Autunno In Barbagia
La Sardegna Più Genuina
Da Venerdì 03 a Domenica 05 Novembre 2023 - dalle ore 10:00
Mamoiada (NU)
A Mamoiada in provincia di Nuoro si svolge nei giorni 03, 04, 05 Novembre 2023 la nuova edizione di Autunno in Barbagia - La Sardegna più Genuina.
Il misterioso menhir Sa Perda Pintà (o stele di Boeli) è uno dei meravigliosi ritrovamenti scoperti nel comune di Mamoiada. Le eccezionali decorazioni incise sulla superficie sono state realizzate durante la cosiddetta “Cultura di Ozieri” compresa tra il 3200 e il 1800 a.C.
La straordinaria varietà e quantità di resti archeologici disseminati nel territorio rivelano come l’area fosse abitata fin dalla preistoria: risalgono al Neolitico le pedras fittas (menhir), le domus de Janas (tombe scavate nella roccia) e i dolmen, mentre nell’età del Bronzo furono realizzate le tombe dei giganti, i nuraghi e un pozzo sacro, testimoni della grande civiltà nuragica.
Durante l’età romana nei pressi del centro passava l’importante strada militare che attraversava l’Isola collegando Olbia con Cagliari, attraversando le stazioni romane di Caput Tyrsi (Buddusò), Sorabile (Fonni) e Biora (Serri). Si pensa che l’origine dell’attuale abitato risalga alla fondazione di una fermata o stazione romana di nome Manubiata che deriverebbe dal verbo latino manubiare (sorvegliare). A sostegno di questa ipotesi si conservano alcuni toponimi come quello dell’antico quartiere Su Castru che rimanda al termine latino castrum ossia ‘recinto fortificato’.
Nell’alto Medioevo, con la fine dell’Impero Romano d’Occidente, la Sardegna entra nell’area politica e culturale dell’Impero Romano d’Oriente. Della presenza bizantina a Mamoiada resta traccia nel culto dei santi Cosma e Damiano e nel santuario a loro dedicato a pochi chilometri a sud-ovest del paese.
L’odierno nome del centro compare per la prima volta come “Mamoyata” nei documenti medievali delle Rationes Decimarum, un registro delle decime imposte dalla Santa Sede del XIV secolo. In quest’epoca il villaggio era compreso nella curatoria della Barbagia di Ollolai, una delle circoscrizioni amministrative del Giudicato d’Arborea. La popolazione (discendente delle cosiddette civitates barbariae che si scontrarono spesso con i romani per il controllo delle terre) godeva di una certa autonomia e forniva i guerrieri per l’esercito giudicale.
Dopo la grande guerra dell’Arborea contro gli Aragonesi la giudicessa Eleonora dovette firmare il trattato di pace del 1388 con gli invasori iberici. Tra i sottoscrittori della pace figurano anche diversi jurati (giurati) e abitanti della villa di Mamujata. Con la definitiva conquista aragonese il centro venne incluso nel marchesato di Oristano e quando la carica di marchese toccò a Leonardo Alagon si riaccese la rivolta dei sardi contro i conquistatori. Quando Alagon venne sconfitto nel 1478 Mamoiada fu condannata a secoli di sfruttamento signorile che proseguirono anche con le successive dominazioni spagnola e piemontese.
L’amministrazione dei feudatari divenne via via sempre più oppressiva; nel XVIII secolo gli abitanti iniziarono il loro percorso di liberazione dal giogo feudale istituendo il consiglio comunitativo e il Monte Granatico fino alla definitiva abolizione del feudalesimo nel 1838.
Nel Novecento il paese è divenuto famoso per i suoi antichissimi riti legati al carnevale: a partire dal 1951 sono stati pubblicati diversi studi sulle maschere dei Mamuthones e Issohadores riconosciute come simbolo di Mamoiada nel mondo.