Squacqualacchiun E Sagra Delle Tomacelle A Teora
E Sagra Delle Tomacelle Per Il Carnevale 2024
Da Venerdì 26 a Sabato 27 Gennaio 2024 -
Teora (AV)
Torna a Teora li Squacqualacchiun e sagra delle Tomacelle a Teora 26 e 28 Gennaio 2024
Si rinnova a Teora, come ogni anno l'appuntamento con i tradizionali "Squacqualacchiun", maschere che girano per il paese con dei bastoni causando un rumore cupo di campanacci disturbando i passanti con lazzi e gesti un po' "spinti", rumoreggiando per i rioni del paese e scomparendo nei vicoli dello stesso. La tradizione che da avvio al carnevale prende il nome da questi uomini camuffati che si aggirano all’interno di Teora senza un preciso significato; sembrerebbe un appellativo dato dalla gente per schernirli. Il termine "Squacqualacchiun" potrebbe infatti derivare dalla voce dialettale "squacquarat" che significa ‘trasandato'.
La loro origine si ricollega ad usi pre-cristiani. Gli Squacqualacchiun ricordano riti ripercorrenti la mitologia dei Baccanali oltre al culto di Dioniso o di altre divinità dei boschi. Essi rappresentano il vivere, un momento di ebbrezza, di gioia, di evasione, di libertà. Queste figure antiche, primitive e grottesche si ripropongono nella "mascherata di Sant'Antuono" (17 gennaio) registrate ormai dalla memoria o dalla tradizione locale.
Il loro costume simile a i Mamuthones sardi, sono l’emblema del mondo del sotto sopra, ed è composto da un sacco di tela con una giacca stinta e a rovescio ed il loro viso è coperto da un cappuccio a guisa di maschera che lascia intravedere solo gli occhi. Lo strumento principale è un bastone, dove sopra sono attaccati rami di aghi di pino che li usano per i loro riti e per colpire di sfortuna coloro che non esaudiranno i loro voleri. Nel bel mezzo del paese, gli "Squacqualacchiun" improvvisano una danza intorno a "lu pagliar" (falò) ed intorno alla fontana principale, compiendo il loro rito magico.
In occasione della festa è organizzata anche la sagra delle Tomacelle, Prodotti tipici e pietanza tipica locale simili a polpette con base di frattaglie di maiale, rafano un erba essenziale dal sapore simile a quello della senape, e formaggio grattugiato. La tomacella può essere fatta alla griglia o bollita accompagnata da patate e peperoni e l’immancabile bicchiere di vino.
Organizzatori: www.facebook.com/PLTeora/