della città e dei suoi figli. Si procede al rito più toccante per emotività e devozione:l'esposizione dei bambini. Sollevati da sicure braccia arrivano fino al volto di Maria e poi,tenera innocenza di gesto, ne asciugano lacrime e dolore.
Nel pomeriggio dopo la liturgia dell'adorazione della Croce come vuole la consuetudine locale, tra fitte ali di folla e l'immancabile banda musicale, il Simulacro del Cristo morto seguito da quello della Vergine Addolorata muovono dalla chiesa di Portosalvo, coinvolgendo nell'esperienza della festa religiosa i pozzallesi, rivivendo il doloroso cammino della Vergine, "donna del silenzio e dell'ascolto".
Luminarie, fiaccole accese invadono le stradine del centri storici, recuperati al percorso del sacro. Nell'urna di legno intarsiato, il simulacro del Cristo morto raccoglie commossi sussuri che guidano alle piaghe del corpo divino le tocche delle timide, ma devote, mani dei credenti implorando perdono e amore. Gli occhi degli astanti, devoti e non, sono attratti dall'espressione della Madonna confermata dalla statuaria postura d'angoscia scolpita nel legno che non sembra più materia. Ai due simulacri è imposta la consueta pausa sulla via che costeggia il mare. La fiumana processionante volge le spalle alla città e guarda verso l'azzurro mare, mentre rassicuranti e consolatorie si diffondono le parole della preghiera del navigante. Poi Maria, chiusa nel suo luttuoso dolore, peregrina per le strade accompagnando il Figlio deposto nell'urna dove tra fiori e veli si scoprono le ferite del corpo lacerato dall'indifferenza del mondo. È sera quando la processione raggiunge la Chiesa Madre e poi in seguito la via principale, Corso Vittorio Veneto, dove ha inizio e svolgimento la solenne Via Crucis cittadina. A tarda ora prima del rientro dei due Simulacri nel sagrato della Chiesa di Portosalvo, risuona la supplica per affidare Pozzallo e i suoi figli, vicini e lontani, alla protezione della Madonna, mater dolorosa e dulcissima, stella splendente che traccia la navigazione quotidiana dei popoli, verso la pace, la giustizia e la fratellanza.
L'Incontro di Pace
La mattina di Pasqua viene celebrata l'eucarestia festiva nelle varie chiese della città. Dopo dalla chiesa S. Giovanni Battista si avvia la processione con il simulacro del Cristo Risorto. Contemporaneamente dalla chiesa di Portosalvo inizia la processione con la Madonna ancora in lutto, caratterizzata dal manto nero. A mezzogiorno in punto nella piazza principale, Piazza delle Rimembranze, gremita di gente, avviene il primo incontro correndo tra il Cristo Risorto e la Madre che riconosce il Figlio perdendo il velo nero. Si scatena il delirio. Volo di colombe, spettacoli pirotecnici e musiche gioiose fanno da cornice ad uno spettacolo stupendo. Il secondo incontro avviene in piazza Municipio ed terzo e ultimo avviene sul sagrato della Chiesa Madre concludendosi con la solenne benedizione pasquale imposta dai sacerdoti della città.
Tratto da http://www.comune.pozzallo.rg.it/turismo/
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