È stata una stagione di Prosa ricca di emozioni, riflessioni e sorprese, quella di quest'anno al Teatro delle Ali di Breno: dai sold out annunciati di artisti quali Luca Zingaretti, il duo Lella Costa e Marco Baliani, e Federico Buffa (con il merito di avere riempito il teatro di spettatori giovani e nuovi), passando per il Molière dalla regia innovativa e attualissima di Monica Conti, fino alla scommessa su una compagnia come la Punta Corsara, che ha ampiamente dimostrato di rappresentare il futuro del teatro italiano.
Sono questi i presupposti con i quali accogliamo l'ultimo appuntamento di In tournée, che avrà luogo mercoledì 15 marzo alle 20.30, con la messa in scena di Bar della Compagnia Scimone Sframeli, fondata nel 1994 a Messina da Spiro Scimone (che è anche autore della pièce) e Francesco Sframeli, vincitori nel 1997 – proprio grazie a questo spettacolo – del Premio Ubu “Nuovo autore” (Scimone) e “Nuovo attore” (Sframeli) e, nel 2016 con Amore, ancora vincitori dell'Ubu come “Miglior novità o progetto drammaturgico”, “Miglior allestimento scenico” e nomination per “Miglior spettacolo”.
Bar è la storia dell'incontro di due uomini nel retro di un locale del Sud, tra casse di bibite, bidoni dell'immondizia e una radio portatile: Nino in quel bar di provincia ci lavora, ma sogna un posto, magari suo, dove si servano cocktail e si ascolti musica americana, lontano da una madre asfissiante con la quale ancora vive e che ad ogni compleanno gli regala una giacca sgargiante da barman, di colore sempre diverso, acuendo ancor più – se possibile – la sua frustrazione. Petru, che di quel bar è avventore abituale, è un disoccupato cronico col problema del gioco d'azzardo, vive di espedienti per mantenere la famiglia ed è vittima del taglieggiatore Gianni che lo costringe a dividere i suoi già magri guadagni.
Nella scarna scenografia in cui ha luogo la messa in scena – ordita da Titina Maselli – il muro del retrobottega è metafora del muro contro cui questi personaggi sembrano essere schiacciati: arrampicandosi sulla scala, pure presente, è possibile osservare quello che accade al di là della finestra, il mondo indecifrabile e ostile che sta all'esterno. Ma il mondo di Nino e Petru è da questa parte del muro, dove si conserva una possibilità di sopravvivenza, dove l'azione rimane sospesa e attutita nell'incontro fra due umanità straniere l'una all'altra che si scoprono capaci di solidarietà.
BIGLIETTI
Platea 18 € (ridotto 15 €) - Galleria 14 € (ridotto 11 €)
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LA COMPAGNIA SCIMONE SFRAMELI nasce nel 1994 grazie alla collaborazione artistica tra Spiro Scimone e Francesco Sframeli. In quell’anno, i due attori, spinti dalla necessità di ricercare nuovi linguaggi, mettono in scena l’opera prima Nunzio scritta da Scimone, in lingua messinese. L’opera (premio IDI "Autori Nuovi" 1994 e Medaglia d'oro IDI per la drammaturgia 1995), si rivela tappa fondamentale del loro percorso artistico, grazie all’incontro con una delle figure più eminenti ed autorevoli del teatro internazionale: Carlo Cecchi. L’artista, infatti, cura la regia della spettacolo che debutta al Festival Internazionale “Taormina Arte”.
Nel 1997 Scimone scrive Bar, interpretato insieme a Sframeli con la regia di Valerio Binasco e la scenografia di Titina Maselli. Nello stesso anno Scimone e Sframeli vincono il Premio UBU, rispettivamente come "Nuovo Autore" e "Nuovo Attore".
Nel 1999 i due attori interpretano La festa di Scimone (premio Candoni Arta terme per la nuova drammaturgia 1997) con la regia di Gianfelice Imparato. Tale opera nel 2007 viene messa in scena dalla Comédie Francaise al Théâtre du Vieux-Colombier di Parigi con la regia di Galin Stoev e l’anno dopo viene inserita nel programma della Stagione Culturale della Presidenza Francese dell’Unione Europea per essere rappresentata, insieme a Les Précieuses ridicules di Molière, nei paesi dell’est appartenenti alla Comunità Europea.
Nel 2003 la compagnia co-produce con il Festival d’Automne à Paris, il Kunsten Festival des Arts di Bruxelles, il Théâtre Garonne de Toulouse e le Orestiadi di Gibellina, lo spettacolo Il cortile di Scimone (premio Ubu 2004 nuovo testo italiano), con la regia di Valerio Binasco.
Nel 2006 Scimone scrive La busta che, con la regia di Sframeli, debutta al Festival di Asti (co- produzione del Teatro di Messina).
Nel 2009 i due attori interpretano insieme a Gianluca Cesale e Salvatore Arena, lo spettacolo Pali (premio Ubu 2009 nuovo testo italiano) scritto da Scimone e diretto da Sframeli, messo in scena con grandissimo successo, in coproduzione con l’Espace Malraux , Scène Nationale de Chambéry e Asti Teatro.
Nel 2012 debutta Giù di Scimone, con la regia di Sframeli e l'interpretazione dei due attori insieme a Cesale e Arena. Lo spettacolo (premio Ubu 2012 miglior scenografia) è prodotto dalla Compagnia insieme al Festival delle Colline Torinesi e al Théâtre Garonne de Toulouse.
Nel 2015 Scimone e Sframeli interpretano insieme a Cesale e Giulia Weber lo spettacolo Amore, scritto da Scimone e diretto da Sframeli (Premio Ubu come Miglior novità o progetto drammaturgico e miglior allestimento scenico e nominato come Miglior spettacolo).
Gli spettacoli della Compagnia Scimone Sframeli sono stati rappresentati in Inghilterra, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Canada, Argentina, Portogallo, Olanda, Croazia, Grecia, Svezia e nei festival europei più prestigiosi, tra i quali il Festival d’Automne à Paris, il Kunsten Festival des Arts di Bruxelles, il Festival de Otoño a Madrid, Il Festival internazionale di Rotterdam, il Festival de Almada - Portogallo, Il Festival Inernacional de Teatro Mercosur Cordoba, Zagreb Festival.
I testi sono tradotti in francese, inglese, tedesco, greco, spagnolo, portoghese, norvegese, croato, sloveno, danese e messi in scena in Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Scozia, Grecia, Croazia, Slovenia, Svizzera, Belgio, Norvegia, Danimarca, Brasile, Cile, Venezuela.
Sono anche pubblicati in Italia dalla Ubulibri, in Francia dall’Arche tradotti da Jean Paul Manganaro e Valeria Tasca, in Spagna dal Teatro del Astillero con la traduzione di Carla Matteini, in Portogallo da Artistas Unidos.
Scimone e Sframeli hanno diretto e interpretato il film Due amici (tratto dall’opera teatrale Nunzio) vincitore del Leone d‘oro come miglior opera prima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2002 e candidato come miglior opera prima 2002 al Premio David di Donatello, Nastri d’argento, European film awards (Oscar europeo).
(fonte: www.scimonesframeli.org)
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