Rassegna Suono Muto A Salerno
1^ Edizione
Da Martedì 12 a Mercoledì 13 Marzo 2019 - dalle ore 20:00
Salerno (SA)
Continua alla Sala Pasolini e alla Fondazione Menna la prima edizione di “SUONO MUTO”
Martedì 12 marzo ore 20 la proiezione di “Napule ca se ne va” di Ubaldo Maria Del Colle
presentato da Paolo Speranza e sonorizzato dal vivo da Maria Anna Siani e Alessandro Ferrentino
IL FILM “Ieri sera, all’arena Esedra, a Roma, è stato rappresentato per la prima volta, Napule ca se ne va. Napoli, terra d’amore, lagreme e canzoni, ci è apparsa sullo schermo nel fulgore della sua bellezza, così mollemente distesa nel magnifico golfo, col suo mare incantevole che, sotto il raggio della luna, aveva mille balenii d’argento. Le scene più caratteristiche di Napoli che fu, una magnifica festa di Piedigrotta ed una semplice storia d’amore fra due giovani che si amano forma il soggetto del film. L’accompagnamento con mandolini e chitarre, le canzoni cantate con voce rotonda dal tenore Sgueglia, le caratteristiche tarantelle, hanno dato allo spettacolo un senso di vivacità e di bellezza che il pubblico ha saputo apprezzare ed applaudire” (Dino Terra in “Il Tevere”, Roma 30 giugno 1926)
Maria Anna Siani comincia lo studio del violino con lo zio il M°Raffaele D'Andria, forma i suoi studi musicali presso il Conservatorio di Musica G.Martucci di Salerno diplomandosi nel 2007, nel 2010 consegue la Laurea Specialistica in musica da Camera, nel 2015 consegue la laurea in Biennio Didattico formazione docenti presso il Conservatorio "N.Sala" di Benevento e nel 2016 ne consegue l'abilitazione all'insegnamento. Nell'arco della sua carriera ha frequentato vari corsi e master-class , corsi professionali. Ha collaborato con artisti quali: Luigi Piovano, Thiollier, Daniel Oren, Massimo Ranieri, Noa, Ricciarelli, Pippo Baudo, Caruso, Danilo Rossi, Nikos Xanthoulis… Ha partecipato alla trasmissione televisiva "Domenica IN" 2006 e al "Premio Caruso"2007. Collaborazioni col Teatro G. Verdi di Salerno,con l'orchestra I Solisti di Napoli, con l'orchestra della RAI di Napoli,si è esibita con l'orchestra da palcoscenico del Teatro G.Verdi di Salerno nella Vedova allegra con la regia di Vincenzo Salemme. Docente di violino nella scuola sec.di I grado e collaboratrice del progetto musicale I Colori della Musica nelle varie scuole materne ed elementari di Salerno e provincia. Attualmente collabora in diverse formazioni orchestrali del territorio, dando priorità al gruppo musicale "Made in Swing"e collabora col progetto " Legni & Ombre".
Alessandro Ferrentino Multipercussionista, autore e compositore delle sue musiche di sole percussioni. Si è diplomato in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio di musica “G. Martucci” di Salerno sotto la guida del M° Paolo Cimmino col massimo dei voti. Ha conseguito il Biennio Didattico presso il Conservatorio “C. Gesualdo da Venosa” di Potenza dove vi ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento in strumenti a percussione. Attualmente è iscritto al Conservatorio “G.Martucci” di Salerno per specializzarsi in Vibrafono Jazz. Insegnante presso le scuole Medie ad Indirizzo Musicale, docente di progetti di musica presso scuole paritarie. All’attivo collabora con varie formazioni orchestrali e teatrali, ideatore del gruppo musicale "Made in Swing" e del progetto Legni & Ombre.
La rassegna “SuonoMuto” nasce da un’idea della Cactus filmproduzioni in collaborazione con la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, il Festival Laceno d’Oro e la Cineteca Nazionale. Il progetto intende proseguire il percorso sul cinema muto sonorizzato iniziato nell’agosto 2014, con l’evento/mostra “La film di Elvira” dedicato alla salernitana Elvira Coda Notari, prima regista del cinema italiano, ospitato al Festival Laceno D’Oro di Avellino, poi nel 2016 ad aprile al Pan a Napoli, a luglio a Salerno, al Marte a Cava de’ Tirreni, riscontrando in tutte le edizioni grande successo e interesse di pubblico. L’obiettivo della rassegna “Suono Muto” è quello di recuperare, valorizzare e dialogare sul rapporto tra il cinema muto e il suono dal vivo per riscoprire il cinema degli albori, fatto di un linguaggio universale che ha sempre sentito la necessità di accompagnarsi a una musica, una voce dal vivo, fin dagli inizi degli anni Trenta.
Fino a mercoledì 13 marzo presso la Fondazione Menna sarà possibile visitare (dalle 18 alle 20) la mostra “La film di Elvira” dedicato alla prima regista del cinema italiano, la salernitana Elvira Coda Notari.
Si chiude Sala Pasolini e alla Fondazione Menna la prima edizione di “SUONO MUTO”
Mercoledì 13 marzo ore 20 la proiezione di “Assunta Spina” di Ubaldo Maria Del Colle
presentato da Maria Grosso e sonorizzato dal vivo da Maurizio Capone
IL FILM Girato nel 1915 è considerato uno dei film di maggiore successo del cinema muto italiano. Fuori dall’Italia è conosciuto anche con il titolo di “Sangue Napolitano”. Francesca Bertini che aveva già recitato in teatro nel dramma di Salvatore Di Giacomo in una parte secondaria, indossa i panni della protagonista e interviene con una certa frequenza nella messa in scena si da essere considerata co-regista della pellicola insieme a Gustavo Serena che ricorda: “E chi poteva fermarla? La Bertini era così esaltata dal fatto di interpretare la parte di Assunta Spina, che era diventata un vulcano di idee, di iniziative, di suggerimenti. In perfetto dialetto napoletano, organizzava, comandava, spostava le comparse, il punto di vista, l’angolazione della macchina da presa; e se non era convinta di una certa scena, pretendeva di rifarla secondo le sue vedute.”
Uno degli scopi della realizzazione di questo film era di mostrare il sottile potere dell’espressività del cinema, in confronto alla recitazione teatrale. Francesca Bertini mostra pienamente il suo talento per la prima volta, creando un nuovo standard per la recitazione sul grande schermo. Lo stesso potrebbe essere detto sulle movenze accentuate di alcuni attori e attrici dell’era del cinema muto, Bertini volle concludere questo effetto commovente, così lei si focalizzò sul realismo. La sua interpretazione diede alla luce una più vicina somiglianza alla realtà in molti elementi di recitazione: nuovi sguardi alla camera, uso di gesti quotidiani, etc. La scena del pranzo, per esempio, ebbe maggiore impatto per questi elementi. Il tentativo di riflettere la realtà ridusse anche il bisogno della didascalia per spiegare le azioni. Nonostante fosse passato solo un anno dall’uscita di Cabiria e di Assunta Spina, sembrò essere passato un intero decennio a causa delle differenze artistiche in finezza e sfumatura. Il film è stato girato a Nisida, Bagnoli, Coroglio, e nell’isola di Procida ed è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Museo Nazionale del cinema di Torino.
Maurizio Capone nato artisticamente negli anni '80 come componente dei 666, storica band della vesuwave napoletana prodotta tra l'altro da Pino Daniele. E' tra i protagonisti del film Blues Metropolitano di Salvatore Piscicelli e voce nelle canzoni di Scugnizzi di Nanni Loy scritte da Claudio Mattone. Realizza il suo primo album da solista nel 1992, sono quattro i dischi che pubblica in quegli anni. Collabora con diversi artisti della scena napoletana ed internazionale: Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Roberto Murolo, Tony Esposito, Eugenio Bennato, Renzo Arbore. Nel 1999 fonda Capone e BungtBangt, il primo gruppo italiano a suonare strumenti creati da materiali riciclati. Un'idea innovativa che porterà la band a grandi soddisfazioni musicali ed umane pubblicando sei dischi ultimo dei quali nel 2016 dal titolo Mozzarella Nigga. Nel 2007 sono ospiti a Sanremo con Daniele Silvestri nella Paranza. Capone scrive le musiche del film All The Invisible Children; Ricevono i premi Focus, Premio Troisi, Pigro. I brani “Bungt & Bangt” e “Uaiò” vengono utilizzati come sigla di programmi radiofonici su Radio Rai1 e Radio Rai2. Degno di nota è il disco Folk Bass Spirit Suite scritto a sei mani da Capone, Famoudou Don Moye, batterista dell'Art Ensamble of Chicago, e Baba Sissoko. Partecipa all'onda dei collettivi musicali degli ultimi anni in Capitan Capitone e Terroni Uniti. L'attività di Capone è completata da un intenso impegno sociale e divulgativo nelle aree a rischio, nelle università, nelle scuole che lo ha reso simbolo di creatività sostenibile. Insignito da Legambiente del titolo di Campione di Economia Circolare nel 2017 Collabora attivamente con Greenpeace.
La rassegna “SuonoMuto” nasce da un’idea della Cactus filmproduzioni in collaborazione con la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, il Festival Laceno d’Oro e la Cineteca Nazionale. Il progetto intende proseguire il percorso sul cinema muto sonorizzato iniziato nell’agosto 2014, con l’evento/mostra “La film di Elvira” dedicato alla salernitana Elvira Coda Notari, prima regista del cinema italiano, ospitato al Festival Laceno D’Oro di Avellino, poi nel 2016 ad aprile al Pan a Napoli, a luglio a Salerno, al Marte a Cava de’ Tirreni, riscontrando in tutte le edizioni grande successo e interesse di pubblico. L’obiettivo della rassegna “Suono Muto” è quello di recuperare, valorizzare e dialogare sul rapporto tra il cinema muto e il suono dal vivo per riscoprire il cinema degli albori, fatto di un linguaggio universale che ha sempre sentito la necessità di accompagnarsi a una musica, una voce dal vivo, fin dagli inizi degli anni Trenta.
Fino a mercoledì 13 marzo presso la Fondazione Menna sarà possibile visitare (dalle 18 alle 20) la mostra “La film di Elvira” dedicato alla prima regista del cinema italiano, la salernitana Elvira Coda Notari.