Stagione Teatrale Montalcino 2017/2018
Sabato 21 Aprile ore 21.30
Domenica 22 Aprile ore 18.00
Teatro degli Astrusi di Montalcino (Siena)
Scarpe Diem & LST Teatro & FerMentInScena-Montalcino Teatro
e con il Comune di Montalcino
presentano
L’InFESTAzione
come vincere il virus della solitudine
scrittura collettiva del Laboratorio Teatrale di Montalcino
Diretto da Manfredi Rutelli
Con LUCIANA CICALI, LUCETTA PAPI, SONIA ROSINI, SUSANNA PII, LIVIO CAPITANI, MATILDE ALBERTIN, MARCELLA MEGALLI, ILIO CAVALLI, MARCELLA PERUGINI, BARBARA TORRITI, ALIDA MINACCI
Il teatro comunitario nasce dalla necessità di un gruppo di persone di riunirsi e comunicare attraverso il linguaggio espressivo. E' un teatro che nasce dalla e per la comunità, autrice e destinataria essa stessa di un prodotto artistico che si sviluppa con l'obbiettivo di costruire un significato sociale e politico. Solo nel confronto è possibile creare una società autonoma, capace di autocritica, di discussione e ridefinizione del bene comune, perché la piazza pubblica è lo spazio dello svelamento, in cui cadono le maschere e ci si confronta come persone, al di là delle differenze sociali, economiche, politiche. E proprio il teatro rivela la sua capacità di farsi momento di incontro, condivisione e partecipazione attorno ad una narrazione condivisa, riportata in uno spazio pubblico.
Il Laboratorio teatrale invernale di Montalcino, ideato dalla nostra associazione Scarpe Diem, e realizzato in collaborazione con LST-Teatro, con il contributo del Comune di Montalcino, e condotto da Manfredi Rutelli, si ispira a questi principi, e sta dando vita ad un'esperienza nuova, avventurosa e stimolante, attraverso la quale, nel tempo, impegnarsi per formare e realizzare una comunità teatrante.
Sabato 21 e domenica 22 aprile, dopo due anni di ricerca e di lavoro, il Laboratorio teatrale invernale di Montalcino, renderà pubblico, portandolo in scena, il suo spettacolo teatrale, frutto di un lavoro collettivo dall'ideazione alla stesura del testo. Il percorso intrapreso due anni fa, ha sperimentato un processo creativo più vicino alle proprie urgenze, più stimolante per un gruppo di persone capaci di formare insieme una vera e propria comunità. Comunità teatrante, sicuramente, ma anche comunità radicata nel proprio territorio e ad esso legata da memorie, storie, speranze ed aspettative. E' nata così l'idea dell'elaborazione di uno spettacolo che avesse per tema un argomento, una situazione, un contesto condiviso e percepito quale tematica urgente da affrontare collettivamente sotto la lente d'ingrandimento della rappresentazione teatrale. Gli allievi si sono concepiti, oltre che come attori, anche come cittadini del proprio tempo, soggetto collettivo che si confronta con la memoria pubblica, intento a socializzare un processo di conoscenza ed a condividere la formazione di un pensiero critico. Ed ecco che durante una delle nostre sedute di lavoro è scaturita una semplicissima riflessione: “come mai quando ero giovane, la piazza era sempre piena ed ora invece la piazza è vuota?” Ecco, è nato tutto da questa considerazione, LA PIAZZA E' VUOTA. Da li è cominciato un lungo lavoro di studio ed esplorazione, di analisi e proposizione, di domande e di riflessioni, che hanno messo al centro dell'attenzione la perdita della capacità di relazionarsi, di partecipazione, di essere cittadini di una collettività. La piazza vuota è divenuta la metafora di un isolamento volontario cui la nostra civiltà ci sta riducendo. La sensibilità di ognuno, l'attenzione, l'ascolto, hanno portato ad elaborare, prima attraverso le improvvisazioni poi definendo il testo, sempre in forma collettiva, la struttura drammaturgica dello spettacolo. Il tutto sempre nel confronto propositivo con tutto il gruppo, dove il regista assume semplicemente una funzione pedagogica di orientatore e non di demiurgico. Il regista, nel nostro teatro d'ensamble, indirizza, non comanda. Ecco, questo, in breve, il percorso che ci ha portato allo spettacolo che offriremo al pubblico, sabato 20 e domenica 21 aprile.
Ma non basta!
Domenica 22 Aprile ore 15,00
Sala della Musica del Teatro degli Astrusi di Montalcino
Convegno
La Piazza è vuota!
Progetti, visioni e immaginazioni per riempirla
Lo spettacolo è il momento dimostrativo del nostro percorso, ma ci piaceva condividere anche altre esperienze e tematiche, sempre legate al tema de LA PIAZZA E' VUOTA. Nasce da questo l'idea di creare un momento di confronto, di scambio e di approfondimento, ed ecco dunque il progetto di un piccolo simposio, un convivio su questo tema, in cui riflettere senza formalità, sul tema della rivitalizzazione, salvaguardia e valorizzazione dei tanti piccoli centri urbani presenti sul territorio italiano, e, nello specifico, sul territorio toscano. Uno scambio di esperienze ed idee, concrete ed attualizzabili, per migliorare la qualità della vita nei piccoli centri urbani, nei piccoli borghi, nelle frazioni, abbandonate, o in via di abbandono, svuotate o colpevolmente ritenute improduttive. Una rivitalizzazione attraverso l’uso della tecnologia, attraverso una valorizzazione urbanistica, attraverso un economia cooperativistica o sociale, attraverso la promozione di una cultura di comunità. Ecco solo alcune delle tematiche che verranno trattate nel giorno del nostro incontro, aiutati da amici ed esperti, come l’architetto Edoardo Milesi, lo scrittore Oreste Verrini, ed Andrea Cresti regista del Teatro Povero di Monticchiello, che verranno a portare i loro contributi attraverso il racconto delle loro esperienze, in ambiti diversi, ma tutti legati dall'esigenza e la ricerca di rendere migliore le condizioni di vita delle comunità. Affinché la piazza non sia più vuota!
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