La Notte Delle Paure

Teatro-spettacolo Nel Parco - 24^ Edizione

Da Mercoledì 10 a Sabato 13 Agosto 2022 -
Leofara - Valle Castellana (TE)

XXIV^ EDIZIONE LA NOTTE DELLE PAURE – TEATRO NEI PARCHI “LE TERRE DI FONTAMARA” A CURA DI SINESTESIA TEATRO E ASSOCIAZIONE I’FERE REGIA DI GIANLUCA BONDI 10- 13 AGOSTO 2022 – LEOFARA DI VALLE CASTELLANA (TE)

Ritorna, dopo 3 anni di assenza, “La Notte delle Paure-Teatro nei Parchi” : un progetto dell’Associazione “I’FERE” nato nel 1995 con la volontà di far rivivere, attraverso un progetto teatrale, la memoria dei luoghi e delle genti del territorio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Si inizia con il passeggiare al tramonto tra gli antichi sentieri dei Monti Gemelli per poi incontrare al calar del sole, qua e là nella natura, storie suggestive, installazioni, adattamenti e riscritture di testi, poesie, romanzi, racconti, ricordi. Infine si cena tutti insieme sotto le stelle. Un’esperienza intensa, primordiale, unica nel suo genere che ogni anno attira spettatori da tutta Italia.

INFORMAZIONI UTILI

  • Date: 10-13 Agosto 2022

  • Luogo: Leofara di Valle Castellana (TE). Appuntamento presso Ostello di Leofara. MAPPA https://www.google.com/maps/place/42%C2%B044'14.7%22N+ 13%C2%B033'16.9%22E/@42.737418,13.554699,17z

  • Prezzo (include anche mostra fotografica, concerto e apertitivo di benvenuto): Intero 15.00€ ; Ridotto (sotto i 14 anni) 10.00 € .

  • Prenotazioni: compilare modulo https://forms.gle/63P6z5aiHoxiVy8H8

  • Info: whatsapp Ludovica 3286145857 o email lanottedellepaure@gmail.com

Posti ad esaurimento. Prenotazione obbligatoria. Possibilità di cena dopo lo spettacolo su prenotazione: per sapere menù e prezzo chiamare 3487123525. Possibilità di campeggiamento gratuito con tende/camper propri, su prenotazione.

OBBLIGATORIO MUNIRSI DI TORCIA, ABBIGLIAMENTO E SCARPE DA MONTAGNA. RISPETTIAMO L’AMBIENTE.

PROGRAMMA

  • 17.00: Raduno presso Ostello di Leofara per campeggiatori per sistemazione tende (campeggiamento gratuito da comunicare)

  • 18.00: Arrivo, accoglienza e biglietti + apertura mostra fotografica e stand bevande e cibo.

  • 19.00: Concerto + piccolo aperitivo di benvenuto incluso nel biglietto dello spettacolo

  • 20.00: Partenza per l’escursione panoramica

  • 21.00: Arrivo presso il luogo dello spettacolo e inizio spettacolo

  • 23.00: Ritorno presso l’Ostello di Leofara e cena (su prenotazione)

SINOSSI LE TERRE DI FONTAMARA

In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch’è finito.  (Ignazio Silone, Fontamara)

Prima c’è la semina, poi la sarchiatura, la potatura, l’insolfatura, la mietitura e infine la vendemmia. La vita degli abitanti di Fontamara è scandita dal ciclo delle stagioni: lento, incessante e sempre uguale a se stesso ma in stretto dialogo con la natura delle cose. Inaspettatamente, però, l’intera comunità di questo sperduto villaggio del Fucino, si trova a dover affrontare grandi ingiustizie dal potere costituito che minacciano la sopravvivenza del paese. Invano cercano di farsi ascoltare dall’autorità, che preferisce sacrificare le esigenze di quei poveri “cafoni” in nome di un progresso che in realtà li separa sempre di più dalla propria produzione, dal proprio sapere, dalla loro storia di contadini che affonda nei secoli.

Sulle note di canti popolari abruzzesi la fatica, la rabbia, la genuinità dei “cafoni” si contrappongono al cinismo del potere costituito, fotografando una realtà più vicina di quanto si possa pensare.

NOTE DI REGIA

UNO SPETTACOLO ATTUALE Lungi dall’essere un mero adattamento del testo di Ignazio Silone, “Le terre di Fontamara” usa gli archetipi forniti dai personaggi del romanzo (i “cafoni”) per mettere in scena il dramma dell’uomo non consapevole di sé stesso e del contesto politico in cui è inserito.  Questo testo, infatti racconta, in primis, la storia della povera gente, di contadini condannati a restare nell’ignoranza e a subire la manipolazione dei potenti a causa della loro ignoranza, voluta dal sistema, che li estromette sempre più dalla vita politica e dal mondo. Quei cafoni, sempliciotti e un po’ goffi, non riescono a vedere oltre la loro terra, che per loro rappresenta tutto.

MODERNITÀ E RELAZIONE UOMO-AMBIENTE Racconta inoltre il processo di distruzione delle realtà rurali a favore di un’urbanizzazione che aliena l’uomo, allontanandolo dalla sua stessa natura. Questa corsa verso la modernità spesso crea disuguaglianze, in quanto la tanto agognata emancipazione dalla terra comporta una rottura con il passato, che crea disorientamento e rabbia da chi lo subisce.  L’uomo, dunque, deve trovare nuove strategie per ottimizzare la sua sopravvivenza: in un mondo in cui i modelli di produzione cambiano, anche la relazione uomo-ambiente subisce un’alterazione: l’uomo consumatore non è più parte integrante del mondo ma si sente il suo padrone, nell’illusione di piegare la natura a vantaggio di un suo ceco profitto. “Le terre di Fontamara” è dunque un testo attuale perchè mette a nudo il bisogno tradito dell’uomo di sentirsi parte utile dell’ecosistema in cui vive. Lo spettatore nel corso del racconto va incontro a una trasformazione: se in un primo momento potrà sorridere dell’ingenuità dei fontamaresi, successivamente verrà chiamato a riflettere sulla sua condizione. 

IL LUOGO Incastonata tra le montagne, Leofara è uno dei piccoli borghi più suggestivi del Comprensorio dei Monti Gemelli,  all’interno del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Dista circa 28km da Teramo e Ascoli Piceno. Sorge nei pressi del passo detto di “Annibale” che secondo la tradizione fu utilizzato dal condottiero cartaginese. L’abitato è prevalentemente ottocentesco e moderno con alcune case più antiche risalenti al XVI secolo. All’ingresso del paese è situata la Chiesa di Santa Maria Assunta risalente al 1700. La notte delle Paure rappresenta un’occasione unica per percorrere gli antichi sentieri dimenticati e ammirare i suggestivi paesaggi dei Monti Gemelli al tramonto e sotto un cielo stellato che vi lascerà senza fiato.