Goletta Verde Di Legambiente A Giardini Naxos
Per Il Terzo Anno Nella Baia Di Naxos
Sabato 14 Luglio 2018 - dalle ore 17:30
Museo Archeologico Regionale Di Naxos - Giardini-naxos (ME)
Il 14 Luglio alle ore 17,30 al Museo Archeologico Regionale di Naxos
La S.V. è invitata alla Conferenza dibattito Salvaguardia e valorizzazione del paesaggio storico formatosi intorno alla prima colonia greca in Sicilia
Goletta Verde torna, per il terzo anno, nella baia di Naxos Taormina, per continuare a difendere la bellezza e l’integrità di questa splendida costa e del suo mare. Sabato 14 Luglio l’imbarcazione di Legambiente approda a Giardini Naxos, al porto, antico più di 2800 anni, di Capo Schisò, nell’eccezionale paesaggio storico della prima colonia greca in Sicilia.
Sabato 14 Luglio Giardini Naxos Giù le Mani dalla Costa
ore 9:00 - 11:00 - Visite alla Goletta ormeggiata nel porto di Schisò a Giardini Naxos ore 11:00 - Blitz al depuratore ala foce del fiume Alcantara ore 16:00 - Blitz all’Isola Bella di Taormina ore 17:30 - Tavola Rotonda di sintesi al Museo Archeologico Regionale di Naxos
La giornata di sabato 14 luglio inizierà con le visite guidate di Goletta Verde che sarà ormeggiata al molo di Schisò e aperta ai visitatori dalle ore 9 sino alle 11. Benché sia il terzo anno che Goletta Verde fa tappa a Giardini Naxos, è la prima volta che le viene data la possibilità di approdare al porto e dunque di essere visitabile da chi è interessato alle sue attività di monitoraggio e di sensibilizzazione. Il programma proseguirà con iblitz al depuratore alla foce dell’Alcantara (ore 11:00) e alla riserva dell’Isola Bella (ore 16:00), per concludersi con l’incontro/dibattito pubblico delle 17:30 al Museo Archeologico Regionale di Naxos. All’incontro/discussione con l’equipaggio di Goletta Verde al Museo parteciperanno Vera Greco, direttrice del Parco Archeologico di Naxos e Taormina, Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, Giovanni Randazzo, docente di dinamica dei litorali dell'Università di Messina,l’archeologa Maria Costanza Lentini, direttrice del Polo regionale per i siti culturali di Catania, Mario Bolognari, Pancrazio Lo Turco e Vincenzo Pulizzi, sindaci di Taormina, Giardini Naxos e Francavilla di Sicilia, i tre comuni dove si trovano le aree tutelate dal Parco. L’incontro vuole essere un momento di sintesi e di confronto pubblico in cui saranno discusse le proposte di Legambiente sulle questioni più importanti connesse a questo tratto di costa, così prezioso, per i molteplici primati che lo caratterizzano: da quelli archeologici e naturalistici a quelli economici, ma anche così fragile. Verranno dunque accennati temi, molto diversi fra loro, quali le complesseproblematiche del depuratore consortile e degli scarichi nel fiume Alcantara; i gravissimi fenomeni di erosione/insabbiamento del litorale; la necessaria riqualificazione in chiave ecosostenibile del porticciolo turistico e del lungomare panoramico di Capo Schisò, ora lasciati al degrado; la piaga dell’abusivismo e gli assalti speculativi che rischiano di sfigurare irrimediabilmente uno dei paesaggi storici più famosi della Sicilia; l’indispensabile trasformazione del Castello di Schisò in museo/centro congressuale/didattico del Parco e lariapertura al pubblico con la dotazione di un apparato informativo multimediale della più importante scoperta archeologica di questi anni, l’arsenale navale di V secolo a. C. Abbiamo voluto che questo dibattito avvenisse nel Museo del Parco di Naxos e Taormina poiché siamo convinti che lo straordinario patrimonio archeologico e monumentale tutelato dal Parco sia la risorsa su cui si deve assolutamente puntare per garantire un futuro al nostro comprensorio,futuro possibile solo attraverso lo sviluppo di un turismo ecosostenibile e culturale. Parleremo in quest’ottica anche delle ultime battaglie di Legambiente per la salvaguardia e valorizzazione di questo patrimonio, come la battaglia per il Castello di Schisò, splendido monumento cresciuto intorno alla torre di origine angioina a guardia della costa, da tempo ormai in stato di degrado, perché sia acquisito al patrimonio pubblico e divenga il Museo del Parco archeologico di Naxos e Taormina, dove possano trovare degna esposizione i tantissimi reperti ora raccolti in fatiscenti magazzini. Inoltre il Parco archeologico di Naxos e Taormina tutela anche il porto naturale della prima colonia greca in Sicilia. È dunque il luogo ideale per la creazione di percorsi didattici multimediali sul mare nell’antichità, sulle origini delle strutture portuali e degli arsenali navali, anche perché qui è avvenuta la grande scoperta di un arsenale/ricovero navale del V secolo a. C., un ritrovamento eccezionale che finalmente dovrebbe essere riaperto al pubblico e valorizzato. Ma la crescita del turismo ecosostenibile e culturale (così marcata negli ultimi anni in tanti territori, che l’hanno visto trasformarsi da tendenza di nicchia a fondamentale fattore trainante di tutto il settore) oltre che di unaassoluta cura della qualità di mare e coste, necessita qui di una politica veramente comprensoriale, di una consapevolezza/memoria storica del valore, delle comuni origini e della complementarità del suo patrimonio paesaggistico e culturale ma anche di strutture/spazi museali, espositivi, didattici e congressuali: politica, consapevolezza e strutture di cui siamo paradossalmente carenti, e che dobbiamo, dunque, imparare a costruire insieme.
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