Teatro i
dall’8 al 29 maggio 2019
LO STRANIERO – UN FUNERALE
liberamente ispirato a Lo Straniero di Albert Camus
di Francesca Garolla
regia di Renzo Martinelli
con Woody Neri
produzione Teatro i
spettacolo inserito in Invito a Teatro
debutto nazionale
Il buio entra nella luce. È un momento.
Come quello che separa ieri da oggi.
Niente più che uno scherzo del tempo. E il giorno si fa notte.
È colpa del sole.
Lo Straniero – un funerale
Dall’8 al 29 maggio sarà in scena a Teatro i la nuova produzione Lo Straniero – un funerale, il testo è della drammaturga Francesca Garolla, liberamente ispirato a Lo Straniero del Premio Nobel Albert Camus. La regia è di Renzo Martinelli, direttore artistico di Teatro i.
Al centro della scena Woody Neri, attore sensibile nel dare voce a un personaggio sfaccettato e complesso, un uomo che racconta una storia attraversando le pagine del romanzo quasi fossero pagine della sua stessa vita. Un uomo che ci narra, dal suo punto di vista, ironico, tagliente ma al contempo drammatico, la storia di Meursault, questo assassino apparentemente senza sentimenti che il Signor Camus ci ha fatto conoscere nel suo libro.
Chi è per noi l’arabo che Meursault uccide? Perché dovrebbe interessarci della sua morte? E perché, al contempo, dovremmo interessarci di un uomo qualunque che non sa dare ragione del delitto che ha commesso né piangere una madre morta? Quale esito possibile potrebbe avere questa storia? E quali risonanze ci sono con la nostra?
Un monologo rivolto al pubblico, una narrazione che si fa domanda, un’invettiva che si fa lamento. Alla ricerca di una qualsiasi ragione che possa dare senso alla nostra banalità, alla nostra brutalità, alla nostra umanità. A noi.
Chiedo una cosa sola, ed è una richiesta umile,
benché sappia che è esorbitante:
esser letto con attenzione.
Albert Camus
DALLE NOTE DI DRAMMATURGIA
“Lo Straniero, il romanzo di un delitto, di un processo, di un’esecuzione, e insieme del dissidio tra la disperazione esistenziale e la libertà, rimane e rimarrà una delle massime testimonianze narrative del nostro tempo, un grande emblema della condizione umana”
Così recita il retro di copertina della prima edizione italiana de Lo Straniero di Camus, edito da Bompiani nel 1947, profetizzando (o prevedendo) la fortuna e la portata di un romanzo che ha dato voce a quello che si può definire non solo una filosofia, ma un “modo di vivere”.
Il signor Meursault, protagonista e colpevole straniero, esempio di un vivere senza senso racconta un tempo almeno apparentemente molto simile al nostro.
Del resto, Camus stesso scriveva: “Il pensiero è sempre in avanti. Vede troppo lontano, più lontano del corpo che è nel presente.”
A partire da queste parole nasce la necessità di tentare una totale riscrittura. Pochissime sono le parole dell’autore, in un testo che ripercorre il romanzo interrogandosi non solo sulla vicenda narrata ma anche sul motivo per cui, ancora oggi, questa vicenda, questo libro, possa dirci qualcosa.
PER INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO i
Lo Straniero – un funerale
dall’8 al 29 maggio
via Gaudenzio Ferrari 11, Milano
biglietti - intero: 18 euro / convenzionati: 12 euro / under 26: 11,50 euro / over 60: 9 euro
giovedì vieni a teatro in bicicletta: 7 euro
orari: mer/sab 19.30 – mar/gio/ven/lun 21.00 - dom 17.00
riposi: venerdì 10, martedì 14 e martedì 21 maggio
info e prenotazioni: tel. 02/8323156 – 366/3700770 – biglietteria@teatroi.org – www.teatroi.org
biglietti disponibili su www.vivaticket.it
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