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Dicembre 2024
eventiesagre.it
Dicembre 2024
Numero Evento: 21082686
Teatro Teatro
Teatro Elicantropo Di Napoli
27^ Stagione Teatrale 2022-2023
Date:
Dal: 13/10/2022
Al: 30/04/2023
Dove:
Logo Comune
Campania - Italia
Contatti
Tel.: 081296640 Pomeriggio
Cell.: 349 1925942 Mattina
Fonte
Raimondo Adamo - Teatro Elicantropo
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento

Teatro Elicantropo Di Napoli

27^ Stagione Teatrale 2022-2023

Da Giovedì 13 Ottobre 2022 a Domenica 30 Aprile 2023 - dalle ore 21:00
Teatro Elicantropo - Napoli (NA)

Teatro Elicantropo Di Napoli - Napoli

 

Giovedì 13 ottobre 2022, Teatro Elicantropo di Napoli
Al via la Stagione Teatrale 2022/2023

Il palcoscenico partenopeo alza il sipario sulla sua 27esima stagione teatrale,
dedicata, quest’anno, ad Antonio Casagrande e all’amico Gianni Mattioli

Mai, prima di questi ultimi anni, avevamo vissuto un momento storico in cui il futuro sembrasse improbabile.
Immersi in un presente distopico, anche solo pensarci appare impresa ardua e velleitaria, così il Teatro Elicantropo, per il suo 27esimo anno di attività, prova ad andare controcorrente, ipotizzando ottimisticamente il proprio futuro.

Affida la presentazione della stagione teatrale 2022/2023, che prenderà il via giovedì 13 ottobre 2022, a uno dei suoi ex allievi più cari e più preparati, Aniello Mallardo, augurandosi che, in futuro, possa essere proprio lui a proseguire il percorso difficile e glorioso del piccolo spazio teatrale.

La seconda novità in tema di futuro riguarda la “formazione teatrale”, che, com’è noto, è uno dei fiori all’occhiello del Teatro Elicantropo, riconosciuto dal Ministero proprio per la sua ultraventennale attività di Formazione e Perfezionamento Professionale per attori.

Da quest’anno, grazie al sostegno e alla collaborazione della Fondazione Eduardo De Filippo, il laboratorio teatrale del Teatro Elicantropo si arricchirà di due ulteriori giornate settimanali dedicate allo studio del grande maestro partenopeo, che si terranno nella prestigiosa sede della Fondazione, a Palazzo Scarpetta.

La vivacità del “piccolo” palcoscenico partenopeo torna con maggiore energia e rinnovato impegno, orientata, come sempre, alla drammaturgia contemporanea, unitamente alla formazione e valorizzazione di giovani talenti artistici.

“A tal proposito - sottolinea il direttore Carlo Cerciello – abbiamo articolato una stagione in cui siano presenti i segni della tragedia antica, che, come messaggi in bottiglia, arrivino a riaprire le nostre coscienze narcotizzate, e, allontanandoci dall’indifferenza e dal cinismo imperanti, ci indichino la strada di un possibile cambiamento etico, sociale e politico”.

La stagione teatrale 2022/2023 del Teatro Elicantropo continua il progetto iniziato lo scorso anno, La ricerca del tragico ritrovato, iniziando così come aveva concluso la scorsa stagione, e ponendo in essere una profonda riflessione sul tragico contemporaneo.

A inaugurare la programmazione, giovedì 13 ottobre (in scena fino al 30), sarà, infatti, FaustIn And Out di Elfriede Jelinek, con Marina Bellucci, Mariachiara Falcone, Michela Galise, Serena Mazzei, regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo in collaborazione con Elledieffe e Fabbrica dell’Attore di Roma. E’ il primo dei due spettacoli compresi nel dittico Peep Tragedy - il tragico dal buco della serratura, realizzato nell’ambito del progetto triennale di Formazione, Perfezionamento Professionale e avviamento al lavoro, dedicato ad allievi ed ex allievi del Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo.

La Jelinek prende in prestito la figura di Margherita, dall’Urfaust di Goethe, per parlare della tragedia realmente accaduta a Elisabeth Fritzl, segregata dal suo stesso padre per ventiquattro anni e costretta a un rapporto incestuoso che porterà alla nascita di sette figli, e della precaria situazione economica delle donne contemporanee.

Giovedì 17 novembre, Arteteca e Itinerarte presentano La catena di Giacomo Di Niro, con Patrizia Eger, Salvatore D’Onofrio, regia di Stefano Sarcinelli. Una donna, un uomo, la voce di una radio e una catena. E' uno spettacolo sulla difficoltà di un amore, di una relazione. Forse di ogni relazione. Una radio farà da prologo e da epilogo a questa storia.

Ancora a novembre, da giovedì 24, Associazione Culturale “I3atro” presenta 14 Wo(Man)

di e diretto da Paolo Vanacore, con Carmen Di Marzo. La protagonista della vicenda è una serial killer condannata all’ergastolo per aver ucciso con incredibile ferocia un numero imprecisato di uomini. Il testo è ispirato alla storia vera di una psicopatica assassina seriale inglese.

La programmazione di dicembre vedrà in scena tre spettacoli, a partire da giovedì 1 con Peppe Celentano, Gabriella Cerino, Chiara Vitiello ne L’inserzione di Natalia Ginzburg, regia di Gabriella Cerino, presentato da Deep sea film. Uno spaccato del mondo femminile, con tutte le sue debolezze, contrapposto a quello maschile che nei testi dell’autrice spesso sembra essere un mondo cinico e spietato.

Giovedì 8 dicembre, Virus Teatrali in collaborazione con Compagnia Teatro Insania presenta Il bambino con la bicicletta rossa liberamente ispirato al 'caso Lavorini' di e diretto da Giovanni Meola, con Antimo Casertano. Un caso di cronaca: il primo rapimento di un minore finito tragicamente.

A chiudere la programmazione del mese di dicembre, da giovedì 15, Fondamenta Teatro presenta Quel “copione” di Shakespeare, ideato, interpretato e diretto da Vittorio Viviani, che interpreta e commenta le novelle italiane da cui Shakespeare ha tratto molte delle sue opere, dimostrando che il grande bardo è un “copione”, e conosceva bene i nostri novellieri.

Il primo appuntamento del nuovo anno, in scena da giovedì 5 gennaio (fino al 15), sarà con La nuova tonaca di Dio di Jo Clifford, interpretato e diretto da Massimo Di Michele, presentato da Artisti Associati Gorizia. Il monologo squarcia il velo d'illusione e menzogna intessuto nel racconto biblico e intenta un processo a Dio per le colpe di odio e dolore, che la sua dottrina ha creato tra i diversi.

Da giovedì 19 gennaio, Ellegipì Teatro 20 presenta Alluccamm di e diretto da Luca Pizzurro, con Andrea Fiorillo. Un viaggio nei sentimenti, nelle emozioni, di chi vive in un corpo che non sente adeguato, di chi vorrebbe essere in grado di conoscere la gioia di una maternità, che le è negata.

A febbraio, da giovedì 2 (fino al 26), ritorna in scena Cassandra di Christa Wolf, il secondo dei due spettacoli del dittico “peep tragedy”, con Cecilia Lupoli, per la regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo e Elledieffe. Cassandra viene dal passato o dal futuro, testimonia il passato perché in futuro non abbiano a ripetersi gli stessi errori, ma forse il futuro è già tra noi, è il nostro presente e gli errori si stanno già ripetendo.  

La programmazione del mese di marzo prenderà il via, giovedì 2, con Edipus di Giovanni Testori, interpretato e diretto da Silvio Barbiero, presentato da MareAlto Teatro. E’ un disperato atto d'amore di Giovanni Testori verso il teatro, la sua dimensione ciclopica tra arte e artigianato, che testimonia, come pochi, la relazione tra il teatro e la vita.

Da giovedì 16 marzo, Magazzini di Fine Millennio presenta Città in blues da Stefano Benni, James Joyce, Cléone e Marcella Vitiello, interpretato e diretto da Marcella Vitiello. E' una partitura jazz, dove la drammaturgia intesse un tappeto di parole e di suoni, che vanno a comporsi in una sorta di jam session scenica, per corpo/voce unico di attrice.

Giovedì 23 marzo, Zerkalo presenta Circe - le origini di Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla, con Alessandra Fallucchi e la regia di Marcella Favilla. Ci sembra di sapere tutto della maga raccontata da Omero, eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica.

Da giovedì 30 marzo, Simposi del Mediterraneo in collaborazione con Teatro Avamposto Numero Zero presenta Pazienza ‘81-’83 scritto, diretto e interpretato da Margherita Romeo Messeri. Nonostante la scomparsa prematura nel 1988, non si è smesso di alimentare la fama del più rivoluzionario fumettista del nostro Paese, la sua autenticità vince qualsiasi rivoluzione politico-intellettuale.

Due gli appuntamenti programmati nel mese di aprile, da giovedì 20 con Tender Napalm di Philip Ridley, presentato da V.A.N Verso Altre Narrazioni con il patrocinio dell’INDA e dell’ADDA, con Federica Cinque, Alessandro Mannini, adattamento e regia di Simona De Sarno. E’ un testo esplosivo e brutale, che ripercorre il rapporto di un Uomo e di una Donna. La loro storia viene ricostruita nel corso del dramma attraverso la memoria e l'immaginazione.

A chiudere la stagione teatrale, da giovedì 27 a sabato 29 aprile, la rassegna Oltre la linea, percorsi di danza contemporanea e altre arti presentata da Itinerarte, e, domenica 30 aprile, VarcoAttivo & Akerusia Danza presentano Anna Cappelli (CanticOpera Assolo), testo originale di Annibale Ruccello, interpretato e diretto da Patrizia Eger.

 “Continuando a seguire - aggiunge Cerciello - quel filo invisibile e misterioso, rituale e irrituale, poetico e perciò eretico, quello sguardo oltre ciò che vediamo o che siamo assuefatti a vedere, quello sguardo, come affermava Heiner Muller, dentro le nostre stesse vene, che scorra con il sangue fino alla verità ultima, tentiamo di recuperare il “tragico”, come estrema, inevitabile e indicibile verità della vita. Il tragico che si palesa non solo attraverso le tragedie della esistenza umana, ma anche nel profondo di noi stessi.

Teatro Elicantropo di Napoli, stagione teatrale 2022/2023
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)

Info e prenotazioni al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)
web www.teatroelicantropo.com

PROGRAMMA

13 ˃ 30 ottobre 2022
Teatro Elicantropo, Elledieffe e Fabbrica dell’Attore di Roma
presentano
FAUSTIN AND OUT
di Elfriede Jelinek
con Marina Bellucci, Mariachiara Falcone, Michela Galise, Serena Mazzei
scene Andrea Iacopino
musiche e video editing Fabiana Fazio
aiuto regia Mariachiara Falcone
foto di scena Guglielmo Verrienti
consulenza movimenti Dario La Ferla
regia Carlo Cerciello

La Jelinek prende in prestito la figura di Margherita, dall’Urfaust di Goethe, per parlare della tragedia realmente accaduta ad Elisabeth Fritzl, che fu segregata dal suo stesso padre per ventiquattro anni e costretta a un rapporto incestuoso che porterà alla nascita di sette figli, nonché della precaria situazione economica delle donne contemporanee. Le Margherita della Jelinek sono donne che sono state private della loro dignità umana e dei loro diritti, ma sono anche le abusate e impotenti della nostra società neoliberista, del mercato azionario del cazzo e del divertimento (Barbel Lucke).

I personaggi femminili, al tempo stesso figure singole e collettive, sono relegati all’interno di uno scantinato/prigione (il dentro), estromessi dal pubblico (il fuori), che resta passivo a spiarli. Il dentro (o sotto) è il marcio, mentre l’esterno (sopra) è l’apparenza che nasconde il marcio, l’ostentazione di un benessere individuale e sociale fittizio.

17 ˃ 20 novembre 2022
Arteteca e Itinerarte
presentano
LA CATENA
di Giacomo Di Niro
con Patrizia Eger, Salvatore D’Onofrio
musiche Ugo Ganghieri
costumi Giulia Mauro
regia Stefano Sarcinelli

Una donna, un uomo, la voce di una radio ed una catena. E' uno spettacolo sulla difficoltà di un amore, di una relazione. Forse di ogni relazione. Una radio farà da prologo e da epilogo a questa storia. Quella, appunto, di un rapporto tra due persone senza storia, senza tempo che soffrono, litigano e si scambiano il ruolo di vittima/carnefice come spesso accade; riconoscono l'amore, lo vivono, ne sono consapevoli, ma rifiutano la banalità della felicità, forse perché non la comprendono.

Sfondo della vicenda e pretesto narrativo è la cucina e la sua arte. Origine di delusione per uno e di profondo fastidio per l'altra, che addirittura smette di mangiare. Il finale, liberatorio per un verso, lascia comunque aperta una possibilità.

24 al 27 novembre 2022
Associazione Culturale “I3atro”
presenta
14 WO(MAN)
di Paolo Vanacore
con Carmen Di Marzo
musiche originali Alessandro Panatteri
regia Paolo Vanacore

La protagonista della vicenda è Giovanna Denne, una serial killer condannata all’ergastolo per aver ucciso con incredibile ferocia un numero imprecisato di uomini. Il testo è ispirato alla storia vera di Joanna Dennehy, una psicopatica assassina seriale inglese colpevole di una serie di omicidi avvenuti nel 2013 nella periferia di Peterborough in Inghilterra.

Con alcune vittime la Denne stringe rapporti sessuali dominati dalla sua forte personalità e da un’aggressività psicologica, prima ancora che fisica. Dietro l’eccitazione, che l’idea della violenza inflitta provoca in lei, c’è la voglia di raccontare il tutto, senza mai abbandonare un desiderio di affermazione pubblica e di effimera ribalta, attraverso quella, visibilità, ormai alla portata di tutti, propria del mondo del web.

In un momento storico, che vede il femminicidio al centro della nostra cronaca nera, potrebbe apparire inusuale la storia di un’assassina seriale, ma non è così, perché Giovanna Denne ha un approccio al delitto tipicamente maschile. La storia narrata, quindi, è, anche, l’espressione di una violenza maschile, che trasforma la donna stessa tanto in vittima, che in carnefice.

1 ˃ 4 dicembre 2022
Deep sea film s.r.l
presenta
L’INSERZIONE
di Natalia Ginzburg
con Peppe Celentano, Gabriella Cerino, Chiara Vitiello
scene  Pasquale Meglio
costumi Epoche
musiche  Marco Mussomeli
regia Gabriella Cerino

L’inserzione, come quasi tutti i lavori della Ginzburg, descrive uno spaccato del mondo femminile, con tutte le sue debolezze, contrapposto a quello maschile che nei testi dell’autrice spesso sembra essere un mondo cinico e spietato. Il tema centrale della pièce è quello della solitudine, del bisogno disperato di poter comunicare con qualcuno, ma è anche quello dell’amore non corrisposto che dà tormento e non si rassegna e che sfocia alla fine in un’inevitabile dramma della gelosia. Una storia dunque di solitudine, amicizia, gelosia e follia, uno spaccato umano, basato su una trama di relazioni distorte e malate. Nella messa in scena verrà sottolineato in particolare il tema dell’incomunicabilità e della solitudine dei personaggi anche quando interagiscono fra loro.

8 ˃ 11 dicembre 2022
Virus Teatrali in collaborazione con Compagnia Teatro Insania
presenta
IL BAMBINO CON LA BICICLETTA ROSSA
voci da un rapimento
di Giovanni Meola, liberamente ispirato al ‘caso Lavorini’
con Antimo Casertano
scene Flaviano Barbarisi
costumi Marina Mango
ass.te alla regia Anna Bocchino
ass.te scenografo Alessandro Francione
foto di scena Nina Borrelli
progetto grafico Francesco Cotroneo
regia Giovanni Meola

semifinalista In-Box 2020 - vincitore bando nazionale POLITAI VISIONARI 2020 (festival POLIS-Ravenna 2021)

Un caso di cronaca: il primo rapimento di un minore finito tragicamente. Viareggio, Gennaio 1969: la strategia della tensione è ancora a qualche mese dall’avere ufficialmente inizio, mentre sta avendo termine il boom economico. Ermanno Lavorini, 12 anni, esce già da solo inforcando la sua bicicletta Super Aquila rossa.

Ma un pomeriggio, da quel giro in bici, non torna più. Primo evento mediatico in assoluto in Italia, il caso-Lavorini fu sulla bocca di tutti, tutti si sentirono genitori, fratellini o sorelline del piccolo rapito. Poi, di lui, tutti si dimenticarono. Tutti. Per quali motivi? Di lì a poco, bombe, attentati, lotte rivoluzionarie o reazionarie avveleneranno il paese.

15 ˃ 18 dicembre 2022
Fondamenta Teatro
presenta
QUEL “COPIONE” DI SHAKESPEARE
Le novelle italiane che il Bardo ha copiato
ideato, interpretato e diretto da Vittorio Viviani

Vittorio Viviani interpreta e commenta le novelle italiane da cui Shakespeare ha tratto molte delle sue opere, dimostrando che il grande bardo è un “copione”, che conosceva bene i nostri novellieri, da Bandello a Boccaccio, da Giovanni Fiorentino a Straparola a Giraldi Cinzio e che, forse di nascosto, leggeva in italiano.

Viviani accompagna il pubblico in un’ora di racconto affabulatorio, divertente ed emozionante caratterizzato dalla lettura espressiva, trasposizione teatrale di quella letteratura espressiva tipica dei grandi autori, da Boccaccio a Gadda, ricca di modi di dire, idiotismi, proverbi, terminologia e sintassi popolari che i novellieri italiani usavano per renderla più viva e “realistica”.

Vale a dire grande teatralità, fantasia recitativa, comunicazione diretta di emozioni e sentimenti che, vivissimi, fuoriescono da quella lingua moderna, teatrale, raffinata e popolare dei nostri grandi novellieri. E comunque, riconoscendo il genio di Shakespeare. Un’ora e venti di teatro, letteratura, storia, arte, politica, attualità, antropologia.

5 ˃ 15 gennaio 2023
Artisti Associati Gorizia
presenta
LA NUOVA TONACA DI DIO
di Jo Clifford
interpretato e diretto da Massimo Di Michele

Perché la Storia, la Società ci insegnano ad essere inequivocabilmente uomini oppure donne? Chi ha mai stabilito così nette distinzioni tra i sessi e cosa di più appropriato si applichi a ciascuno di essi? È questo il punto di partenza del monologo La nuova tonaca di Dio, che con caustica ironia re-intreccia per i lettori l’atavica trama della storia più antica del mondo: la nascita del creato.

Ma quella di Clifford non è esattamente la Genesi che ci è stata raccontata tra gli incensi di una messa. È la storia di come Dio voglia che l’essere umano sia maschio o femmina e che tutto quello nel mezzo, invece, non esista. Il monologo di Clifford è la liberatoria narrazione della messa a fuoco che ribalta la prospettiva, squarcia il velo di illusione e menzogna intessuto nel racconto biblico e intenta un processo a Dio per le colpe di odio e dolore, che la sua dottrina ha creato tra i diversi.

19 ˃ 22 gennaio 2023
Ellegipì Teatro 20
presenta
ALLUCCAMM
di Luca Pizzurro
con Andrea Fiorillo
musiche Enzo Gragnaniello
coreografie Luana Iaquaniello
aiuto regia Sandro Gallo
regia Luca Pizzurro

Primo posto al Concorso internazionale di drammaturgia “Napoli Cultural Classic”

Miglior testo teatrale, edizione 2021 - Secondo posto al Concorso drammaturgia 2021 “Castrovillari Città Cultura” - Terzo posto al Premio letterario internazionale Città di Castrovillari 2021

Potrebbe essere solo una delle tante storie disperate della vita durante la seconda guerra mondiale. Potrebbe anche voler raccontare come nacque ed esplose quella rivolta conosciuta con le 4 giornate di Napoli. Potrebbe essere una storia di infanzia rubata, di ricerca di identità, di violenza, quelle storie che ben conoscono i femminelli di Napoli.

Ma, forse, vuole essere qualcosa di più di questo. Vuole essere qualcosa di più di un racconto, vuol essere un viaggio nei sentimenti, nelle emozioni, di chi vive in un corpo che non sente adeguato, di chi vorrebbe essere in grado di conoscere la gioia di una maternità, che gli è negata. Sì, tutto questo, ma è soprattutto una storia di umanità, di vita, nonostante tutto.

2 ˃ 26 febbraio 2023
Teatro Elicantropo e Elledieffe
presentano
CASSANDRA
di Christa Wolf
con Cecilia Lupoli
scene Andrea Iacopino
musiche Paolo Coletta
luci di Cesare Accetta
consulenza movimenti Dario La Ferla
trucco Vincenzo Cucchiara
acconciatura Team Leo
aiuto regia Aniello Mallardo
ass.te regia Mariachiara Falcone
foto di scena Guglielmo Verrienti
realizzazione costume Triunfo Dance World
si ringrazia Francesca Colica, Fabiana Fazio, Veronica Bottiglieri
regia Carlo Cerciello

Cassandra viene dal passato o dal futuro, testimonia il passato perché in futuro non abbiano a ripetersi gli stessi errori; ma forse il futuro è già tra noi, è il nostro presente e gli errori si stanno già ripetendo. E’ prigioniera di Agamennone, di Clitemnestra, del passato, della paura, della veggenza, dei ricordi, della verità, del suo ruolo di testimone.

I legami con tutto ciò le creano tensione e la legano indissolubilmente al suo destino di morte. Gli occhi non hanno bisogno di guardare per vedere ciò che solo lei vede. Si dirige in un’unica direzione, perché solo una direzione le è concessa, si dirige verso la sua morte. Gli spettatori incuriositi la spiano come la gente di Micene, ignari del fatto che il loro destino è segnato allo stesso modo.

Le verità di una punk, preoccupano il potere. Le mura di Micene, come il muro di Berlino est. La storia che scorre contemporanea, implacabile, scandisce il conto alla rovescia verso la fine.

2 ˃ 5 marzo 2023
MareAlto Teatro
presenta
EDIPUS
di Giovanni Testori
con Silvio Barbiero
scene Alberto Nonnanto
costumi Lauretta Salvagnin
regia Silvio Barbiero

Edipus è un disperato atto d'amore di Giovanni Testori verso il teatro, la sua dimensione ciclopica tra arte e artigianato. In questo testo meraviglioso, Testori testimonia come pochi la relazione tra il teatro e la vita, la condivisione di questo confine largo e mobile, separati eppur una sola materia, che barattano tra loro energie e melodie, catastrofi e slanci.

Lo scarozzante in questo ultimo atto della trilogia degli scarrozanti e rimasto da solo a rappresentare una personalissima interpretazione del dramma sofocleo, dove la sua personalissima rabbia e frustrazione trova recipiente adatto nella figura di un Edipo, protagonista delle sue vendette e nient'affatto determinato dal fato. Edipus è scritto in una lingua inventata da Testori, capace di donare materia alla poesia e viceversa, un linguaggio altissimo e volgarissimo.

Come interprete non smetterò mai di ringraziare questi autori per la possibilità di condividere con me il loro passaporto per un territorio di assoluta libertà espressiva.

16 ˃ 19 marzo 2023
Magazzini di Fine Millennio
presenta
CITTÀ IN BLUES
da Stefano Benni, James Joyce, Cléone e Marcella Vitiello
con Marcella Vitiello
scene Marina Fayad
voce  Roberto Cardone
editing audio Luca Toller
consulenza alla regia Vincenzo Morvillo
grafica creativestudiomoreno
regia Marcella Vitiello

Nato dall’idea di fondere e far reagire - come in una sorta di esperimento chimico/lisergico - musica e poesia, teatro e letteratura, narrazione e realtà, allucinazione onirica e vita disperatamente vissuta, arte e rivoluzione, Città in blues  vuole essere una partitura jazz dove la drammaturgia intesse un tappeto di parole e di suoni, che vanno a comporsi in una sorta di jam session scenica, per corpo/voce unico di attrice.

Traendo ispirazione dalla concezione del teatro di un grande maestro del ‘900, quale fu Leo De Berardinis - cui la messinscena vuol tributare un umile omaggio - costruito sulle architetture armoniche di Thelonious Monk e Charles Mingus, attraversato dalle voci blues di Billie Holiday ed Ella Fitzgerald, occupato dalla quotidiana fatica di chi ha perso lavoro e dignità - coefficienti e registri diversissimi, ai quali il compito di conferire unità viene affidato alla prosa poetica e caleidoscopica, fumettistica ma lorda di crudo realismo di Stefano Benni -  lo spettacolo racconta la lacerante poesia dell’esistenza ai margini, che trova il suo urlo liberatorio nella musica, nella poesia e, dunque, nella finzione autentica di un linguaggio teatrale che sa farsi denuncia sociale e politica.

Dove l’alto e il basso, l’aura e lo choc, la forma e l’emozione, si guardano, si inseguono, si incontrano, si scontrano, si lasciano e si ritrovano, per abbracciarsi in una scrittura scenica materica e lieve, fisica e impalpabile, come la musica, la danza, l’atto recitativo stesso, quando sa farsi presenza e assenza ad un tempo. E d’altra parte: «Hanno musiche di silenzio gli sguardi d’amore e la notte prima della battaglia».        

23 ˃ 26 marzo 2023
Zerkalo
presenta
CIRCE
le origini
di Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla
con Alessandra Fallucchi
scene e costumi Sara Bianchi
musiche Massive Attack| - luci Beppe Filipponio
assistente alla regia Chiara Anzelmo - movimenti scenici Fabrizio Federici
foto Manuela Giusto
regia Marcella Favilla

Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esiste un prima e un dopo nella vita di questa figura che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica.

Circe non è solo la maga strategica che conosce le virtù e i poteri delle piante e che impara ad addomesticare le bestie selvatiche, ma è anche e soprattutto una donna di passioni.

Perché per tremila anni si è sempre pensato che Circe avesse la colpa di aver circuito Odisseo? Perché si è sempre accostato al nome di Circe l'epiteto di "puttana"? Perché la si è sempre definita oggetto del desiderio di Odisseo?

Abbiamo deciso di lavorare a partire dalle fonti letterarie di M. Miller e M. Atwood per dare un respiro più ampio e contemporaneo a questa figura femminile, riscattandola dall’immagine di semplice femme fatale.

Da carnefice a vittima, da comparsa a protagonista. Vogliamo raccontare le esperienze diverse che ne plasmano la personalità, parlare della metamorfosi tutta interiore e moderna di questa donna, di questa Dea dalla voce Umana.

30 marzo ˃ 2 aprile 2023
Simposi del Mediterraneo in collaborazione con Teatro Avamposto Numero Zero
presenta
PAZIENZA ‘81-‘83
di e con Margherita Romeo Messeri
scene e aiuto Regia Wael Habib, Riccardo Pisani
regia Margherita Romeo Messeri

Nonostante la scomparsa prematura nel 1988 a soli 32 anni, non si è smesso di alimentare la fama del più rivoluzionario fumettista del nostro Paese; la sua autenticità vince qualsiasi rivoluzione politico-intellettuale. La messa a nudo della sua fragilità è la stessa sorgente della sua genialità. Le storie in forma di sketches, presentano una solida struttura narrativa, da cui ho tratto una messinscena, che spero sia capace di restituire, almeno in parte, la teatralità e la delicatezza dei capolavori di Pazienza.

20 ˃ 23 aprile 2023
V.A.N Verso Altre Narrazioni con il patrocinio dell’INDA e dell’ADDA
presenta
TENDER NAPALM
di Philip Ridley
con Federica Cinque, Alessandro Mannini
traduzione di Laura Leonessa
musiche di Andrea Di Falco
aiuto regia Victoria Blondeau
foto di Michele Pantano
adattamento e regia Simona De Sarno

Tender Napalm è un testo esplosivo e brutale, che ripercorre il rapporto di un Uomo e di una Donna. La loro storia viene ricostruita nel corso del dramma attraverso la memoria e l'immaginazione. L’urgenza di mettere in scena un testo così complesso e stratificato, nasce dalla nostra necessità di confrontarci con un linguaggio estremamente poetico, che scava nel rapporto di una giovane coppia privata di qualunque speranza, dopo la morte della loro figlia e che vede crollare tutto quello per cui fino ad allora aveva combattuto, a causa della guerra, della violenza, della fede, del sesso, del potere, della politica, della storia. In un momento storico così complesso, avere dei sogni e delle speranze, credere in qualcosa e scegliere di investirci fino in fondo, per noi giovani è molto spesso inimmaginabile e l’idea di poter costruire una realtà nuova è spesso minacciata dal timore che possa venirti sottratta da un momento all’altro. È dunque necessario partire da quello che si ha, o meglio, da quello che ci è stato lasciato e tentare di ricordare, di ritrovare e di recuperare la bellezza, con tutte le sue rughe e le sue cicatrici, che la rendono ancora più viva.

27 ˃ 29 aprile 2023
Itinerarte
presenta
OLTRE LA LINEA
percorsi di danza contemporanea ed altre arti

Tradizionale rassegna di danza contemporanea della durata di 3 giorni che si svolge da anni presso il teatro Elicantropo.
La rassegna presenta le migliori produzioni in “studio” di Akerusia danza di Elena D’Aguanno, Art Garage di Emma Cianchi, Excursus di Ricky Bonavita, in rete con Itinerarte e alcuni lavori di giovani coreografi emergenti.

30 aprile 2023
VarcoAttivo & Akerusia Danza
presentano
ANNA CAPPELLI
CanticOpera Assolo
testo originale di Annibale Ruccello
con Patrizia Eger
musiche dal vivo Duilio Meucci
interventi di danza a cura di Akerusia Danza
regia Patrizia Eger

 “La protagonista, in un ruolo scarnificato di qualsiasi naturalismo, attenta a un uso sapiente, tagliente e matematico delle parole e di ogni piccolo respiro e gesto; immobile nelle ombre e ombra tra le ombre, delinea una donna terribile, rancorosa e insieme pura e fanciullesca, furiosa e nel contempo pavida e scialba, segnata da una deprivazione e solitudine precoci, che anche quando la spingono a cercare un possesso estremo dell’altro, non possono che restare tali.”  (dalla recensione di Paola Spedaliere)

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2022-10-10 16:08:31
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