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Novembre 2024
eventiesagre.it
Novembre 2024
Numero Evento: 21179667
Teatro Teatro
Teatro Quirino De Giorgio A Vigonza
Stagione 2019 - 2020
Date:
Dal: 01/12/2019
Al: 01/12/2019
Dove:
Logo Comune
Veneto - Italia
Contatti
Fonte
Tam Teatromusica Comunicazione
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
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Teatro Quirino De Giorgio A Vigonza

Stagione 2019 - 2020

Domenica 01 Dicembre 2019 - dalle ore 16:30
Teatro Quirino De Giorgio - Vigonza (PD)

Teatro Quirino De Giorgio A Vigonza - Vigonza

Domenica 1 dicembre alle ore 16,30 arriva al Teatro Quirino De Giorgio per #TEMPOPRESENTE teatro danza e musica al Borgo di Vigonza (PD) lo spettacolo “OR, NON VEDI TU? Leonardo, dell’occhio e della mano” in cui rivive il genio di Leonardo con gli occhi dei bambini, realizzato da Tam Teatromusica in coproduzione con Teatro Stabile del Veneto, Operaestate Festival e la collaborazione del Comune di Vigonza

Nell’anno che sta finendo in cui ricorrono i cinquecento anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, va in scena domenica 1 dicembre (alle ore 16.30) al Teatro Quirino De Giorgio di Vigonza lo spettacolo “OR, NON VEDI TU? Leonardo, dell'occhio e della mano” dedicato al genio italiano simbolo del Rinascimento. La messa in scena è inserita nel cartellone di “#TempoPresente 2019-2020” programma di teatro musica e danza dedicato alla contemporaneità e curato da Echidna-paesaggio culturale. La produzione sarà proposta anche la mattina del 2 dicembre per un appuntamento riservato alle scuole.

Prodotto da Tam Teatromusica / Tam Bottega D’Arte, Teatro Stabile del Veneto e Operaestate Festival Veneto, in collaborazione con il Comune di Vigonza, “OR, NON VEDI TU? Leonardo, dell'occhio e della mano” è una creazione elaborata da Flavia Bussolotto con Antonio Panzuto, Rosanna Sfragara (Tam Bottega d’Arte) che indaga la figura e l’opera di Leonardo invitando gli spettatori, adulti e bambini, a mettersi in ascolto delle domande che l’artista ci pone, oggi come ieri, per la sua capacità di muoversi nei molteplici campi del sapere e dell’espressione umana con la curiosità di un fanciullo.

Sul palcoscenico una creazione poetica e originale capace di far risuonare in ogni spettatore le parole di Leonardo: “Chi perde il vedere perde la veduta e la bellezza de l’universo e resta a similitudine d’un che sia chiuso in vita in una sepoltura, nella quale habbia moto e vita. Or non vedi tu, che l’occhio abbraccia la bellezza di tutt’il mondo?”.

Il linguaggio sospeso tra immagine e suono caratteristico di Flavia Bussolotto, contraddistinto da segni essenziali in relazione con il mondo reale senza descriverlo incontra la ricerca di Rosanna Sfragara sulla relazione attore-pubblico e sul corpo in scena e quella di Antonio Panzuto sullo spazio scenico e le materie che danno vita a visioni secondo una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze.

Due figure, un uomo e una donna, ci accompagnano in un viaggio visionario dentro il mondo di Leonardo, nel mistero dell’occhio che “abbraccia la bellezza di tutt’il mondo” e in quello della mano, che mentre disegna comprende, perché ciò che è nell’universo il pittore lo ha prima nella mente, e poi nelle mani. Il loro andare ci conduce dentro i segni dell’opera pittorica di Leonardo, piena di mistero, accarezza a tratti le profonde riflessioni dell’artista riguardo i fenomeni che ci circondano, invita a meditare su quella sua straordinaria attitudine a vedere e percepire le infinite relazioni e corrispondenze fra tutto ciò che è vivo.

La ricerca artistica si è anche nutrita degli sguardi e delle visioni dei bambini. Attraverso laboratori e percorsi speciali, è stata indagata la relazione dei bambini con alcune opere di Leonardo (disegni, ma anche opere pittoriche e modelli di macchine) e con alcuni dei suoi scritti; e sono state raccolte le domande, i pensieri e le immaginazioni nate dal loro “stare con Leonardo”. Un grazie a Michele Sambin per i pensieri condivisi.

“Sentiamo di avere il compito di tutelare la forza formatrice del teatro - interviene Greta Mazzaro, assessore alla cultura del Comune di Vigonza - in quanto luogo dell’incontro con gli altri e con se stessi: vi auguriamo che gli spettacoli scelti siano fucina di idee e palestre per i sentimenti, capaci di dare forma nuova ai vostri pensieri e ai vostri gesti”.

“Mai come nel caso di Vigonza, tra le province di Padova e Venezia, - aggiunge Cristina Palumbo, coordinatrice artistica al Teatro Comunale - il Teatro è soprattutto luogo storico identitario della comunità locale. E’ da poco stato avviato un percorso di ri-definizione della sua funzione di portatore di valore e visibilità all’interno del Borgo storico, come centro di promozione culturale e sociale che insieme all’importante Archivio delle opere di Quirino De Giorgio aggiorni e rilanci quella vocazione ad agorà immaginata dall’architetto negli anni Trenta.

E anche le Botteghe artigiane che abitano il Borgo Storico, portano energie e centralità al sito, attraverso connessioni tra mondo artistico culturale e modo artigiano del “fatto a mano”.

OR, NON VEDI TU? Leonardo, dell’occhio e della mano
ideazione di Flavia Bussolotto, Antonio Panzuto, Rosanna Sfragara
con Rosanna Sfragara, Marco Tizianel
oggetti e scene Antonio Panzuto
creazioni multimediali Alessandro Martinello
regia Flavia Bussolotto
organizzazione Giampaolo Fioretti
Tecnico Stolfo Fent
Light designer Paolo “Pollo” Rodighiero
produzione Tam Teatromusica / Tam Bottega d’Arte
in coproduzione con il Teatro Stabile del Veneto e Operaestate Festival Veneto
in collaborazione con il Comune di Vigonza

Tam Teatromusica cooperativa di Padova è impresa di produzione di teatro di innovazione nell'ambito della sperimentazione, riconosciuta da MIBACT. I progetti sono realizzati secondo il programma presentato a Mibact, Regione del Veneto e PPTV.

Tam Bottega D’Arte è un percorso culturale-artistico all’interno di Tam Teatromusica, che intende rafforzare lo storico lavoro attivando e consolidando diverse identità artistiche. Promuove la ricerca di qualità, con autori che rappresentano esempi atipici nel panorama regionale e nazionale, veri “creatori” delle proprie diverse “materie” e uniti da una forte coscienza della funzione sociale del loro agire. È un cammino autoriale tra Flavia Bussolotto, Antonio Panzuto e Rosanna Sfragara che apre nuovi orizzonti, relazioni e produzioni.

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2019-11-28 09:21:49
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