Giornata Mondiale Per La Lotta Alla Rabbia

Embargo: 28 Settembre 2018

Venerdì 28 Settembre 2018 -
Italia

EMBARGO: 28 SETTEMBRE 2018

MSD ANIMAL HEALTH, CON IL PROGETTO AFYA SERENGETI E MISSION RABIES, CONFERMA IL SUO IMPEGNO NELLA LOTTA ALL’ERADICAZIONE DELLA RABBIA NEL MONDO.

Oggi 28 settembre, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla Rabbia,

MSD Animal Health annuncia i risultati del suo impegno: • 25 milioni di dosi di vaccino donate nel mondo • 50.000 cani vaccinati ogni anno • oltre 600 casi di rabbia evitati • 23 vite umane salvate • oltre 2 milioni di bambini educati su come prevenire la rabbia

28 Settembre 2018 – In molti Paesi, localizzati prevalentemente del sud del mondo, ancora oggi sono molti i cani affetti da rabbia, non esiste una profilassi diffusa e, se esite, risulta essere troppo costosa e quindi inaccessibile. Per questo motivo, ogni anno nel mondo muoiono di rabbia quasi 60 mila persone, 100 bambini al giorno – 1 ogni venti minuti – e nella quasi totalità dei casi la malattia, che porta alla morte certa alla comparsa dei sintomi, è trasmessa da morsi di cani rabbiosi.

Per perseguire l’obiettivo di eradicare la rabbia a livello globale, e ottenere zero morti umane da rabbia entro il 2030 (Progetto “Zero by Thirty” dettato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), MSD Animal Health, leader mondiale nella salute degli animali, da anni è impegnata nella lotta alla rabbia attraverso la donazione di dosi di vaccino antirabbico.

I principali partner di questo progetto sono due primarie realtà che combattono la rabbia nelle aree del mondo a maggior rischio, principalmente Africa e Asia: Afya Serengeti Project (“Salviamo il Serengeti”, in lingua swahili), che lavora per eradicare la rabbia nel Parco Nazionale del Serengeti in Tanzania, e Mission Rabies, che ha lanciato un programma di vaccinazione degli animali in paesi quali India, Malawi, Uganda, Sri Lanka, Thailandia e Tanzania.

Con entrambi i partner, MSD Animal Health ha costruito negli anni veri e propri programmi di controllo della rabbia: grazie al contributo di veterinari volontari e sanitari locali, l’impegno è di effettuare una periodica vaccinazione di massa sui cani e di creare una maggiore consapevolezza dei rischi nella popolazione locale, oltre a un cordone sanitario di animali vaccinati che frenano il diffondersi della malattia in zone dove l'animale è impiegato anche in ambiti lavorativi, come per esempio la difesa del bestiame.

Inoltre, MSD Animal Health sostiene i partner nell’implementazione di un programma di educazione dei bambini, le principali vittime della rabbia (il 40% delle morti si verifica nei bambini di età inferiore ai 15 anni). L’obiettivo è di informare i più piccoli su come evitare di essere morsi dai cani rabbiosi, e come agire in caso di attacco, perché questo può significare la differenza tra la vita e la morte in luoghi in cui l'accesso al vaccino post-esposizione è limitato.

I risultati sono estremamente incoraggianti: sono state donate 2.5 milioni di dosi di vaccino antirabbico, più di due milioni di bambini hanno ricevuto una formazione su come prevenire la rabbia, e grazie alle 50.000 vaccinazioni annue effettuate dai volontari del progetto Afya Serengeti e Mission Rabies, di cui MSD Animal Health è partner dal 1997, ogni anno vengono evitati 600 casi di rabbia canina e i focolai di rabbia sono pari a zero nelle località in cui la percentuale di cani vaccinati è del 70%.

“Purtroppo – sottolinea Davide De Lorenzi, Medico Veterinario italiano, da molti anni volontario di Mission Rabies – non esiste un modo precoce per accorgersi se un animale ha la rabbia: i sintomi iniziali sono essenzialmente neurologici e portano solo a lievi cambiamenti caratteriali e comportamentali. La sintomatologia più grave ed evidente si ha solo negli ultimi giorni di malattia quando ormai è troppo tardi. Il morso di un cane rabbioso sull’uomo porta alla trasmissione della malattia e alla morte, se non vengono messi in atto specifici interventi di profilassi. Il dramma è che il 70% delle persone colpite da rabbia ha meno di 16 anni: sono bambini e ragazzi che banalmente sono abituati a giocare con i cani e che non conoscono i potenziali rischi di un morso o di un graffioLe cure mediche sono spesso troppo costose se paragonate a uno stipendio medio di molte aree rurali dei paesi dove opera la nostra ONG.”.

I veterinari volontari di Mission Rabies si spostano di villaggio in villaggio per cercare focolai e per intervenire con le vaccinazioni, ove possibile. “Ci facciamo aiutare da veterinari e sanitari locali – spiega De Lorenzi – che ci danno una mano anche con la lingua. Il nostro lavoro, oltre a vaccinare gli animali, è anche quello di diffondere le informazioni e aumentare la conoscenza di questa malattia”.

Mai abbassare la guardia, neanche in Europa. “La rabbia è ancora presente in alcuni paesi dell’Europa dell’Est – conclude De Lorenzi – anche se maggiormente diffusa negli animali selvatici, come la volpe, che potrebbe trasmetterla ai cani e quindi all’uomo”.

La rabbia è una malattia grave e pericolosa ma si può prevenire tramite le vaccinazioni.