Il Presepe Vissuto "Pieve di San Giovanni Battista" a Bovolone si svolge nei giorni 25 Dicembre 20222 (dalle ore 17.30 alle ore 20.00), 26 Dicembre 2022, 01/06/07/08 Gennaio 2023 (dalle ore 16.30 alle ore 19.00).
Anche quest'anno il Presepe Vissuto sarà allestito per l'11° anno alla Pieve di San Giovanni Battista a Bovolone. Del XII Secolo con affreschi del 500. I visitatori possono muoversi nel presepio liberi di entrare nella capanna e nelle varie case, infatti possono trovare: stalle con ogni tipo di animale, il mugnaio con un grande mulino ad acqua, il Castello di Erode e moltissime botteghe artigianali di un tempo.
Per tutte le sere i visitatori saranno accompagnati dalle canzoni di cori dei Paesi limitrofi. L'interno di questo Presepe è che alla fine, una volta consegnato il vestito, il visitatore possa dire di non aver solo visto il Presepio ma vissuto in prima persona.
Perché è chiamato presepe vissuto?
Una delle domande che molti si pongono è, “perché si chiama presepe vissuto?” Vissuto, perché nel visitarlo si ha la possibilità di vestirsi con costumi ispirati all’epoca e quindi far parte di quella marea di gente comune, che 2000 anni fa percorrendo le strade polverose di Nazaret andarono ad adorare Gesù, la storia si ripete, l’uomo di oggi lasciando le proprie vesti si riveste di povertà e di umiltà per cercare ancora nella semplicità il senso più profondo dell’Amore.
La Storia
La pieve di San Giovanni Battista risale all’833 ed è stata la prima chiesa che ha visto affluire i fedeli dei tre paesi limitrofi, Bovolone, Salizzole, Concamarise. Proprio qui, in questo posto santo la povera gente ha iniziato il cammino della spiritualità. In anni recenti ha poi avuto un tempo di abbandono portandola ad essere perfino ricovero per i maiali, ma poi piano piano e con l’aiuto di persone come la Sig. Carla ha potuto risorgere a nuova vita, ricominciando ad essere frequentata da gruppi di preghiera che la mantengono viva.Inizio
Sicuramente al suo risveglio ha contribuito anche l’iniziativa di allestire il presepe vissuto. Nel 2011 per un certo periodo, l’abitazione a fianco della chiesa è stata abitata da una coppia di coniugi che davano una mano nelle varie attività, fu così che un gruppo di amici ha dato vita all’iniziativa di allestire il primo presepe vissuto. Tutto è stato organizzato di fretta, senza mezzi e senza una chiara visione di come doveva essere gestita la cosa, la capanna fatta con pezzi di recupero era la parte più riuscita, le casette molto rudimentali, ma lo spirito c’era. Subito alcune donne si sono adoperate con grande motivazione per preparare le vesti di varie misure, la stella costruita di fretta e furia, l’illuminazione dei luoghi fatta in economia e con mezzi di fortuna. Con molta difficoltà senza organizzazione tutto era partito.
La svolta
Anno 2012, visto il successo avuto, il secondo anno avevamo da una parte l’intenzione di proseguire e dall’altra la necessità di una persona che avesse chiara l’organizzazione dell’evento. Fu qui che con la Sua forza di aggregazione, emerse fra noi Francesco De Guidi, persona indispensabile per l’occasione, prese in mano la regia dell’evento. Di nota esperienza nell’allestimento di presepi viventi, ha trovato in questi luoghi anche un richiamo affettivo. Con Lui al comando il gruppo si è ulteriormente consolidato e altri elementi, si sono aggiunti, ma anche le Sue idee organizzative si fecero presto vedere, cambiò la posizione della capanna, le casette del paesello, hanno cominciato ad avere una posizione composta, le recinzioni degli animali posizionate con ordine ed elementi aggiuntivi, hanno via via completato l’opera, dando all’evento sempre più importanza ed eco.
Il ritorno
I tre paesi limitrofi, ma non solo, cominciarono di nuovo ad affluire in questi luoghi, per visitare quello che è la cosa più umana e normale al mondo, la nascita di un bambino in una povera famiglia, quel bambinello che ha dato luce e speranza all’umanità intera.
Visite speciali
A consolidare l’evento ha contribuito nel 2014 la visita del vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti, che con la Sua benedizione ha dato forza e coraggio a tutti.
Idee
Una trovata che ha sicuramente dato ancora più forza all’evento è l’arrivo dei tre Re Magi che sono interpretati dai tre sindaci dei paesi confinanti, ci sono poi aggiunte iniziative di carattere benefico con la raccolta fondi per l’ABEO, negli ultimi due anni sono arrivati addirittura dei pulman che hanno portato la gente a visitare il presepe, le presenze in sei giorni sono state circa 10000.
Organizzazione
I lavori iniziano verso fine Settembre primi di Ottobre e proseguono praticamente fino alla vigilia di Natale, ci si ritrova il sabato pomeriggio, chi vuole, chi può, quanto può, senza obbligo, ognuno, dice sempre Francesco, dà quello che si sente e non deve essere un peso.
Sorprese
Nella notte di Natale 2015 un evento ci ha lasciato stupiti, è la nascita di un agnellino per l’occasione chiamato Natalino, che è stato interpretato da tutti come un segno di ringraziamento. Per il buon Dio tutto ha un senso, nulla è per caso.
Finalità
Creare il presepe ha lo scopo di consolidare la fede personale, instaurando amicizie tra noi, che assieme ci adoperiamo per gli altri cercando di far rivivere un’emozione, far entrare la gente nel presepe vissuto, quello di immergerla nella preghiera della natività di Cristo.
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