La Stanza Di Zanzotto

un progetto di poe-style tra poesia, design, moda, arte e musica.

Lunedì 11 Aprile 2016 - dalle ore 11:00
Boutique Giuliana Cella - via Bigli, 24 - Milano (MI)

La stanza di Zanzotto un progetto di “poe-style” tra poesia, design, moda, arte e musica

Lunedì 11 Aprile 2016 Boutique Giuliana Cella - via Bigli, 24 - Milano (MI)

“Zanzotto non descrive, circoscrive, avvolge…” Eugenio Montale

Giuliana Cella presenta “La stanza di Zanzotto”: un progetto di poe-style

Giuliana Cella firma il progetto di poe-style La stanza di Zanzotto. La creatrice ha selezionato 24 versi di 7 composizioni del grande poeta dialettale, dedicati alle dimore e al paesaggio: “sublimerie” fondamentali nella poetica e nella prosa di questo grande del ‘900, all’avanguardia per la sensibilità e l’attenzione al rapporto tra l’uomo, le sue stanze e l’ambiente. (“Il disastro ambientale fa emergere un mondo post umano, post significante e significativo”…..)

La partecipazione di Alfredo Rapetti Mogol

Per gentile concessione della vedova di Zanzotto, Marisa Michieli discendente del doge Michieli, le rime sono state riprodotte su cotone finissato, ecrù-nero/nero-ecrù per rivestimenti da interni: dalle poltrone alle tende. Gli stessi motivi tornano sul cadì di seta per una capsule di abbigliamento scandita dagli archetipi di Giuliana Cella.

Le opere saranno illustrate l’11 aprile in un brunch accompagnato da versi di Zanzotto messi in musica. Mentre, il compositore-artista Alfredo Rapetti Mogol che lavora sulla visualità dei testi, presenterà l’opera dedicata a Zanzotto……

Da questi “ammassi di elementi eterogenei”, moda, design, arte e musica, la parola chiave dell’operazione poe-style”.

#Poesia

"Si respira - dichiara Giuliana Cella - un grande ritorno alla poesia: se ne sente un’estrema necessità in tempi eccessivamente prosaici. Per una sorta di paradosso, proprio nell'epoca dei messaggini, sta fiorendo una produzione poetica su Instagram che corre online. Tanto, che il sociologo Frédéric Martel sottolinea una resurrezione di questo genere”. Come dice Tomaso Kemeny del movimento mitomodernista, “la democrazia di Internet implica un fruitore elitario molto dotato di senso critico, quindi in grado di separare il grano dal loglio”.

La capsule Poe-style: un percorso/viaggio nella parola

“Lettera impunturata, parola dipinta, parola ricamata”: l’esegesi della poesia di Zanzotto, calza alla perfezione con la capsule di Giuliana Cella, “Poe-style”. Nei capi di cadì i versi dell’autore sono riprodotti con tutte le differenti tecniche su caftani, kimono, tute intere e pijama.

Questa sperimentazione, che sviluppa la precedente collezione Casamondo, è solo il primo passo di un progetto destinato ad ampliarsi. All’esplorazione delle etnie, grazie alla quale Giuliana Cella è stata riconosciuta dal New York Times “regina dell’etno chic”, si affianca ora un viaggio nella poesia e nella letteratura. Rigorosamente made in Italy