Domenica 19 Novembre 2017 - Ore 21
PRIMA RI-ALLESTIMENTO
Teatro di Roma - Teatro Nazionale e Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
FAUSTO RUSSO ALESI
Il viaggio di Enea
di Olivier Kemeid dall’Eneide di Virgilio
e con Riccardo Tordoni, Roberta Caronia, Carlo Ragone, Simone Borrelli, Kabir Tavani,
Emmanuel Dabone, Antoinette Kapinga Mingu, Valentina Minzoni
adattamento e regia di Emanuela Giordano
Il Teatro Masini di Faenza ospiterà, domenica 19 novembre alle ore 21, la “Prima” del ri-allestimento di Il viaggio di Enea, un poetico racconto sulle migrazioni scritto da Olivier Kemeid e tratto dall’Eneide di Virgilio. Protagonista del palcoscenico sarà Fausto Russo Alesi, supportato da un nutrito cast di attori che comprende: Riccardo Tordoni, Roberta Caronia, Carlo Ragone, Simone Borrelli, Kabir Tavani, Emmanuel Dabone, Antoinette Kapinga Mingu e la faentina Valentina Minzoni. La regia è affidata a Emanuela Giordano.
Il viaggio di Enea è il racconto poetico delle migrazioni. Migrazioni per le guerre, per la fame, per la ricerca del benessere intravisto da lontano. È una storia familiare, quella di Olivier Kemeid e una riscrittura moderna, ma comunque fedele del classico di Virgilio, in cui l’autore proietta le vicende di suo padre e della sua famiglia, emigrata dall’Egitto al Canada con mille peregrinazioni e molteplici difficoltà alla perenne ricerca di un mondo migliore, attraverso personaggi e luoghi del mito di Enea.
Olivier Kemeid ha riconosciuto nel racconto di Virgilio la storia di suo padre, che è la storia dell’uomo, in fuga dai disastri dell’esistenza. Dal latino, al francese, all’italiano odierno il mito compie il suo viaggio di ritorno offrendo nuove riflessioni.
L’Enea di Virgilio supera le insidie del viaggio grazie alla divina materna benevolenza. L’Enea di Kemeid, che pure si rifà in tutto e per tutto al racconto virgiliano, non ha santi in paradiso ed è per questo più spaventato, più stanco e meno pio.
Per una volta, l’esodo biblico che cambierà il volto dell’Europa viene raccontato da chi è costretto a partire, con un ironico capovolgimento dei ruoli in cui i neri sono al posto dei bianchi e viceversa. Non c’è enfasi, non c’è retorica e nemmeno vittimismo. C’è, in primo piano, solo la necessità di sopravvivere. Enea è un giovane uomo che vive un continuo conflitto di coscienza: pensare a sé o pensare anche agli altri? Sopravvivere in clandestinità o rischiare per ritrovare dignità e rispetto di se stesso? Il figlio di Enea, Ascanio, divenuto grande, riordina frammenti di ricordi così come gli sono stati raccontati dal padre. Ne ricostruisce il viaggio, i rapporti, gli amori, i dubbi, l’approdo che al momento è solo una speranza.
Quello di Emanuela Giordano è un teatro che si costruisce in scena, con i corpi e le intelligenze vive degli attori. Questo testo è quindi ancora una trama aperta, la traccia di un viaggio che si può compiere solo con attori capaci di mettersi completamente in gioco. La regista inserisce nel testo di Kemeid segni tangibili dell’Eneide di Virgilio, cercando e traducendo con asciuttezza quei versi che con più aderenza si fondono in questa moderna riscrittura. Ogni scena è così cadenzata da evocazioni dell’opera originale, rendendo più evidente il nesso tra il mito e la contemporaneità.
Non analizzare la “correlazione oggettiva” con il presente, non approfondirla, sarebbe un’omissione. Il confronto con il mito diventa così anche strumento per cogliere temi essenziali del vivere contemporaneo, che la Giordano decide di affrontare prima di tutto con gli attori coinvolti nella messa in scena, attori che dovranno fare i conti con loro stessi, senza filtri.
Biglietti: da 14 a 25 € + ddp.
Prevendite: sabato 18 novembre dalle ore 10 alle ore 13 presso la Biglietteria del Teatro Masini.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): da lunedì 16 ottobre dalle ore 10 alle ore 13.
La sera di spettacolo la Biglietteria del Teatro Masini aprirà alle ore 20.
Prevendite online su vivaticket.it
Info: 0546/21306 - www.accademiaperduta.it
Facebook: teatromasini - accademiaperduta
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