TEATRO COLOSSEO
LA STAGIONE 2017 - 2018
giovedì 8 marzo ore 21
FEDERICO BUFFA
A night in Kinshasa
di Federico Buffa e Maria Elisabetta Marelli
con Federico Buffa, Alessandro Nidi al pianoforte, Sebastiano Nidi alle percussioni
regia di Maria Elisabetta Marelli
musiche di Alessandro Nidi
sound design Matteo Milani
regia del suono Massimo Bignotti
video design Mikkel Garro Martinsen (Roof video design)
produzione: Mismaonda
durata: 95 minuti
Platea euro 25,50 / galleria A euro 22,50 / galleria B euro 19,50
Bambini e universitari euro 19,50 / 15,40 / 14,40
“Da Louisville a Indianapolis a Cincinnati, percorrerò il Tennessee, la Florida e il Mississippi e mostrerò ai neri d'America che i loro antenati sono in Africa. Dio mi ha prescelto, la boxe è solo il mezzo con cui racconterò l'Africa alla mia gente, sono sicuro che non ne sanno niente, anch'io non ne sapevo niente. Sarò il ponte tra l'Africa e l'America. Devo battere George Foreman!”
Muhammad Ali
Il giornalista Federico Buffa, volto noto di Sky e tra i massimi esperti italiani di basket, torna in teatro con un intenso racconto di sport e di vita. È l’autunno del 1974 e il dittatore dello Zaire, Mobuto Sese Seko, regala al suo popolo il match di boxe del millennio, quello tra Muhammad Ali e George Foreman per il titolo mondiale dei pesi massimi. Foreman ha 25 anni ed è già detentore del titolo. Ali di anni ne ha 31 ed è lo sfidante. Sono entrambi neri afroamericani, ma per il popolo dello Zaire, Muhammad è il nero d’Africa che torna dai suoi fratelli, mentre George è un traditore, complice dei bianchi.
Da semplice evento sportivo, l’incontro si trasforma in un’occasione di riscatto sociale che parla di diritti civili, di pace, di rispetto per la vita altrui. Muhammad Ali torna alle origini, nel paese dei suoi avi ormai oppresso da una feroce dittatura, e diventa simbolo della libertà. Sta nelle strade, incontra i bambini, visita i malati negli ospedali. Vive la povertà e la disperazione dei suoi fratelli, e decide di raccontarla ai giornalisti, ai neri d’America che hanno perso il contatto con le loro radici.
Federico Buffa porta sul palco la storia di un leggendario evento sportivo, dei suoi protagonisti, e di un popolo grato a un uomo che da solo ha combattuto il sistema.
Sempre attento ai particolari che sembrano superflui ma che invece sono essenziali per comprendere tutte le sfumature della storia, il giornalista guida pubblico in una narrazione sincopata, tenuta “sulle corde” da una partitura musicale scritta ed eseguita al pianoforte da Alessandro Nisi e ritmata da Sebastiano Nidi alle percussioni.
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