Il Macbeth – dichiara il regista e interprete Franco Branciaroli – è la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali.
Intorno all’inquietante parabola di seduzione dell’anima al male pulsa l’enigmatico cuore di questa tragedia.
I protagonisti di quest’opera sono due: il tempo e la magia.
La brevità del testo è dovuta alla necessità di far precipitare tutto senza mai ragionare o progettare quello che accade.
La magia, è rappresentata soprattutto da Lady Macbeth, che è una esperta di droghe.
Le sue misture possono indebolire oppure accendere l’animo, o ancora riempire la testa di allucinazioni.
Lo scopo di tutto questo è trasformare la realtà in una sorta di continuazione del sogno.
Se i nostri progetti devono fare i conti con gli imprevisti della realtà, la magia, il sortilegio servono a eliminare gli imprevisti – cioè a eliminare la realtà. Macbeth avanza nel sangue come dentro un sogno dal quale non ci si desta più.
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