Trieste Science
Fiction Festival
Da Martedì 01 a Domenica 06 Novembre 2016 -
Venezia (VE)
"TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL" IN PROGRAMMA DAL 1° AL 6 NOVEMBRE SVELA IL POSTER DELLA 16a EDIZIONE DISEGNATO DA DAVIDE TOFFOLO E ANNUNCIA I PRIMI FILM DELLA SELEZIONE UFFICIALE
VENEZIA – Trieste Science+Fiction Festival annuncia i primi titoli del programma della sedicesima edizione che avrà luogo dal 1° al 6 novembre 2016 e presenta il nuovo manifesto firmato da Davide Toffolo dall'Hotel Excelsior del Lido di Venezia, nello stand di PromoTurismo FVG - Regione Friuli Venezia Giulia.
IL POSTER DI TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL DISEGNATO DA DAVIDE TOFFOLO Chi sono? Che cosa pensano? Che cosa vogliono? Vengono in pace? È l'immagine di due creature aliene che si guardano, faccia a faccia, il manifesto ufficiale della 16a edizione di Trieste Science+Fiction Festival, ideato e realizzato da Davide Toffolo. Trieste Science+Fiction Festival presenta il poster della 16a edizione: un disegno originale realizzato dall'illustratore e artista pordenonese Davide Toffolo, uno degli autori più rappresentativi della scena fumettistica italiana. Tra i suoi romanzi a fumetti, sono da ricordare: Carnera, Pasolini, Il Re Bianco, Très! e Graphic Novel Is Dead. È co-fondatore e voce della band Tre Allegri Ragazzi Morti, un progetto in cortocircuito multimediale tra musica e fumetto.
Racconta Toffolo: “Come sostiene David Lynch, le idee sono pesci da pescare, cioè hanno una vita propria che ha poco a che fare con l'io-ego-autore. Io pesco le idee mentre disegno. Per cui la mia fantascienza ha necessariamente a che fare con la sessualità, la mutazione genetica, la diversità, l'indagine sul femminile, cioè i temi che da sempre hanno segnato la mia poetica come autore. Da questo mare sono nate le figure di amazzoni mutanti, esseri che vivono in un futuro dominato dalla luna, in cui forse anche il cinema potrà di nuovo perdere la sua dimensione di racconto lineare e teatrale per tornare come visione, nel suo senso più assoluto, anche privo della parola. La fantascienza serve a ragionare sull'oggi mostrando un ipotetico futuro e “futuro” resta, contro ogni oscena attualità, la parola più bella”.
I PRIMI FILM DELLA SELEZIONE UFFICIALE DI TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL La selezione ufficiale di Trieste Science+Fiction Festival 2016 presenterà nel concorso internazionale in anteprima italiana: l'americano Approaching the Unknown, scritto e diretto da Mark Elijah Rosenberg, al suo debutto, con Mark Strong nel ruolo del capitano William Stanaforth alle prese con la sua solitaria missione su Marte; Embers di Claire Carré, già definito come uno dei più memorabili film di fantascienza indipendenti degli ultimi dieci anni, in cui i sopravvissuti a un'epidemia globale cercano di dare un senso alla loro vita in un mondo senza memoria; l'iraniano Under the Shadow di Babak Anvari, che riflette sulla condizione della donna nel dopo rivoluzione a Teheran attraverso l'archetipo della casa posseduta e la mitologia dei djinn; l'inglese Kill Command di Steven Gomez, che, in un ritorno ai temi di Terminator e Robocop, presenta un'unità d'élite dell'esercito inviata su di un'isola per testare i più recenti prototipi di macchine per uccidere; il serbo The Rift di Dejan Zecevic, in cui un satellite precipita sulla Terra portando con sé qualcosa da un altro mondo.
TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL PRESENTA
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA “DJ YODA GOES TO THE SCI-FI MOVIES”
ALLA NOTTE DEGLI ULTRACORPI SABATO 5 NOVEMBRE
TRIESTE – Trieste Science+Fiction Festival presenta per la prima volta in Italia lo spettacolo “DJ YODA GOES TO THE SCI-FI MOVIES”, sabato 5 novembre durante La Notte degli Ultracorpi al teatro Miela.
DJ YODA GOES TO THE SCI-FI MOVIES PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA A TS+FF 2016
DJ YODA GOES TO THE SCI-FI MOVIES è lo spettacolo audio/video ideato dal pluripremiato dj britannico Duncan Beiny, alias DJ Yoda, in collaborazione con il British Film Institute per l'evento Sonic Cinema.
Immaginate di intraprendere un viaggio nella fantascienza fatto di taglia e incolla, scratch e mix con “uno dei migliori DJ che dovete vedere prima di morire” (Q Magazine). DJ Yoda porta in esclusiva in Italia uno spettacolo esplosivo di sci-fi, cultura pop e musica hip-hop, tutto mixato dal vivo: da Robocop a Ritorno al futuro, da Star Wars a E.T., da Tron ad Alien.
Pronti ad imbarcarvi con Trieste Science+Fiction Festival e DJ Yoda per il viaggio visivo e sonoro più divertente nel mondo dei film di Sci-Fi?
“UNO DEI 10 DJ CHE DOVETE VEDERE ASSOLUTAMENTE” - Q Magazine
DJ Yoda è un DJ e produttore hip-hop vincitore di molti premi e nome di punta di molti festival e club in tutto il mondo. DJ atipico, i suoi interessi lo spingono alla ricerca di modi nuovi e unici per portare i giradischi fuori dai club e di essere coinvolto in collaborazioni su misura da Banksy a Mark Ronson, da Dr Dre a Dame Evelyn Glennie, dalla BBC al British Film Institute. DJ Yoda ha lavorato con compositori classici e neuroscienziati; fanfare e registi, sempre con uno stile innovativo e ironico.
Rispettato a livello internazionale per la sua tecnica sopraffina, è stato la prima scelta di Dr Dre per il suo spettacolo Beats 1 per Apple Music nel 2015. DJ Yoda, inoltre, ha fatto parte del ristretto gruppo di artisti che si è esibito al Dismaland Bemusement Park di Banksy.
“UNO DEI TRE MIGLIORI DJ AL MONDO” - Hip-Hop Connection magazine
DJ Yoda sperimenta da anni nuove forme di intrattenimento audio-video, che uniscono il suono dei club all'immagine cinematografica, con la tecnica del cut'n'paste applicata non solo ai campioni hip-hop ma anche al montaggio di sequenze di film. Pioniere dell'arte di sonorizzare ex novo le colonne sonore dei film classici, nel 2014 è stato incaricato di creare lo spettacolo “DJ Yoda goes to the Sci-Fi Movies” come parte della manifestazione Sonic Cinema del British Film Institute. BBC Radio 6 Music gli ha fornito la piattaforma per creare il primo mix radiofonico audio-visivo al mondo, come parte del BBC Music Day. Radio 4, infine, ha invitato Yoda a ripensare l'intero palinsesto dell'emittente, con remix di The Archers, The Shipping Forecast e John Humphries in una delle sue avventure più stimolanti e surreali.
Il suo mixtape dedicato alla serie dell'anno “Stranger Things” è uno dei più ascoltati dell'anno con quasi 300.000 ascoltatori sulla piattaforma Soundcloud.
Si svolgerà dall’1 al 6 novembre 2016 la 16a edizione di Trieste Science+Fiction Festival, organizzato da La Cappella Underground. Trieste tornerà ad essere, così, la città della scienza e della fantascienza, grazie alla sua storica manifestazione internazionale dedicata all’esplorazione dei mondi del fantastico.
Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MiBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune, Università degli Studi, Camera di Commercio, Fondazione CRTrieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali.
PER INFORMAZIONI SUL FESTIVAL E IL PROGRAMMA: www.sciencefictionfestival.org
“MORGAN” PRODOTTO DA RIDLEY SCOTT E DIRETTO DAL FIGLIO LUKE
SARÀ IL FILM DI APERTURA DELLA 16a EDIZIONE DI TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL IN ANTEPRIMA ITALIANA
TRIESTE – Trieste Science+Fiction Festival (Trieste, 1-6 novembre) annuncia che il film di apertura della 16a edizione sarà “Morgan”, prodotto da Ridley Scott e diretto dal figlio Luke, nell'anno del conferimento del Premio Urania d'Argento 2016 all'attore olandese Rutger Hauer, celebre per la sua interpretazione in Blade Runner.
Distribuito dalla 20th Century Fox, il film sbarcherà nelle sale italiane il prossimo 9 novembre.
Morgan è il prossimo stadio dell'evoluzione umana. Ma l'evoluzione può essere una cosa pericolosa: cosa succede quando la creatura surclassa il suo creatore? E da quale parte stare: quella di questo prodigio dell'ingegneria genetica o quella dell'azienda che ne supervisiona lo sviluppo? Prodotto da Ridley Scott e diretto dal figlio Luke, Morgan è un'anteprima stellare a Trieste. Nel cast Kate Mara, Anya Taylor-Joy, Paul Giamatti, Toby Jones, Michelle Yeoh e Jennifer Jason Leigh. La musica è di Max Richter.
Lee Weathers viene mandata a investigare su un terribile incidente avvenuto in una sede top-secret di una multinazionale. Presto scopre che la causa è una “creatura” apparentemente innocente, ma che racchiude un mistero molto promettente e ancor più pericoloso. Questo mistero è Morgan, un essere creato a partire da un DNA sintetico grazie alla bioingegneria: il prossimo stadio dell'evoluzione umana. Morgan è enigmatica e imprevedibile: ha capacità emotive e tratti contrastanti che rendono labile il confine fra umano e artificiale.
“Per me - dichiara il regista Luke Scott - Morgan era diventata una sorta di “cosa” perché alla fine sono io lo scienziato che l'ha creata. Ma abbiamo sempre voluto che avesse un che di femminile perché c'è una forza innata nell'elemento femminile. Sembrava un'idea davvero bella quella di Morgan che emerge dalle viscere della Terra, come se fosse in qualche modo naturalmente attaccata a Gaia, la Madre Terra... Assomiglia infatti a una sorta di grembo materno”.
Luke Scott dopo aver frequentato la USC, ha lavorato come art director in “1492 – La conquista del paradiso”. Nel 2012 ha scritto e diretto il cortometraggio “Loom”, che ha ricevuto critiche molto positive ed è stato presentato a molti rinomati festival. Nel 2014 ha fatto il regista della seconda unità nel kolossal di Ridley Scott “Exodus – Dei e re” e nel blockbuster e pluripremiato “The Martian”.
Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MiBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune, Università degli Studi, Camera di Commercio, ARPA FVG – LaREA, Fondazione CRTrieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali.
Per informazioni sul festival: WWW.SCIENCEFICTIONFESTIVAL.ORG
Si svolgerà dall’1 al 6 novembre 2016 la 16a edizione del Trieste Science+Fiction Festival, organizzato da La Cappella Underground.Trieste tornerà ad essere la città della scienza e della fantascienza, grazie alla sua storica manifestazione internazionale dedicata all’esplorazione dei mondi del fantastico.
Fondato a Trieste nell'anno 2000, Trieste Science+Fiction Festival è il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantasy nei settori del cinema, della televisione e dei new media; letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative completano l'esplorazione. La selezione ufficiale del festival presenta anteprime mondiali, internazionali e nazionali, con tre sezioni competitive che ospitano filmaker e cineasti da tutto il mondo: il Premio Asteroide, competizione internazionale per il miglior film di fantascienza di registi emergenti, e i due Premi Méliès d’argento in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation per il miglior lungometraggio e cortometraggio di genere fantastico europeo. In programma anche il focus Spazio Italia, gli Incontri di Futurologia, le esposizioni di videogiochi vintage e i tornei di Play It Again, la mostra di fumetti per i 25 anni di Nathan Never, il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti, e la Notte degli Ultracorpi, sabato 5 novembre, con lo spettacolo audio/video “Dj Yoda goes to the Sci-Fi Movies” in cui il famoso dj hip hop manipolerà le musiche e le immagini dei più famosi film di fantascienza, scelte assieme al team del British Film Institute. A partire da quest'anno, alla normale programmazione viene affiancata una nuova sezione, denominata Fantastic Film Forum, una giornata intensiva di incontri e masterclass, specificamente dedicata a distributori, produttori, registi, sceneggiatori e talenti emergenti.
L’ospite più atteso di questa edizione sarà l’attore olandese Rutger Hauer, a cui verrà consegnato il Premio Urania d’Argento 2016 (in collaborazione con la celebre collana di fantascienza Mondadori Urania). “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.” È il celebre monologo pronunciato dal replicante Roy Batty alias Rutger Hauer in Blade Runner di Ridley Scott. Nel documentario della BBC Dangerous Days: On the Edge of Blade Runner, Hauer, il regista Ridley Scott e lo sceneggiatore David Peoples dichiararono che fu proprio l'attore olandese a scrivere il monologo di una delle sequenze più memorabili e toccanti della storia del cinema. Rutger Hauer è divenuto con quel ruolo un'icona assoluta della fantascienza cinematografica moderna. Tra gli oltre ottanta film interpretati da Rutger Hauer ricordiamo: Fiore di carne e Kitty Tippel di Paul Verhoeven,Blade Runner di Ridley Scott, Eureka di Nicholas Roeg, Osterman Weekend di Sam Peckinpah, Ladyhawke di Richard Donner, The Hitcher - La lunga strada della paura di Robert Harmon, La leggenda del santo bevitore di Ermanno Olmi, Confessioni di una mente pericolosa di George Clooney, Sin City di Robert Rodriguez e Frank Miller, Batman Begins di Christopher Nolan.
Il film di apertura del Trieste Science+Fiction Festival sarà l'anteprima italiana di Morgan, prodotto da Ridley Scott e diretto dal figlio Luke Scott. Distribuito dalla 20th Century Fox, il film sbarcherà nelle sale italiane il prossimo 9 novembre. Morgan è il prossimo stadio dell'evoluzione umana. Ma l'evoluzione può essere una cosa pericolosa: cosa succede quando la creatura surclassa il suo creatore? E da quale parte stare: quella di questo prodigio dell'ingegneria genetica o quella dell'azienda che ne supervisiona lo sviluppo? Nel cast stellare: Kate Mara, Anya Taylor-Joy, Paul Giamatti, Toby Jones, Michelle Yeoh e Jennifer Jason Leigh. La musica è di Max Richter.
La preapertura del festival celebrerà i cinquant'anni di Star Trek con la proiezione in anteprima italiana di For the Love of Spock di Adam Nimoy, figlio dell’attore Leonard Nimoy, il mitico Spock della serie cult Star Trek. Un documentario unico nel suo genere, che racconta la vita di Spock e di Leonard Nimoy, l’attore che gli ha prestato il volto per cinquant’anni. Per la gioia di tutti gli appassionati della serie Adam Nimoy sarà tra gli ospiti della manifestazione, martedì 1 novembre, assieme a Terry Farrell, l'amatissima Jadzia Dax di Star Trek: Deep Space Nine.
Il film di chiusura sarà Zero Days, il nuovo thriller geopolitico del premio Oscar Alex Gibney, “il più importante documentarista del nostro tempo”. Il documentario è una sconvolgente indagine sullo “Stuxnet”, il virus informatico creato per la prima volta da uno stato sovrano con lo scopo esplicito di essere usato come arma contro una nazione ostile. Presentato a Trieste prima della distribuzione nelle sale a cura di I Wonder Pictures.
Appartengono alla selezione cinematografica ufficiale (NEON) del Trieste Science+Fiction Festival 2016 i seguenti titoli in Anteprima e inConcorso: l’anteprima mondiale di Almost Dead di Giorgio Bruno, sei ore di tempo per trovare un siero capace di fermare un virus che trasforma gli esseri umani in zombie; Approaching the Unknown, scritto e diretto da Mark Elijah Rosenberg, al suo debutto, con Mark Strong nel ruolo del capitano William Stanaforth alle prese con la sua solitaria missione su Marte; l’austriaco Attack of the Lederhosenzombies di Dominik Hartl, zombie movie ambientato in un rifugio di montagna; il greco Blind Sun di Joyce A. Nashawati, disegno di un futuro prossimo in cui l'acqua scarseggia, la violenza sociale monta e il sole, fortissimo, arde impietoso; Creative Control di Benjamin Dickinson, film che esplora la realtà aumentata e le relazioni interpersonali nella Brooklyn di domani; Embers di Claire Carré, già definito uno dei più memorabili film di fantascienza indipendenti degli ultimi dieci anni, in cui i sopravvissuti a un'epidemia globale cercano di dare un senso alla loro vita in un mondo senza memoria; l'inglese Kill Command di Steven Gomez, che, in un ritorno ai temi di Terminator eRobocop, presenta un'unità d'élite dell'esercito inviata su di un'isola per testare i più recenti prototipi di macchine per uccidere; Mon Ange di Harry Cleven, poetica fiaba sci-fi tra una ragazza che non può vedere e un ragazzo che non può essere visto; The Open di Marc Lahore, ambientato in uno scenario di guerra globale, dove c’è ancora chi non vuole arrendersi alla catastrofe e rinunciare al tennis; Realive di Mateo Gil, sceneggiatore di Vanilla Sky e Mare dentro che racconta una storia di ibernazione e resurrezione hi-tec; il primo film di fantascienza serbo, The Rift di Dejan Zečević, in cui un satellite precipita sulla Terra portando con sé qualcosa da un altro mondo; Sum of Histories di Lukas Bossuyt, incentrato sugli effetti di una scoperta strabiliante: è possibile mandare email nel passato; l'anglo-iraniano Under the Shadowdi Babak Anvari, che riflette sulla condizione della donna nel dopo rivoluzione a Teheran attraverso l'archetipo della casa posseduta e la mitologia dei djinn; Virtual Revolution di Guy-Roger Duvert, ambientato nella Parigi del 2047, divisa tra “connessi”, la stragrande maggioranza, e “viventi”, una piccola élite ancora attaccata alla realtà; Vulcania di José Skaf, un luogo misterioso, perso nello spazio e nel tempo; e, infine, Monolith di Ivan Silvestrini, thriller sci-fi italo-americano tratto dalla grafic novel di Roberto Recchioni, curatore di Dylan Dog per Bonelli Editore, Mauro Uzzeo e LRNZ, in cui il Monolith del titolo è il SUV più sicuro del mondo, costruito per proteggere i propri cari da qualsiasi minaccia.
Gli altri film Fuori Concorso: l’argentino Daemonium: soldato dell’inframundo di Pablo Parés, autentico tourbillon sci-fi nel quale magia e tecnologia coesistono con umani e demoni; I Am not a Serial Killer di Billy O’Brien, storia di un ragazzo incapace di amare che combatte un mostro che uccide per amore; il gore indiano Ludo di Q e Nikon, un gioco semplice ma mortale di cui cadono vittime quattro adolescenti; il francese Moonwalkers di Antoine Bardou-Jacquet, commedia cult sulle leggendarie riprese in studio dell'allunaggio dell'Apollo 11; La rage du démon di Fabien Delage, brillante indagine sul ritrovamento di un film raro, affascinante e pericoloso, attribuito a George Méliès; l'accoppiata coreana firmata da YEON Sang-Ho con l'animazione adulta Seoul Station, storia di divoratori e divorati in una Seul in cui è difficile trovare un rifugio, che fa da prequel al survival horror Train to Busan, in cui i passeggeri di un treno lottano contro una terribile epidemia che trasforma tutti in zombie; l'exploitation americano Southbound, cinque racconti ad incastro tra incubi e segreti in una lunga notte su una strada desolata; il giapponese Terraformars del regista cult per eccellenza Takashi Miike, autentica gemma sci-fi ambientata su Marte nel 2599 tra insettoni mutanti e super mercenari.
Torna anche quest’anno Spazio Italia, la speciale vetrina che il Trieste Science+Fiction Festival dedica alle produzioni fantastiche e fantascientifiche “made in Italy”. In programma, Alieween di Federico Sfascia, East End di Skanf & Puccio e Blatta, il nuovo progetto di web serie di Daniele Ciprì.
Gli eventi speciali di Spazio Italia sono la proiezione di Ballad in Blood di Ruggero Deodato ispirato al caso Meredith Kercher, alla presenza del celebre regista di Cannibal Holocaust, e la versione definitiva di Blood on Méliès' Moon (La porta sui mondi) di Luigi Cozzi.
Ruggero Deodato ritorna al grande schermo con Ballad in Blood. Ispirandosi agli eventi di cronaca nera connessi all’omicidio di Meredith Kercher e riprendendo un elemento tipico del suo cinema come il found footage (impossibile dimenticare il suo Cannibal Holocaust, vero e proprio archetipo del genere), Deodato costruisce una storia violenta e morbosa, fatta di droga, sesso e violenza, ambientata in un microcosmo universitario conturbante e inquietante. La colonna sonora del film è composta da Claudio Simonetti, fondatore dei Goblin e compositore di indimenticabili colonne sonore, ospite lo scorso anno di Trieste Science+Fiction Festival. E a Trieste torna anche Luigi Cozzicon la versione definitiva del suo Blood on Méliès Moon, di cui aveva mostrato in anteprima proprio al Trieste Science+Fiction Festival 2015 il work-in-progress. La storia ci dice che in Francia, nel 1890, l’inventore Louis Le Prince, dopo aver brevettato una macchina per filmare le immagini in movimento e proiettarle su uno schermo, è scomparso in circostanze misteriose: da allora di lui e di quella sua invenzione non si è saputo più nulla. Che cos’è successo a quel Louis Le Prince? Fino a oggi questo mistero (assolutamente autentico) è rimasto irrisolto.
Trieste Science+Fiction Festival celebra la ricorrenza dei 40 anni della pioneristica rassegna Fant'Italia curata da Lorenzo Codelli e Giuseppe Lippi, proponendo una cinquina di titoli che, come molti loro illustri predecessori, contemporanei e discendenti, hanno dato lustro al fantastico italiano nel mondo. Ecco quindi, in collaborazione con la CSC-Cineteca Nazionale, La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati (un altro splendido quarantenne!) e Il gatto a nove code di Dario Argento, presentati in copie 35mm “vintage”, a cui fa da contraltare il restauro nuovo di fiamma e in 4K di Terrore nello spazio. Infine, il ricordo di un regista recentemente scomparso, i cui film sono sempre stati presentati a Trieste, Corrado Farina, di cui verranno presentati il geniale divertissement giovanile, Il figlio di Dracula, e un film ancora non apprezzato abbastanza, Baba Yaga.
Sci-Fi Classix, la sezione dei grandi classici del cinema di genere in nuove edizioni restaurate e rimasterizzate riportate in sala del Trieste Science+Fiction Festival. L'evento speciale di Sci-Fi Classix è fissato per sabato 5 novembre: Dario Argento presenterà il restauro in 4K diZombi (Dawn of the Dead) di George Romero, nella versione montata e curata all’epoca dal maestro del brivido italiano per il mercato europeo con le musiche dei Goblin. Seguono tre grandi classici delle cinematografie d'oltre cortina: il pionieristico film di Jindřich Polák Ikarie XB 1, e due capolavori della fantascienza sovietica come Per aspera ad astra di Ričard Viktorov e il celebre Solaris di Andrej Tarkovskij.
La 16a edizione del Trieste Science+Fiction Festival si arricchisce di una nuova sezione – denominata Fantastic Film Forum – dedicata ai professionisti del cinema e ideata in prospettiva futura come spazio d'incontro, fucina di progetti, piattaforma di promozione e diffusione per il cinema fantastico al fine di creare un momento di interscambio di esperienze e contatti, in un'ottica di cooperazione prettamente europea ed internazionale.
Il Fantastic Film Forum si propone di riunire produttori, registi, sceneggiatori, tecnici e distributori presenti al festival per una giornata intensiva di incontri specialistici e masterclass con maestri e talenti emergenti.
La fantascienza è un "esercizio continuo di immaginazione", di chi saremo e in che pianeta vivremo. Anche quest'anno si rinnova la collaborazione tra il Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell'ARPA FVG e il Trieste Science+Fiction Festival. Il programma della 16esima edizione del festival presenta diversi titoli che sono stati contrassegnati da un simbolo, con l'intenzione di suggerire al pubblico una lettura e una riflessione non solo cinematografica e fantascientifica del film ma anche ambientale, nello spirito di un'umanità responsabile del proprio domani.
Da non perdere gli Incontri di Futurologia tra scienza e letteratura, realtà e fiction, astrofisici e scrittori, acceleratori di particelle ed agenti Alfa: Carlo Fonda dello SciFabLab dell’ICTP, Paolo Gallina (vincitore del premio Galileo per la divulgazione scientifica con “L’anima delle macchine”), il teorico dell'Informazione Giuseppe O. Longo, Paolo Molaro dell’Osservatorio Astronomico di Trieste, Michele Rebescodell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Claudio Tuniz dell’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP), e infine Marina Cobal, che al CERN di Ginevra guida il team italiano dell’esperimento Atlas al mega acceleratore LHC; il vincitore del premio letterario Urania Luca Cremonesi Baroncini, Giuseppe Lippi, curatore di Mondadori Urania, e Bepi Vigna, uno degli sceneggiatori storici di Nathan Never, assieme ai disegnatori Mario Alberti e Romeo Toffanetti.
Ritorna mutante la mostra Play It Again: (R)evolution sui videogiochi che hanno fatto sognare intere generazioni e che vuole offrire uno sguardo e uno spazio privilegiato sull’intero cammino di sviluppo del pixel: un viaggio tra rovine quasi dimenticate e realtà virtuali ancora inesplorate. Strati di silicio e plastica si sono sedimentati e sovrapposti, formando il terreno su cui poggia l’intera cultura videoludica odierna. Un terreno ricco di reperti dall’inestimabile valore sentimentale.
Nel 1991 arrivava in edicola il primo numero di “Nathan Never”, la serie di fantascienza di Sergio Bonelli Editore ideata da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna. L’Agente Speciale Alfa festeggia oggi i suoi 25 anni con una mostra di tavole preziose e materiali originali appositamente selezionati, regalando un inedito itinerario storico sulle tracce di albi e speciali legati all’universo di Nathan Never.
La mostra Pulp Magazines Story espone parte della ricca collezione di Riccardo Valla (1942-2013), tra
i massimi studiosi e operatori editoriali nell’ambito della fantascienza in Italia, amico e stretto collaboratore del Muƒant. Con il termine “pulp” venivano definite all'inizio del XX secolo le riviste a poco prezzo di narrativa popolare. È su queste pubblicazioni che si sviluppano i principali generi dell'immaginario novecentesco: il poliziesco, il romanzo rosa, l'horror e, ovviamente, la fantascienza.
Blatta, la miniserie di Daniele Ciprì presentata all’interno di Spazio Italia, prende vita dalle pagine della graphic novel creata da Alberto Ponticelli, un affascinante affresco distopico dalle rarefatte atmosfere neo-noir, a metà tra Mad Max e High-Rise. Le tavole originali in mostra donano al Trieste Science+Fiction Festival una visione di fantascienza sporca e soffocante, testimoni di un possibile futuro che ognuno di noi vorrebbe evitare. La mostra è parte integrante di un progetto crossmediale che miscela arti illustrative, performance dal vivo e serialità cinematografica, realizzato da Parsec Teatro e Grey Ladder, con il sostegno di Compagnia di San Paolo.
Never Say Toys espone gli scatti originali di Federico Scargiali. La Toy Photography esprime l’amore per i giocattoli della nostra infanzia, dando vita a degli oggetti inanimati, raccontando una storia o un’emozione in un unico scatto. Una mostra fotografica per tornare bambini con la consapevolezza di un adulto.
Le notti di Trieste Science+Fiction Festival si colorano anche di musica, concerti e feste con La Notte degli Ultracorpi che porta in esclusiva in Italia DJ Yoda Goes to the Sci Fi Movie, uno spettacolo audiovisivo di cinema di fantascienza e hip hop, taglia e incolla, tutto mixato dal vivo: da Robocop a Ritorno al futuro, da Star Wars a E.T., da Tron ad Alien. La notte di Halloween sarà una grande occasione per riavere i Tre Allegri Ragazzi Morti a Trieste dopo l’uscita di “Inumani”, ottavo album in studio che segna la fine di una trilogia iniziata con l’album “Primitivi del futuro”. Insieme dal 1994 i TARM, punta di diamante della scena indipendente italiana ,hanno fatto più di mille concerti e si esibiscono mascherati.
Le sedi principale del Trieste Science+Fiction Festival saranno la Sala Tripcovich, grazie alla collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, il Teatro Miela e il Magazzino delle Idee. L'adiacente palazzo della Casa del Cinema, sede delle principali associazioni di cultura cinematografica cittadine, sarà il quartier generale del festival.
Il manifesto ufficiale del Trieste Science+Fiction Festival è stato realizzato da Davide Toffolo, uno degli autori più rappresentativi della scena fumettistica italiana. Tra i suoi romanzi a fumetti, sono da ricordare: “Carnera”, “Pasolini”, “Il Re Bianco”, “Très!” e “Graphic Novel Is Dead”. È co-fondatore e voce della band Tre Allegri Ragazzi Morti, un progetto in cortocircuito multimediale tra musica e fumetto.
Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MiBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,Provincia di Trieste, Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, Fondazione CRTrieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, ARPA - LaREA.
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“INCONTRI DI FUTUROLOGIA” AL TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL LE CONVERSAZIONI DI SCIENZA E FANTASCIENZA INIZIANO IL 2 NOVEMBRE AL MAGAZZINO DELLE IDEE (CORSO CAVOUR 2) Astronomi, geologi, fisici, scrittori, sceneggiatori. Anche quest’anno il Trieste Science+Fiction Festival propone gli Incontri di Futurologia: un ciclo di conversazioni, a cura di Fabio Pagan, con scienziati e narratori per esplorare le nuove frontiere della ricerca scientifica e riflettere sugli intrecci fra scienza, letteratura e cinema. A ingresso gratuito, sono ospitati dal Magazzino delle Idee mercoledì 2, giovedì 3 e sabato 5 novembre dalle 10.30 alle 13.00. Mercoledì 2 novembre apre gli incontri Carlo Fonda dello SciFabLab del Centro Internazionale di Fisica Teorica, che promette di far vedere e toccare con mano alcune piccole grandi meraviglie della tecnologia quotidiana, che fino a pochi anni fa si potevano solo immaginare con l'aiuto dei racconti di fantascienza. A seguire, una conversazione con gli ingegneri-epistemologi dell’Università di Trieste: Paolo Gallina (recente vincitore del premio Galileo per la divulgazione scientifica con L’anima delle macchine) e Giuseppe O. Longo, per riflettere sul rapporto tra umani e tecnologia che continua ad ispirare film di successo e serie tv. E poi si va alla ricerca di nuove Terre nel cosmo con Paolo Molaro dell’Osservatorio astronomico di Trieste: dal recentissimo esopianeta Proxima Centauri b, scoperto appena dietro l’angolo, ai balzi spazio-temporali di Insterstellar. Giovedì 3 novembre si inizia puntando ai Poli, perché laboratori naturali per studiare i cambiamenti climatici e gli effetti del riscaldamento globale sul nostro pianeta. Michele Rebesco, geologo marino dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS, spiegherà se è plausibile che si ripetano le catastrofi climatiche già avvenute nel corso della storia della Terra. Del passato remoto della nostra specie parlerà poi Claudio Tuniz dell’ICTP, fisico con la passione della paleoantropologia, che ci porterà sui monti Altaj, tra la Siberia e il Gobi, dove 50 mila anni fa convivevano almeno tre specie di Homo: i sapiens cui ci vantiamo di appartenere, i Neanderthal e gli umani di Denisova. La mattina si chiude esplorando gli orizzonti inediti che si sono aperti quattro anni fa dopo la “cattura” del bosone di Higgs, con Marina Cobal, che al CERN di Ginevra guida il team italiano dell’esperimento Atlas al mega-acceleratore LHC. Sabato 5 novembre si apre con il vincitore del premio Urania, Luca Cremonesi Baroncini. A seguire, Giuseppe Lippi, curatore di Urania, ci racconterà i tre progetti da lui portati a compimento nei mesi scorsi: il monumentale omnibus che raccoglie tutti i romanzi e i racconti che H. P. Lovecraft dedicò al mostruoso mito di Cthulhu; il volume che racchiude il romanzo e i racconti che vedono Conan protagonista usciti dalla penna del suo creatore Robert E. Howard; la nuova traduzione di un classico di Ray Bradbury, Fahrenheit 451. A chiudere, i 25 anni delle avventure a fumetti di Nathan Never rivissuti assieme a Bepi Vigna, uno dei suoi sceneggiatori storici, e Glauco Guardigli, Mario Alberti e Romeo Toffanetti. INCONTRI DI FUTUROLOGIA 2016 Magazzino delle Idee - Corso Cavour 2 - Trieste A cura di Fabio Pagan. Con la collaborazione di Simona Regina.
Mercoledì 2 novembre
Saluto del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste Maurizio Fermeglia ore 10.30 Carlo Fonda (ICTP, SciFabLab) FABULOUS LABORATORIES: “IO NE HO VISTE COSE CHE VOI UMANI NON POTRESTE IMMAGINARVI…” moderatore: Fabio Pagan ore 11.15 Paolo Gallina & Giuseppe O. Longo (Università di Trieste) L’ANIMA DELLE MACCHINE. CHE COSA SOGNERANNO ROBOT E ANDROIDI? moderatore: Fabio Pagan ore 12.00 Paolo Molaro (INAF–Osservatorio astronomico di Trieste) PIÙ PIANETI CHE STELLE. UNA, NESSUNA O CENTOMILA TERRE? moderatrice: Simona Regina
Giovedì 3 novembre
ore 10.30 Michele Rebesco (OGS) QUELLA CATASTROFE CLIMATICA DI 14 MILA ANNI FA: POTRÀ RIPETERSI? moderatrice: Simona Regina ore 11.15 Claudio Tuniz (ICTP) HOMO SAPIENS & C.: ERA IN SIBERIA IL BAR DI “GUERRE STELLARI” moderatrice: Simona Regina ore 12.00 Marina Cobal (INFN Trieste, Università di Udine, CERN) OLTRE IL BOSONE DI HIGGS: TERRA INCOGNITA E NUOVA FISICA moderatore: Fabio Pagan
Sabato 5 novembre
Ore 10.30 PREMIO URANIA 2016: “PULPHAGUS®” INCONTRO CON L’AUTORE: LUKA B. KREMO (aka LUCA CREMONESI BARONCINI) moderatore: Giuseppe Lippi ore 11.15 DA LOVECRAFT A HOWARD PASSANDO PER BRADBURY INCONTRO CON GIUSEPPE LIPPI moderatore: Lorenzo Codelli ore 12.00 I 25 ANNI DI NATHAN NEVER INCONTRO CON BEPI VIGNA (SCENEGGIATORE), GLAUCO GUARDIGLI (SERGIO BONELLI EDITORE), MARIO ALBERTI (DISEGNATORE), ROMEO TOFFANETTI (DISEGNATORE) moderatrice Luca Luisa
Simona Regina
“INCONTRI DI FUTUROLOGIA” AL TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL MERCOLEDI 2 NOVEMBRE DALLE 10.30 AL MAGAZZINO DELLE IDEE UNO SGUARDO AL FUTURO: L’ANIMA DELLE MACCHINE E A CACCIA DI NUOVE TERRE Tecnologia, robotica, esplorazione spaziale. Sono questi i temi della prima giornata (mercoledì 2 novembre) degli Incontri di Futurologia organizzati nell’ambito del Trieste Science+Fiction Festival, al Magazzino delle Idee (Corso Cavour 2) dalle 10.30 alle 13.00, a ingresso gratuito. Automobili che si guidano da sole, case e protesi stampate in 3D, intelligenza artificiale. Alle piccole grandi meraviglie della tecnologia quotidiana e alle importanti scoperte scientifiche che hanno reso possibile un così rapido progresso è dedicato l’intervento di Carlo Fonda, dello SciFabLab del Centro Internazionale di Fisica Teorica (ore 10.30). «La tecnologia di oggi rende possibili cose davvero incredibili – sostiene Fonda – trasformando la fantascienza in realtà quotidiana». E al pubblico del Trieste Science+Fiction promette di mostrare come «la tecnologia dei fablab, la ricerca scientifica e la passione per il "fai da te" dei maker concorrono a costruire il nostro futuro». A seguire (ore 11.15) la conversazione con Paolo Gallina e Giuseppe O. Longo, dell’Università di Trieste: occasione per ricordare come nei secoli il concetto di anima abbia subito una serie di trasformazioni e capire se anche i robot, che sono unione di mente artificiale e di corpo artificiale, potranno un giorno possedere un’anima. Si va infine alla ricerca di nuove Terre nel cosmo con Paolo Molaro dell’Osservatorio astronomico di Trieste (ore 12): dal recentissimo esopianeta Proxima Centauri b, scoperto appena dietro l’angolo, a poco più di 4 anni luce dalla Terra, ai balzi spazio-temporali di Insterstellar. E così tra fiction e realtà, si ripercorre la sfida di trovare esopianeti intorno ad altre stelle: un’avventura che vede impegnati in prima linea anche gli astronomi di Trieste, con la costruzione di uno spettrografo di altissima precisione battezzato Espresso. INCONTRI DI FUTUROLOGIA 2016 A cura di Fabio Pagan Con la collaborazione di Simona Regina
Mercoledì 2 novembreSaluto del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste Maurizio Fermeglia ore 10.30 Carlo Fonda (ICTP, SciFabLab) FABULOUS LABORATORIES: “IO NE HO VISTE COSE CHE VOI UMANI NON POTRESTE IMMAGINARVI…” moderatore: Fabio Pagan ore 11.15 Paolo Gallina & Giuseppe O. Longo (Università di Trieste) L’ANIMA DELLE MACCHINE. CHE COSA SOGNERANNO ROBOT E ANDROIDI? moderatore: Fabio Pagan ore 12.00 Paolo Molaro (INAF–Osservatorio astronomico di Trieste) PIÙ PIANETI CHE STELLE. UNA, NESSUNA O CENTOMILA TERRE? moderatrice: Simona Regina