Festa Della Liberazione Ad Oristano
71° Anniversario
Lunedì 25 Aprile 2016 - dalle ore 18:00
Oristano (OR)
In occasione del 71° anniversario della Liberazione L'ISSASCO, il Centro Servizi Culturali Unla di Orstano, Il comune di Oristano, La Nur s.n.c e la Biblioteca Gramsciana Onlus organizzano Il 25 Aprile alle ore 18,00 presso la sala Consiliare del Comune di Oristano la presentazione de Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale di Filippo Focardi. Dopo i saluti di Giuseppe Manias, Marcello Marras, Walter Falgio e Guido Tendas presenteranno il libro Aldo Borghesi direttore dell'Istasac e l'autore Filippo Focardi docente dell'Università di Padova.
L'argomento del Testo.
Cattivo tedesco. Barbaro, sanguinario, imbevuto di ideologia razzista e pronto a eseguire gli ordini con brutalità. Al contrario, bravo italiano. Pacifico, empatico, contrario alla guerra, cordiale e generoso anche quando vestiva i panni dell'occupante. Sono i due stereotipi che hanno segnato la memoria pubblica nazionale e consentito il formarsi di una zona d'ombra: non fare i conti con gli aspetti aggressivi e criminali della guerra combattuta dall'Italia monarchico-fascista a fianco del Terzo Reich. A distinguere fra Italia e Germania era stata innanzitutto la propaganda degli Alleati: la responsabilità della guerra non gravava sul popolo italiano ma su Mussolini e sul regime, che avevano messo il destino del paese nelle mani del sanguinario camerata germanico. Gli italiani non avevano colpe e il vero nemico della nazione era il Tedesco. Gli argomenti furono ripresi e rilanciati dopo l'8 settembre dal re e da Badoglio e da tutte le forze dell'antifascismo, prima impegnati a mobilitare la nazione contro l'oppressore tedesco e il traditore fascista, poi a rivendicare per il paese sconfitto una pace non punitiva. La giusta esaltazione dei meriti guadagnati nella guerra di Liberazione ha finito così per oscurare le responsabilità italiane ed è prevalsa un'immagine autoassolutoria che ha addossato sui tedeschi il peso esclusivo dei crimini dell'Asse, non senza l'interessato beneplacito e l'impegno attivo di uomini e istituzioni che avevano sostenuto la tragica avventura del fascismo.