Festival D'autunno

14^ Edizione

Da Sabato 12 Novembre a Domenica 18 Dicembre 2016 -
Catanzaro (CZ)

ROCK, JAZZ, POP ED EVENTI CULTURALI: PRESENTATA LA NUOVA EDIZIONE DEL FESTIVAL D’AUTUNNO

Rock, Jazz & Pop. Grandi artisti in scena: il Festival d’Autunno torna a far parlare di sé con la presentazione della XIV edizione. Dal 12 novembre al 5 dicembre il palcoscenico del Teatro Politeama di Catanzaro sarà lo scenario in cui emozioni e passioni si fonderanno determinando uno stretto e indissolubile legame tra gli artisti e il loro pubblico. Un incantesimo creato da personaggi che hanno scritto pagine indimenticabili della musica nazionale e internazionale. Steve Hackett, Gino Paoli e Danilo Rea, Massimo Ranieri, artisti che ancora oggi riescono a coinvolgere diverse generazioni di fan, saranno i protagonisti della rassegna diretta da Antonietta Santacroce. 

L’inaugurazione del Festival sarà affidata il 12 novembre ad un evento internazione proposto in esclusiva per l’Italia: Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis, con il suo nuovo progetto acustico Off the beaten track ripercorrerà 45 anni di musica, attraverso brani memorabili di uno dei gruppi seminali del rock progressivo e alcune  gemme della sua carriera solistica. Ad accompagnarlo saranno Roger King, alle tastiere, e Rob Townsend, ai fiati.

Il 26 novembre, Gino Paoli con Danilo Rea, uno dei pianisti italiani più apprezzati a livello internazionale, proporrà Due come noi che..., dedicato alla canzone d’autore riarrangiata in modo innovativo e originale: in scena alcuni dei brani dello stesso Paoli più amati dal pubblico, insieme ad alcuni classici composti da Fabrizio De André, Umberto Bindi e Luigi Tenco, i suoi amici di una vita, ai quali verrà affiancato un omaggio alla melodia napoletana di cui Paoli e Rea sono appassionati conoscitori e ascoltatori.

Per motivi di salute il concerto di Gino Paoli e Danilo Rea previsto per sabato 26 novembre nell’ambito del Festival d’Autunno è rinviato a domenica 18 dicembre, sempre alle ore 21 al Teatro Politeama di Catanzaro. La decisione è stata presa in seguito ad una indisposizione che ha colpito Gino Paoli costringendolo al riposo assoluto. Tutti i biglietti già acquistati rimarranno validi anche per la nuova data prevista domenica 18 dicembre. Per chi fosse impossibilitato a partecipare si precisa che eventuali rimborsi potranno essere richiesti entro e non oltre venerdì 2 dicembre nella stessa rivendita in cui è stato acquistato il biglietto. Gli ultimi titoli per assistere al concerto rimangono ancora in vendita nelle  trenta rivendite Ticket Service Calabria e in tutte quelle nazionali di Ticket one, oltre che su:  www.festivaldautunno.com. Per informazioni: 388.8183649

Il sipario della grande musica si chiuderà il 5 dicembre con Massimo Ranieri, che debutta in Calabria con il suo concerto jazz, Malìa, che ha inaugurato questa estate Umbria Jazz. Un nuovo e inatteso percorso quello del cantante napoletano che per l’occasione sarà accompagnato da un quintetto di all-star della musica jazz italiana: Enrico Rava, alla tromba e al flicorno, Stefano Di Battista, al sax alto e soprano, Rita Marcotulli, al pianoforte, Stefano Bagnoli alla batteria, e Riccardo Fioravanti, al contrabbasso. Un evento d’eccezione con  le canzoni napoletane  riproposte in una nuova elegantissima veste.

Il Festival d’Autunno anche quest’anno presenta una sezione Culturale  Kalon Brion. Lo spirito della Calabria, la Calabria dello spirito che proporrà sei appuntamenti, ogni giorno alle ore 18, dal 15 al 19 novembre al Museo MARCA di Catanzaro per una sinergia fra le arti di sicuro interesse per il pubblico. Incontri, dibattiti, spunti di riflessione con il Sud al centro delle attenzioni e con la presenza di scrittori, registi e studiosi.

Con le due sezioni anche quest’anno il Festival d’Autunno è riuscito a creare una doppia rassegna: immagine che lo rende sempre più interessante e coinvolgente come accade oramai da anni grazie alla presenza di musicisti prestigiosi della musica internazionale come Herbie Hancock, Dee Dee Bridgewater, Paco De Lucia, Manhattan Transfer, Dionne Warwick e Al Di Meola, ma anche di nomi importanti del panorama musicale nazionale tra i quali vanno ricordati Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Nina Zilli, Al Bano, Franco Battiato, la P.F.M., Shel Shapiro e gli Osanna. Accanto a loro un significativo parterre di personaggi importanti del mondo culturale italiano.

I biglietti dei singoli spettacoli potranno essere acquistati invece nelle numerose  rivendite aderenti al circuito TicketOne o sul sito www.festivaldautunno.com Telefono 388.8183649

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Il Festival d’Autunno inaugura la XIV stagione con Steve Hackett

Una carriera iniziata con un annuncio sulla rivista musicale inglese Melody Maker letto da Peter Gabriel nel dicembre 1970. Da quel momento sarebbero trascorsi pochi giorni e i Genesis avrebbero avuto il musicista che cercavano. E’ in questo modo che viene scoperto Steve Hackett uno dei più talentuosi chitarristi del rock progressivo che, giorno 12 novembre, con la sua unica data italiana inaugurerà la XIV edizione del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce.

Autore di alcune tra le più belle composizioni dei Genesis e in possesso di una tecnica incredibile, Hackett ha saputo dare l’energia giusta alla band soprattutto nel periodo 1971 – 1973 con gli album Nursery Cryme, Foxtrot e Selling England by the pound che hanno messo in mostra le individualità di una band capace di farsi ammirare per le idee innovative e per i sofisticati arrangiamenti sempre al servizio delle canzoni.

Abbandonato il gruppo Hackett ha continuato la sua sperimentazione musicale toccando diversi generi come la World Music senza disdegnare puntate nella musica classica, però, senza mai abbandonare definitivamente il mondo a cui appartiene: il rock progressivo.

Con Off the beaten track, il progetto presentato in esclusiva in Italia, si potranno vivere suggestioni nuove in cui verranno esplorate sonorità che ci ricondurranno al passato con lo sguardo rivolto verso direzioni nuove. Accompagnato da Roger King, alle tastiere, e da Rob Townsend,  ai fiati, Hackett ripercorrerà i suoi 45 anni di attività eseguendo alcune delle sue perle composte per i Genesis come After the Ordeal, Horizons, Hairless Heart e Blood on the Rooftops ed altre del suo periodo solista come Jacuzzi e Hands of Priestess ma anche House of the Faun, brano ispirato da una visita alla Casa del Fauno di Pompei.

Dopo aver ospitato Paco De Lucia e Al Di Meola, il Festival d’Autunno mostra una particolare attenzione nei confronti dei virtuosi della chitarra, un mondo al quale appartiene di diritto Steve Hackett che con la sua musica ancora oggi riempie i teatri di tutto il mondo con concerti in cui passato e presente si incontrano. Off the beaten track sarà un’occasione per vivere le coinvolgenti atmosfere di un genio della musica rock internazionale. Il concerto di Catanzaro assume maggiore rilevanza perchè rappresenta la prima volta in assoluto in Calabria e un ritorno dopo molto tempo nel Sud, che l'artista ama ma dove  si esibisce più raramente.

 

Al Festival d’Autunno Steve Hackett e l’incanto di una serata straordinaria

Una timidezza inconsueta per una rockstar come lui che da circa 50 anni si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo e la conferma di essere un genio che alla musica può ancora dare tanto. E’ così che Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis, ieri sera è apparso ai numerosi fan presenti al Teatro Politeama di Catanzaro nell’ambito del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce.

Entrato sul palco nella penombra e dopo aver imbracciato la chitarra classica ha creato sin dalle prime note l’incanto di una serata straordinaria. Black light, Riverbank, All is mended, Overnight sleeper, Swan fountain, Horizons e, la sempre stupenda, Blood on the rooftops sono “frammenti” di perle che formano un medley che esalta la sua tecnica raffinatissima, fatta di passaggi molto intensi e il cui suono conduce gli spettatori tra sentieri immaginifici espandendosi nel teatro.

Questo è solo l’inizio di Off the beaten track, il suo progetto acustico. Ascoltare Steve Hackett in una veste inedita per chi ha sempre apprezzato le sue performance con la chitarra elettrica è come entrare in un mondo nuovo, per alcuni versi estraniante. Esplorazioni sonore che raggiungono un maggiore pathos con l’ingresso in scena di Roger King, alle tastiere, e Rob Townsend, ai fiati. Hackett presenta Jacuzzi e il viaggio prosegue con i due compagni che aggiungono suoni morbidi e avvolgenti che si avvicinano alla world music.

Gli applausi non possono mancare alle note introduttive di Supper’s ready e After the ordeal, brani che ancora oggi suscitano emozioni fortissime. Ogni attimo è estasiante e mai privo di sorprese. Le riletture in chiave acustica dello spartito originale si ampliano con le improvvisazioni dei singoli musicisti. Da tutto questo Hackett mostra di trarre profitto per continuare il suo percorso personale e le esecuzioni di House of the faun (Pompeii), Jazz on a summer’s night, con uno strepitoso assolo di Townsend, Rainbows, Red flower e Ace of wands ne sono la conferma.

Poi con il bis il momento che tutti attendevano. Firth of fifth, il brano che con l’assolo di Hackett ha segnato un’epoca. E’ bastato un breve accenno perché il passato tornasse nel presente. Ovazione dei presenti che al termine non vogliono saperne di abbandonare il Teatro Politeama richiamandolo sul palcoscenico. Il ritorno è tutto per Bay of kings. Ed è in quel luogo immaginario che approda Steve Hackett che alla fine incontra i fan non risparmiandosi nel rilasciare autografi e facendosi ritrarre in foto. Un ennesimo successo per il Festival d’Autunno che sabato è stato anche scelto da Radio DeeJay come uno dei cinque eventi a cui non mancare nel fine settimana. Un importante riconoscimento per Antonietta Santacroce e il suo Festival che ancora una volta si segnala come polo attrattivo per la cultura ma anche per trainare il turismo e l’economia della città di Catanzaro. Archiviato il concerto di Steve Hackett, la prossima settimana sarà dedicata interamente agli appuntamenti culturali con “Kalon Brion. Lo spirito della Calabria, la Calabria dello spirito”, la sezione collaterale che dal 15 al 19 novembre nelle sale del Museo Marca di Catanzaro attraverso incontri e dibattiti offrirà spunti di riflessione con il Sud al centro delle attenzioni e con la presenza di scrittori, registi e studiosi.

La storia della musica napoletana racconta di un periodo in cui le forti influenze musicali provenienti dagli Stati Uniti fecero somigliare Napoli ad una città americana. Negli anni del dopo guerra i soldati d’oltreoceano, facendo conoscere la loro musica, ispirarono i musicisti napoletani che crearono un nuovo modo di scrivere e suonare. Ieri sera sul palcoscenico del Teatro Politeama di Catanzaro nell’ambito del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce, con Malìa” di Massimo Ranieri si è rivissuta quell’epoca.

Una enorme emozione ascoltare Ranieri eseguire classici senza tempo, la cui magia ha pervaso il teatro e sedotto, incantato e coinvolto il pubblico delle grandi occasioni. Nel tempio cittadino della cultura tutto è sembrato trasformarsi e i  suoni raffinati e sofisticati di una band d’eccezione formata da Enrico Rava, alla tromba e al flicorno, Stefano Di Battista, ai sax alto e soprano, Rita Marcotulli, al pianoforte, Stefano Bagnoli, alla batteria, e Riccardo Fioravanti, al contrabbasso, sono riusciti a “parlare” al cuore degli spettatori accorsi da ogni angolo del Sud Italia.

Non una nota fuori di troppo per la band che ha impreziosito con il sound ricco e sofisticato le canzoni napoletane proposte, valorizzandole ancora di più. Perfetto il connubio con Massimo Ranieri grazie al tappeto sonoro creato dalla Marcotulli e da Rava e Di Battista, sostenuti dalla sezione ritmica sempre precisa, che ha consentito a Ranieri di calarsi alla perfezione in un genere a lui finora sconosciuto come il jazz.  

Canto ‘e primavera è stato il preludio di un concerto dalle mille sfumature sonore e di brani che Massimo Ranieri ha eseguito magistralmente, per la passione trasmessa dalla sua voce e l’intensità espressiva che si leggeva sul suo volto. Anema e core, la lenta e appassionata Dove sta Zazà, ‘Na voce, ‘na chitarra e ‘o ppoco ‘e luna hanno creato il giusto clima iniziale per una serata ideale per rivivere emozioni infinite.

Ai momenti di grande intimità e sensualità di Accarezzame, Malatia, Luna caprese, Malafemmena Resta ‘ccu mmè se ne sono alternati altri più esuberanti come Torero e Uè uè che femmena che hanno letteralmente stregato il pubblico.

Accanto ai brani di Roberto Murolo, Renato Carosone, Totò e Peppino Di Capri tra gli altri, Ranieri ha reso un tributo a interpreti più vicini ai nostri tempi con Aumm aumm, di Teresa De Sio,  e Tutta n’ata storia , di Pino Daniele. Ma i due momenti clou si sono avuti in Luna rossa, col pubblico che “rinforzava” a viva voce la frase “ca nun ci sta’ nisciuno” e in Tu vuo’ fa’ l’americano, grazie all’intesa straordinaria tra Enrico Rava e Stefano Di Battista pronti a duettare tra loro e con il pubblico prima di lanciarsi in una natalizia Jingle bell. Divertimento allo stato puro che è proseguito fino ai bis richiesti con una standing ovation. Dopo Nun è peccatoil finale è stato tutto per O’ sarracino accolto da una vera e propria ovazione del pubblico, che con lunghi applausi ha decretato il trionfo dello spettacolo.

Il Festival d’Autunno vivrà l’ultimo atteso evento giorno 16 dicembre con il concerto di Gino Paoli e Danilo Rea alla canzone d’autore italiana. I biglietti per assistere a questo concerto sono in vendita nelle  rivendite Ticket Service Calabria e Ticket one, oltre che su: www.festivaldautunno.com.

Per informazioni: 388.8183649