“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”(Lc.3,6). Questo il desiderio che abita nel nostro cuore: mostrare a tutti il grande amore che Dio ha per ciascuno dei suoi figli. Nasce così l’idea di una rappresentazione sacra del mistero del Natale, nella scenografia di una piccola Betlemme, ricostruita da mani sapienti e volenterose nel parco della Madonna delle Grazie di Termoli. La cittadina che diede i natali al Figlio di Dio prenderà vita nei giorni 26 e 30 dicembre, 1 e 6 gennaio (date fissate per la realizzazione del Presepe Vivente), grazie alla partecipazione di circa 160 personaggi e la rievocazione di scene evangeliche e antiche profezie messianiche. Chi verrà a visitare il presepe e vivere questo evento entrerà nella storia della salvezza, di cui ogni esistenza è prolungamento e manifestazione. Sì, perché Gesù viene, oggi come ieri; viene a Betlemme, tra le rappresaglie militari, come nella nostra Italia distratta e addormentata. Egli viene, e viene per ciascuno, come promessa di ineffabile gioia e di incrollabile speranza, viene a colmare le valli delle nostra solitudine, a cancellare il rancore che indurisce i cuori, a ridare luce agli occhi spenti, “a portare il lieto annuncio a miseri, a fasciare la piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore” (Lc.7,19_21). Allora coraggio! Non lasciatevi cadere le braccia…(Sof.3,16) La sua venuta è certa come l’aurora (Os.6,3). Egli verrà e non tarderà (Ab.2,3).
Le Sorelle Francescane della Carità
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