AL VIA LA RASSEGNA “ORA ET TEATRO”:
QUATTRO APPUNTAMENTI
DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA
Marzo 2016 – Relazioni sentimentali, riti di passaggio, interrogativi esistenziali, burrasche familiari. Dalla collaborazione tra la compagnia milanese TeatRing e Sinonimia, realtà di Reggio Emilia fondata l’anno scorso dalla regista Fadia Bassmaji, è nata una nuova rassegna teatrale: quattro spettacoli di drammaturgia contemporanea in programma per tutto il mese di aprile, da venerdì 1 a venerdì 29, che andranno in scena al Teatro Carisma di Gorlago (Bergamo).
La manifestazione si intitola “Ora et Teatro” (non si vive di sole preghiere e lavoro), è patrocinata dal Comune di Gorlago e ha il sostegno della Parrocchia di San Pancrazio Martire. L’iniziativa nasce, per così dire, “dal basso”: alcuni abitanti di Gorlago, che da un paio di anni frequentano un corso teatrale diretto dall’attrice e regista Marianna Esposito, “anima” della compagnia TeatRing, sentivano l’esigenza di dare nuova vita al bel teatro Carisma, inutilizzato da anni. È nata così l’idea di organizzare una rassegna di prosa. Il progetto è diventato realtà grazie anche all’intervento di alcuni sponsor locali, che hanno contribuito a finanziare, in parte, la rassegna. Che, tra i suoi obiettivi, ha quelli di aggregare ed educare le persone intorno all’arte, usare il teatro come veicolo di coesione tra i cittadini, valorizzare uno spazio già esistente e cercare di avvicinare gli adolescenti, parlando loro di tematiche sociali con un linguaggio “alternativo” qual è, per l’appunto, quello del teatro.
Come detto, il primo appuntamento di “Ora et Teatro” è fissato per venerdì 1 aprile, quando la compagnia TeatRing porterà in scena lo spettacolo “Tu, mio”, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Erri De Luca. I protagonisti sono un uomo e una donna che si trovano, anzi si ritrovano, su una spiaggia. I due (interpretati da Marianna Esposito, anche regista, e da Ettore Distasio), ormai anziani, sono assorti davanti al mare, il terzo protagonista di questa pièce, che è un rito di passaggio segnato dalla ricerca di equilibrio. Intorno a loro l’atmosfera di una vacanza moderna, le note di una canzonetta allegra e ballabile, che non fa parte del loro vissuto. L’uomo (Enrico) e la donna (Caia) si riconoscono e immediatamente affiorano i ricordi di sessant’anni prima, i ricordi di un’altra estate, quella del 1955, quando, nell’Italia del Dopoguerra, i due si incontrarono per la prima volta e si innamorarono. I corpi dei due anziani riprendono vita e colore, muscoli e allegria…
“Tu, mio” ha vinto il Premio Aenaria 2015 (categoria miglior spettacolo) ed è in finale al Festival nazionale “Voci dell’anima, incontri di teatro e danza” (che si svolgerà il prossimo settembre).
Venerdì 8 aprile sarà la volta di “Creaturamia…”, il secondo spettacolo della compagnia TeatRing, monologo a tinte forti di una madre disperata che ripercorre l’odissea del figlio tossicodipendente. In questo dramma si mescolano l’amore con il dolore, la tenacia con la speranza e l’ottimismo.
Il terzo appuntamento, venerdì 22 aprile, è con “Le fondamenta dell’impero”, per la regia di Fadia Bassmaji. Umberto, il protagonista, è un uomo, un borghese che non ha mai avuto bisogno di nulla, perché tutto ciò che possiede l’ha guadagnato grazie al proprio merito. Ha piena fiducia nella scienza e nel progresso, ma gli aspetti irrazionali e incontrollabili della vita lo spaventano, generando in lui un’irrefrenabile ansia di controllo. Quali sono le fondamenta della nostra società? Il denaro? Il potere? Il controllo? ?E se un giorno tutto collassasse? In scena saranno presenti solo un attore (Enrico Lombardi) e una scenografia di 22 cubi, a rappresentare il mondo del protagonista, un sistema sempre a portata di mano, modificabile, smontabile e ricostruibile. “Le fondamenta dell’impero” è uno spettacolo immaginario ma non troppo, che mette lo spettatore di fronte alla sua verità e si insinua come un tarlo per ribaltare le certezze della realtà, fondendola con la fantasia, i desideri e le ossessioni dei nostri tempi. Le fondamenta della nostra esistenza cedono, traballano, smottano. A noi la scelta: scomparire sotto le macerie o lottare per risanarle.
Infine, la rassegna si chiuderà venerdì 29 aprile con lo spettacolo “Parlami d’amore”: in scena due attori (Enrico Lombardi e Angela Monaco) che, “rubando” le parole a poeti, scrittori, drammaturghi e cantanti, useranno un trabattello in ferro, legno e stoffa, pieno di rigonfiamenti, pieghe e maglie dentro cui nascondere e nascondersi, per interrogarsi, appunto, sull’amore.
Compagnia TeatRing
Obiettivo primario della compagnia, nata a Milano nel 2004, è la ricerca di un teatro essenziale ed evocativo, che sappia crescere e comunicare attraverso la contaminazione delle arti performative, alla ricerca di un confine sempre più sottile tra danza, musica e teatro. Fin dall’inizio i progetti che hanno appassionato la compagnia milanese sono quelli di teatro sociale e politico, che restituiscano a quest’arte la sua funzione primigenia di specchio e critica dei tempi.
TeatRing affianca la produzione di spettacoli, eventi culturali, rassegne e festival con la formazione professionale (dal corso per attori agli stage avanzati, fino ai seminari di perfezionamento, con la presenza di maestri di fama internazionale, rivolti ad attori professionisti).
Sinonimia, teatro cultura bellezza
Sinonimia è produttore e distributore delle regie di Fadia Bassmaji (già fondatrice della compagnia Quinta Parete) e di altre piccole produzioni e performance estemporanee. Organizza eventi e progetti culturali, fornisce consulenze per Comuni e associazioni e promuove la cultura teatrale. Inoltre si occupa di alta formazione teatrale.
RASSEGNA “ORA ET TEATRO” – IL PROGRAMMA
Venerdì 1 aprile | Tu, mio - TeatRing
Venerdì 8 aprile | Creaturamia… - TeatRing
Venerdì 22 aprile | Le fondamenta dell’impero - Fadia Bassmaji
Venerdì 29 aprile | Parlami d’amore - Fadia Bassmaji
Dove: Teatro Carisma, via Vimercati Sozzi 38, Gorlago (Bg). Tel: 035/953754.
Orario: 21h. Ingresso: 10 euro.
Venerdì 1 aprile, ore 21 | Tu, mio - TeatRing
Compagnia TeatRing
www.teatring.it
presenta
“Tu, mio” (liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Erri De Luca)
Adattamento e Regia: Marianna Esposito
VINCITORE DEL PREMIO AENARIA 2015, categoria “Miglior spettacolo”
FINALISTA AL FESTIVAL NAZIONALE “VOCI DELL’ANIMA, INCONTRI DI TEATRO E DANZA” (finale: settembre 2016)
Con: Ettore Distasio, Marianna Esposito
Assistenza alla regia: Davide Rustioni
*****VINCITORE DEL PREMIO AENARIA 2015, categoria “MIGLIOR SPETTACOLO”
Motivazioni della giuria:
«La scrittura drammaturgica, l’uso sapiente dello spazio scenico e il talento degli interpreti concorrono al profilo qualitativo dello spettacolo, capace di riportare al presente della messinscena la memoria del passato e le contraddizioni dell’adolescenza alla necessità di una metamorfosi, che è il senso più autentico del fare teatro». Primo Premio a "Tu, mio"
**** La regia di Marianna Esposito riporta gli elementi presenti nel romanzo rispettandone tutta la poetica, ma li assembla liberamente in una storia delicata, che si snoda su un piano temporale diverso offrendo, in più, un lieto fine, che arriva come una carezza al cuore, un alito di speranza.
**** Il compito che Marianna Esposito doveva portare a buon fine in questa occasione era duplice: da un lato, emozionare il pubblico con una storia interessante; dall’altro, non tradire lo spirito dell'autore. Ha raggiunto entrambi gli scopi perché è un’artista brava e completa
Il 1955, il Dopoguerra, un’estate, il primo amore, un ragazzo che ragazzo non sarà mai più.
Il mare, che costringe all’equilibrio, centrifuga tutto e spinge i personaggi a trovare il proprio “centro”: la propria posizione nella storia di quest’estate di chitarre, dove l’Italia si lecca le ferite, nessuno vuole parlare di quello che è stato; i tedeschi sono solo quelli che vengono ad arrostirsi al sole e un ragazzo, con l'età della dimenticanza, vuole ricordare un passato non suo.
Il dolore può essere leggero, può essere poesia, se si riesce a non perdere mai la vista della terraferma.
Enrico conosce Caia, “l’ebbrèa”, e si fa carico di una decisione. Attraverso l’amore, si fa carico della storia.
La compagnia TeatRing torna a parlare di storie qualunque, attraverso le quali vibrano i cuori e il coraggio di eroi nascosti; in questo caso giovani eroi che imparano la vita e l’amore nello spazio di un’estate e cercano di suturare ferite profonde come la guerra, l’antisemitismo, il dolore e la perdita, con le risorse inesauribili dell’essere umano messo alle strette.
La storia di Enrico non è dissimile dai milioni di volontari che partono da Paesi stranieri alla volta di altri Paesi, dove guerre, fame, epidemie, colpi di stato affliggono persone innocenti. Il mondo ha bisogno di eroi ciechi e folli. Ci sembrava giusto onorare la nascita di uno di essi.
Il linguaggio è sempre quello che contraddistingue la ricerca di TeatRing: un tessuto drammaturgico dove il corpo, le scene, la voce e l'anima degli attori sono IL testo. Nessuno di questi elementi è mai puramente decorativo. Tutto concorre a creare una storia fatta di immagini, metafore ed emozioni.
Venerdì 8 aprile, ore 21 | Creaturamia… - TeatRing
Compagnia TeatRing
www.teatring.it
"Creaturamia..."
di e con: Marianna Esposito
Assistenza alla regia: Francesca Manca, Letizia Giangualano
Produzione: Compagnia TeatRing, Milano
***** «Un fiume, il monologo, (...) Marianna Esposito lo trasporta sulla scena con le splendide parole del testo e una grande fisicità, che tramortisce e stordisce, passando da gesti fortemente evocativi a sequenze di movimenti stranianti, caotici e dissonanti» (Paolo Ferrara, Gufetto.it)
**** «Un crescendo di intensità. Marianna Esposito vive con il pubblico senza mai risparmiarsi, affiancando alla narrazione una gestualità concitata, che padroneggia, alternando con grazia e sarcasmo l’attraversamento di voragini di sofferenza, in un perenne stato di confine. Convincente e commovente la prova di TeatRing» (Giulia Muroni, PaneAcquaCulture)
La più bella storia d'amore che possiate vedere: l’amore incondizionato, la lotta e l’ottimismo disperato. Un personaggio che altalena tra il grottesco e il tragico. Uno spettacolo dove corpo, parole, oggetti e musica diventano un unico tessuto narrativo che racconta la ricchezza della forza che è in ognuno di noi.
Un personaggio che non vuole chiedersi se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto, ma che usa tutte le forze che ha per riempirlo, ad ogni costo.
Un omaggio a tutti i lottatori d’amore.
“Creaturamia...” è un omaggio al coraggio e all’ottimismo di una madre, che lotta e sogna e ride e cade e cade, ma resta in piedi e spera in un futuro migliore nell’odissea di un figlio tossicodipendente. Il personaggio di Marina è tragicomico, goffo, grottesco, reale e il pubblico, con lei, ride e piange allo stesso tempo.
Uno spettacolo che tiene appesi al respiro dell’attrice, sempre in bilico tra il riso e il pianto, tra l’amore e l’odio.
“Creaturamia...” è, per noi, un omaggio a tutti i "lottatori d'amore". Il vero eroismo è nella lotta. La vittoria, è solo lotteria.
Venerdì 22 aprile, ore 21| Album di famiglia
Venerdì 29 aprile, ore 21| Sotto la stessa croce
LO SPETTACOLO “SOTTO LA STESSA CROCE”
CHIUDE VENERDì 29 APRILE A GORLAGO (BG)
LA RASSEGNA “ORA ET TEATRO”
L’ultimo appuntamento in programma al Teatro Carisma di Gorlago è un’intensa rappresentazione della Prima Guerra Mondiale. Scritto e interpretato da Giulio Federico Janni, “Sotto la stessa croce” porta in scena le emozioni della divisa, gli odori delle trincee, le paure e l’arrendevolezza dei soldati. Ma anche i momenti di condivisione fra uomini che combattono su fronti contrapposti. Un urlo contro la guerra, a favore dell’ormai perduta umanità
Aprile 2016 – È in programma venerdì 29 aprile al Teatro Carisma di Gorlago (Bergamo) l’ultimo appuntamento della rassegna “Ora et Teatro”, nata dalla collaborazione tra la compagnia milanese TeatRing e Sinonimia Teatro cultura Bellezza, realtà di Reggio Emilia fondata l’anno scorso dalla regista Fadia Bassmaji: quattro spettacoli di drammaturgia contemporanea che hanno per protagonisti le relazioni sentimentali, i riti di passaggio, gli interrogativi esistenziali e le burrasche familiari.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Gorlago e ha il sostegno della Parrocchia di San Pancrazio Martire. L’iniziativa è nata, per così dire, “dal basso”: alcuni abitanti di Gorlago, che da un paio di anni frequentano un corso teatrale diretto dall’attrice e regista Marianna Esposito, “anima” della compagnia TeatRing, sentivano l’esigenza di dare nuova vita al bel teatro Carisma, inutilizzato da anni. Da qui l’idea di organizzare una rassegna di prosa. Il progetto è diventato realtà grazie anche all’intervento di alcuni sponsor locali, che hanno contribuito a finanziare, in parte, la manifestazione. Che, tra i suoi obiettivi, ha quelli di aggregare ed educare le persone intorno all’arte, usare il teatro come veicolo di coesione tra i cittadini, valorizzare uno spazio già esistente e cercare di avvicinare gli adolescenti, parlando loro di tematiche sociali con un linguaggio “alternativo” qual è, per l’appunto, quello del teatro.
Al posto di “Parlami d’amore”, venerdì 29 aprile (ore 21; ingresso 10 euro) andrà in scena “Sotto la stessa croce”, un’intensa rappresentazione sulla Prima Guerra mondiale, una guerra sporca, fatta di morte e di domande, di dubbi, di sopravvivenza: a oltre cent’anni dal primo conflitto mondiale e dal processo Calamandrei, lo spettacolo - scritto e portato in scena da Giulio Federico Janni - è frutto di un approfondito lavoro di ricerca storica.
In scena le emozioni della divisa, gli odori del fronte, la semplicità dei combattenti e la loro arrendevolezza a una guerra di cui condividono sempre meno le ragioni. Si passa così dal trangugiare il rancio a sentire i morsi della fame, dall’osservare al grandezza della Natura al dolersi della piccolezza dell’Uomo, dall’annusare l’olezzo dei cadaveri a ridere di quel riso amaro che rende la riflessione più intima.
Il racconto è fatto di momenti di vita quotidiana in trincea, di ostilità create a tavolino e di fatali incontri tra le barricate opposte. Giulio Federico Janni, attore di lungo corso che negli ultimi dieci anni è stato diretto diverse volte da Alessandro Gassmann, ne mostra il lato più umano ma anche più scomodo, dando voce alla popolazione, oltre che ai soldati di entrambi gli schieramenti.
Una guerra tra fratelli, dunque, quella combattuta sul fronte delle Alpi, dove «Unter dem gleichen Kreuz!» («Sotto la stessa croce!») urla l’ufficiale austriaco lasciandosi dietro i suoi “nemici”, dopo aver diviso con loro viveri e legna. Un urlo contro la guerra, a favore dell’ormai perduta umanità.
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