Forme Del Tempo

A Cura Di Corrado Benigni

Da Giovedì 05 a Giovedì 26 Aprile 2018 - dalle ore 20:45
Basilica Di Santa Maria Maggiore - Bergamo (BG)

Forme del tempo a cura di Corrado Benigni

5 – 12 – 19 – 26 aprile 2018, ore 20.45 Basilica di Santa Maria Maggiore, Bergamo

La proposta di incontri promossi da Fondazione MIA per il mese di aprile 2018 ruota intorno al tema del Tempo, da sempre al centro del dibattito culturale e motivo di ispirazione per artisti, letterati e musicisti, oltre che occasione di riflessione per filosofi, storici e scienziati.

Il Tempo è tuttavia una delle dimensioni più sfuggevoli e meno afferrabili del pensiero umano. Come ha scritto Sant’Agostino: “Se qualcuno non mi chiede cosa sia il tempo, io so cosa è, ma se qualcuno mi chiede cosa sia, non lo so più”. Per questo Fondazione Mia ha chiesto a quattro importanti studiosi e uomini della cultura italiani di riflettere, da angolazioni diverse, su questo tema. Ciascuno indagherà, dal proprio punto di vista (artistico, letterario, storico e filosofico), il concetto di tempo aiutandoci a riflettere sulla complessità della storia umana nel passato, nel presente e nel futuro.

Ad aprire il ciclo di incontri, giovedì 5 aprile, sarà il filosofo Mauro Ceruti, autore del recente Il tempo della complessità (Cortina Editore), che indagherà il concetto di tempo creando un dialogo tra filosofia e scienza, cercando anche di rispondere allo smarrimento che si prova di fronte a un mondo che pare funzionare secondo logiche sconosciute. A seguire, giovedì 12, sarà la storica e classicista Eva Cantarella, che affronterà questa dimensione raccontando come il tempo fosse percepito nell’antichità. Spazio poi all’arte, giovedì 19, con Emilio Isgrò (autore tra l’altro dell’immagine-guida della rassegna, realizzata ad hoc per Fondazione MIA da una lettera di Lorenzo Lotto), che approfondirà il tema del tempo “come rappresentazione e cancellazione”, partendo dal suo ultimo volume Autocurriculum (Sellerio). A chiudere la rassegna, giovedì 26, sarà Alessandro Piperno, tra i maggiori scrittori italiani contemporanei, vincitore negli scorsi anni del Premio Strega e Premio Campiello, che parlerà dell’autore che in letteratura più di ogni altro ha trattato il tema del tempo come ossessione: Proust, autore de Alla ricerca del Tempo perduto.

La rassegna, a cura di Corrado Benigni, sarà anche l’occasione per approfondire alcuni capolavori custoditi all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, che hanno per tema il Tempo, a cominciare ancora una volta dalle tarsie del Coro di Lorenzo Lotto. La Basilica stessa, che può essere definita a tutti gli effetti stratificazione di tempi della storia, della religione, della vita civica e artistica della nostra città, diventerà dunque lo scenario ideale dove si svolgerà la rassegna, arrivata quest’anno alla quarta edizione.

Calendario degli incontri

Giovedì 5 aprile 2018 ore 20.45 MAURO CERUTI Filosofo. Professore di filosofia della scienza allo IULM di Milano «Tra il tempo e l’eternità. Forme della scienza e della filosofia»

Giovedì 12 aprile 2018 ore 20.45 EVA CANTARELLA Grecista e professore emerito di storia del diritto romano all’Università di Milano «I tempi della vita»

Giovedì 19 aprile 2018 ore 20.45 EMILIO ISGRÒ Artista e scrittore «Il tempo come Autocurriculum. Tra rappresentazione e cancellazione»

Giovedì 26 aprile 2018 ore 20.45 ALESSANDRO PIPERNO Scrittore «Proust e il tempo che non dà scampo»

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Ogni incontro sarà preceduto alle 20.30 da un intervento musicale a cura della Cappella Musicale della Basilica di S. Maria Maggiore e del Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo.

Per informazioni: Fondazione MIA ● Tel. 035211355 info@fondazionemia.it ● www.fondazionemia.it

Quarto e ultimo incontro del ciclo “Forme del Tempo” che si terrà giovedì 26 aprile alle ore 20.45 nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

Relatore Alessandro Piperno – Proust e il tempo che non dà scampo.

L’incontro sarà preceduto alle 20.30 da un intervento musicale a cura del Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo.

Alessandro Piperno, Scrittore italiano (n. Roma 1972). Docente di letteratura francese presso l'Università Tor Vergata di Roma, ha raggiunto il successo nel 2005 con il romanzo Con le peggiori intenzioni, incentrato sulle alterne vicende di una famiglia della ricca borghesia ebrea romana dal dopoguerra agli anni Ottanta, che gli è valso i premi Viareggio e Campiello nella sezione Opera prima. Autore complesso e raffinato, ha scritto i saggi critici: Proust antiebreo (2001); Il demone reazionario. Sulle tracce del "Baudelaire" di Sartre(2007). I temi del passato e della famiglia ritornano nel romanzo Persecuzione (2010), che insieme a Inseparabili (2012, vincitore del Premio Strega) dà vita al dittico dal titolo II fuoco amico dei ricordi; tra le sue altre pubblicazioni si ricordano Contro la memoria (2012), riflessione sull'Olocausto svolta in chiave proustiana lungo i concetti del ricordo e dell'oblio, la raccolta di saggi Pubblici infortuni (2013), il romanzo Dove la storia finisce (2016) e il volume Il manifesto del libero lettore. Otto scrittori di cui non so fare a meno (2017).