Cappuccetto gRosso, tratto da una delle fiabe più popolari al mondo, è uno spettacolo che ripercorre le fasi principali della storia, con in aggiunta contenuti sul cibo, sul crescere, sull’affrontare le proprie paure e il chiedere aiuto.
Cappuccetto è una bambina che vuole essere coraggiosa a tutti i costi, e si oppone a chiunque non creda al suo lato eroico, ha una particolate predilezione per il cibo, che consuma ingordamente per scacciare le proprie paure, vuole essere audace, ma è ingenua, e non sa riconoscere il pericolo. Il cacciatore, fiero e un po’ sbruffone, in questa vicenda incontra Cappuccetto non solo alla fine della storia, ma anche durante il suo tragitto nel bosco, letterariamente sempre luogo di incontri singolari. Il lupo, povero, trasandato, affamato, è un personaggio giocherellone, calcolatore e astuto allo stesso tempo, comico ma spietato, specialmente nella scena in cui decide di cucinarsi la sventurata fanciulla. La comica nonna, una voce fuori scena, alleggerisce il tono delle scene che nella fiaba sono cruente, e così anche il ruolo della mamma, assolutamente vicino al vissuto dei fanciulli.
La storia offre ai bambini l’occasione per ridere di qualcosa che fa paura, di immedesimarsi nei protagonisti al di là di quello che continua ad offrire il classico testo dei fratelli Grimm, e gli permette di partecipare con emotività alle novità della vicenda proprio perché la conoscono da sempre.
L’uso stravagante e simbolico degli oggetti scenici e della struttura scenografica alza il tono della vicenda e così le stimolazioni sonore attraverso l’utilizzo di musiche originali.
Produzione Molino d'Arte Compagnia Teatrale di Altamura (BA)
Regia di Antonello Arpaia
Con Filippo Giordano, Angela Borromeo, Nicola Cifarelli, Antonella Petrera
Scene di Rosa Guglielmi
Testo di Antonella Petrera
Cenerentola In Bianco E Nero
Cenerentola è certamente una delle storie più conosciute e raccontate al mondo, la sua origine si perde nella notte dei tempi, si dice che provenga dalla Cina ma altri sostengono che fosse conosciuta già nell'antico Egitto.
La prima testimonianza italiana si deve a Giambattista Basile che la riporta nel suo “Lo Cunto de li Cunti” (1635), mentre le più fortunate e conosciute versioni in occidente sono quelle che ci sono arrivate da Charles Perrault (1697) e dai Fratelli Grimm (1822), scritture per molti versi simili ma con importanti differenze, soprattutto nel finale.La nostra visitazione prende spunto proprio da queste incredibili e diverse maniere di far concludere la vicenda, da una parte Perrault, che perdona le malefatte della matrigna e delle sue figlie e che vede addirittura Cenerentola accoglierle nel Palazzo dove era andata in sposa con il Principe, idea ripresa poi da Walt Disney nel suo celeberrimo film d'animazione (versione bianca). Dall'altra la “zampata” dei Fratelli Grimm, che invece puniscono severamente le sorellastre, facendole accecare da due colombi nel giorno delle nozze di Cenerentola (versione nera).Lo spettacolo racconta fedelmente la vicenda, attraversando i momenti più cari e noti al pubblico di ogni età, ci sarà in scena Cenerentola in carne ed ossa, col suo vestito sporco di cenere e con quello sfavillante con cui si presenta alla festa, ci sarà il Principe, la scarpetta abbandonata e tutto il resto. Non mancheranno, come tradizione della compagnia, pupazzi animati, situazioni divertenti e coinvolgimento diretto del pubblico, anzi, sarà proprio quest'ultimo a decidere quale dei due finali è più gradito, lo farà con una regolare votazione, alzando il foglio che gli verrà consegnato all'ingresso, nella parte bianca o in quella nera.Quella di Cenerentola è storia di mondi magici, di straordinari rapporti con la natura e gli animali, ma è anche storia di una profonda ingiustizia, di riscatto, di prepotenze sconfitte, del bene che trionfa sul male. Tutti, chi prima e chi dopo, abbiamo subito nella nostra vita dei torti, si comincia già a scuola con il triste fenomeno del bullismo, e tutti abbiamo sognato di avere giustizia, questo ci permette un'immediata identificazione con le vicende di Cenerentola, siamo dalla sua parte sin dall'inizio, lo siamo stati per secoli e continueremo ad esserlo ancora.Dedicato ai ragazzi dai 4Regia di Marco RenziCon Mirco Abbruzzetti e Simona RipariMusiche originali di Giuseppe Franchellucci e Marco PierniCostumi Valentina ArdelliPupazzi di Lucrezia TritoneScene di Paolo Figri e Giacomo Pompei
I Musicanti Di Brema
Quattro animali in fuga contro i soprusi e le prepotenze degli umani ma poi la soluzione è: l'unione fa la forza. Metafora del presente con risvolti attualissimi, lo spettacolo, raccontato con tecniche miste e con musica dal vivo, riflette sulla fuga e sull’approdo, sull’amicizia e il sopruso con uno sguardo all'utopia di un luogo dove tutto si fa più giusto e libero.Sono tante le domande che nascono dalla visione di questo spettacolo : È giusto liberarsi degli affetti quando diventano vecchi e non più "produttivi"? È giusto sognare un posto migliore dove poter vivere senza sentirsi schiavi ma semplicemente seguendo le proprie aspirazioni? La gattina poetessa Emily ed il gallo pittore Chagall riusciranno a raggiungere i loro amici a Brema o si accontenteranno della casa nel bosco?Dedicato ai ragazzi dai 4Regia di Maurizio StammatiCon Maurizio Stammati, Chiara Di MaccoAdattamento di Pompeo PerroneLuci e audio Antonio PalmieroCostumi Dora RiccaScenografia Marco MastantuonoMusiche Domenico De Luca
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