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Luglio 2024
eventiesagre.it
Luglio 2024
Numero Evento: 21157422
Teatro Teatro
Ventuno
Storie Di Migrazione Tra Ieri E Oggi
Date:
Dal: 14/10/2016
Al: 14/10/2016
Dove:
Logo Comune
Scalette Di San Sepolcro
Sardegna - Italia
Contatti
Cell.: 388 896 6430
Cell.: 389 7673106
Fonte
Monica Porcedda
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento

Ventuno

Storie Di Migrazione Tra Ieri E Oggi

Venerdì 14 Ottobre 2016 - dalle ore 20:30 alle ore 22:00
Hostel Marina - Scalette Di San Sepolcro - Cagliari (CA)

Ventuno - Cagliari

L'ANPI (Associazione Partigiani d'Italia) di Cagliari in collaborazione con La Cernita Teatro di Carbonia, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Ass.to della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport, presentano

VENERDI' 14 OTTOBRE ORE 20:30
CAGLIARI – HOSTEL MARINA, SCALETTE DI SAN SEPOLCRO

"VENTUNO”
Storie di migrazione tra ieri e oggi 
Di e con Monica Porcedda
Collaborazione drammaturgica di Andrea Rosas.
Voce e percussioni a cura di Gerardo Ferrara
Produzione La Cernita Teatro

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

L'evento è inserito all'interno della campagna referendaria “Comitato per il No” sulla riforma Costituzionale, organizzato dall'ANPI  

Due storie di migrazione s'intrecciano accompagnate dai canti popolari e dalle sonorità eseguite dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara.

La storia di Giuseppe Secchi, giovane minatore, che lasciò il paese di Oliena nel 1946 per raggiungere Cortoghiana, al tempo uno dei bacini carboniferi più produttivi del Sulcis e più moderni ed avanzati in Europa.

Morirà qualche anno dopo, "quel giorno" del 21 agosto 1952 in un tragico incidente.

La Soc.An.Mineraria Carbonifera Sarda si svincolerà da ogni responsabilità e non prenderà alcuna misura per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori perché la vita degli operai non contava nulla di fronte alla necessità di incrementare la produzione e i guadagni.

La storia di Irina Badescu, giovane donna giunta in Italia nel 2005, e costretta come molte rumene ad accettare condizioni di lavoro e salari al limite nutrendo nel frattempo la speranza di un miglioramento delle condizioni economiche del suo paese. Con il crollo del regime, il 21 dicembre del 1989, la Romania si è aperta all'economia di mercato e il costo della vita è cresciuto di riflesso ma gli stipendi sono rimasti "socialisti", decretando l'impossibilità di vivere secondo i nuovi standard.



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    Data ultimo aggiornamento pagina 2016-10-11 16:23:12
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