Il presepe sul Trabocco, arte sacra a San Giovanni in Venere (Chieti) fino all’8 gennaio 2017.
Lo storico trabocco turchino diventa presepio.
L’abbazia di San Giovanni in Venere, in provincia di Chieti, ospita Il presepe sul trabocco, opera lignea dell’artista lancianese Vincenzo Vignetti.
L’opera, che sarà esposta dal 12 dicembre all’8 gennaio 2017, accosta la tradizione araba rappresentata dai costumi dei personaggi, ai paesaggi rurali di San Vito Chietino e dello storico trabocco Turchino per celebrare in modo originale l’evento più caro alla cristianità: il santo Natale.
L’opera si presenta come una distesa che scende dal colle di San Vito fino al Trabocco Turchino. In cima al colle, l’artista ha collocato un faro vigilato da un soldato romano, discendendo dal colle si incontrano varie massaie intente nelle faccende domestiche e la natività, ai piedi del colle gli antichi mestieri: fabbro, falegname, tessitore, pastori, ecc., sulla passerella che giunge va al trabocco ci sono persone intente a rassettare le reti. Il trabocco è abitato e le reti calate per la pesca. L’artista assicura che il sistema è funzionante e muovendo l’argano delle reti è possibile issarle.
Tutti gli ambienti, i personaggi e le statuine, sono in legno e i vestiti sono stati realizzati a mano dal Maestro Vignetti che anche quest’anno ha scelto l’Abbazia di San Giovanni in Venere per esporre una delle sue opere uniche.
Vincenzo Vignetti nasce a Campobasso nel 1942 da genitori pennesi. Trascorre la sua infanzia nella città dei suoi genitori dove studia al locale Istituto d’Arte con l’artista Giuseppe Brindisi (cugino di Remo Brindisi). Dello stesso frequenta il “laboratorio domestico”, dopo la scuola, e nella stagione estiva, apprendendo così l’arte della scultura e del restauro. Lasciata la scuola prima del compimento degli studi per contribuire al mantenimento della famiglia, inizia a lavorare come operaio in una fabbrica torinese senza mai smettere di coltivare il suo talento artistico.
Ormai pensionato torna in Abruzzo negli anni ‘80 stabilendosi a Lanciano (Chieti) dove ancora oggi vive, dedito alla sua innata passione per l’arte nelle sue più diverse espressioni.
Il trabocco Turchino è stato costruito originariamente nel 1860. Gabriele D’Annunzio lo aveva ammirato nel 1899 e lo aveva celebrato nel romanzo Il trionfo della morte. E’ caduto a causa di una mareggiata nel luglio del 2014. Successivamente ricostruito nel 2015, è stato nuovamente inaugurato nello scorso mese di giugno.
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