L'edizione 2016 del Presepe Vivente di Volterrano non si terrà.
Presepe Vivente di Volterrano: 26 dicembre 2015, 4, 6 gennaio 2015
La storia del Presepe Vivente inizia nel 1980.La parrocchia di Ronti mise in piedi – è il caso di dirlo – un piccolo Presepe vivente dentro la chiesa, la cui rappresentazione era limitata alla sola notte di Natale, che fu però ripetuta nei successivi quattro anni.Per il Natale del 1985 Don Giuseppe Tanzi pensò di organizzare con le sue parrocchie di Ronti, Volterrano e San Martin Pereto un nuovo Presepe Vivente da realizzare, questa volta, nella grande chiesa di Volterrano.
Vi parteciparono attivamente la tre comunità parrocchiali e, pur senza aver pubblicizzato l’iniziativa, questa ottenne ugualmente un notevole successo in tutta la vallata del Nestore. Negli anni successivi, il Presepe venne ampliato e allestito con molta più cura nel paese di Volterrano: nelle cantine, nei fondi delle case, vennero ambientate le botteghe degli artigiani (fabbri, falegnami, scalpellini, mugnai); le lavandaie e i pescatori presso le acque gelide del vicino torrente e qua e là stanchi pastori a guardia di piccoli greggi. La capanna della Natività fu invece collocata all’interno della chiesa L’eco di questa iniziativa raggiunse tutta l’Alta Valle del Tevere, le località della bassa Romagna e della vicina provincia di Arezzo, tanto da rendere indispensabile il progressivo trasferimento del Presepe Vivente dal paese di Volterrano al vicino bosco, sfruttando così uno scenario naturale che egregiamente si prestava allo scopo.
Venne poi continuamente ampliato per poter offrire allo sguardo degli ormai numerosissimi visitatori quel bellissimo scenario che si estende oggi su una superficie di oltre 20.000 mq. Impegno preciso della Pro-Loco di Volterrano, che ogni anno allestisce il Presepe Vivente, è sempre stato quello di curare la perfetta ambientazione, l’esattezza storica dei costumi, la cui realizzazione fu per questo motivo affidata a Giancarlo Colis, costumista e scenografo di fama internazionale.
Un lavoro intenso, un impegno preciso che dura ormai da anni; mesi di faticoso lavoro, di continua ricerca, uno sforzo economico comprensibilmente oneroso e gravoso che coinvolge per ogni edizione, circa 100 figuranti e altrettante persone per servizi logistici: tutto questo è il Presepe Vivente di Volterrano che ogni anno si rinnova per creare sempre immagini suggestive e magiche emozioni. Emozioni e suggestioni che visitatori, provenienti da ogni parte, provano percorrendo le tortuose stradicciole segnate da fuochi e capanne dove rivivono le genti palestinesi di 2.000 anni fa, nei loro tipici costumi, con le loro tradizioni
Il visitatore è così immerso nella realtà di Betlemme, mentre attraversa i ponticelli di legno gettati su un rumoroso ruscello e percorre strade che costeggiano radure e poderose mura, mentre lassù in alto, una luminosissima stella annuncia che lì, in quella capanna, fra il bue e l’asinello, è nato il Salvatore degli uomini.
FINALITÀ
La Pro-Loco di Volterrano nell’edizione 1991-1992 volle dare un motto a questa rappresentazione, perché i visitatori, oltre che rimanere ammirati e soddisfatti, ne ricavassero un messaggio umano e cristiano: “Ogni uomo è mio fratello”. Il Presepe Vivente deve costituire anche e, soprattutto, il mezzo per promuovere la fratellanza, la solidarietà, il volontariato a favore dei più deboli, degli emarginati, di tutti coloro che soffrono. Fratellanza e solidarietà, per non essere parole vuote, devono esprimersi in gesti concreti e reali. Per questo motivo, partecipano al Presepe Vivente due Associazioni: “AVIS” e “NOI DI USERNA”.
L’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) è un Ente che opera oggi a livello europeo, che rifuggendo qualsiasi finalità di lucro, in maniera apartitica e aconfessionale, promuove, organizza e coordina la donazione volontaria del sangue.“NOI DI USERNA” è un gruppo di volontari, uomini e donne, che si dedicano ai ragazzi handicappati per inserirli nella vita sociale e civile.
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