Ca' Mariuccia Folk Festival
Tradizioni Culturali E Folkloristiche
Da Venerdì 14 a Domenica 16 Luglio 2017 - dalle ore 21:30
Ca’ Mariuccia - Località Sant’emiliano, 2 - Albugnano (AT)
La cascina Ca’ Mariuccia di Albugnano ospita il 14, 15 e 16 luglio 2017, il CA’ MARIUCCIA FOLK FESTIVAL con la direzione artistica di Simone Campa, una rassegna dedicata alla musica folk e alle danze popolari.
Oltre al lavoro e alla ricerca in ambito agricolo, che svolge con la collaborazione di Università e Atenei, Ca’ Mariuccia è stata in quest’ultimo anno e sempre più desidera essere polo di aggregazione per il territorio circostante, una zona dalla profonda vocazione rurale e sensibile alle tradizioni popolari.
Le danze popolari rivelano le tradizioni culturali e folkloristiche di molte culture antiche e moderne. Queste danze esprimevano ed accompagnavano l’uomo nella sua vita quotidiana. Si danzava per manifestare la gioia di un raccolto abbondante nelle campagne, per festeggiare l’arrivo di sole e della primavera. Da sempre le cascine sono i luoghi che hanno favorito la condivisione, lo scambio e le relazioni e oggi più che mai, inserite nel contesto urbano e periurbano, diventano nodi essenziali nella creazione di reti e nella realizzazione di buone pratiche mettendo in relazione persone, competenze e interessi spesso molto diversi tra loro.
VENERDì 14 LUGLIO ore 21.30
SIMONE CAMPA & L’ORCHESTRA SUONATORI DALLA PIZZICA ALLE TARANTELLE, LE DANZE DEL SUD ITALIA
Simone Campa, musicista e ricercatore di tradizioni popolari italiane ed extraeuropee, fondatore, direttore artistico della Compagnia Artistica La Paranza del Geco di Torino, insieme a un ensemble di suonatori polistrumentisti di Puglia, Calabria, Campania e Basilicata, accompagnerà il pubblico in un appassionante concerto in cui i ballabili popolari si alterneranno ai ritmi incalzanti dei suoni a ballo, dalle tarantelle alla pizzica pizzica del Salento e della Bassa Murgia.
Il progetto musicale Orchestra Suonatori propone infatti un ampio repertorio di brani per il ballo, orchestrati ed eseguiti rispettandone la strumentazione e gli stili musicali tradizionali. Il vivace repertorio attraversa i balli allacciati popolari (valzer e mazurca della Sicilia, scozjë della Bassa Murgia, polca della Puglia, quadriglie comandate dell’Irpinia e del cosentino), ed i ritmi più festosi di tarantelle della Locride e tarantelle "zingarote" dello Ionio, pastorali alla zampogna a chiave, balli sul tamburo di area vesuviana.
SABATO 15 LUGLIO
LO TRUC MUSICHE E BALLI DELLA TRADIZIONE OCCITANA
Lo Truc nasce nel 2003 con l’intento di proporre musica occitana da ballo e da ascolto, sia tradizionale sia di composizione, e cercando, grazie alla poliedricità dei tre musicisti, di esplorare varie combinazioni di suoni e strumenti. Il gruppo è formato da: Simone Lombardo (ghironda, cornamusa, fifre, zufoli, galoubet e tambourin), Simonetta Baudino (organetto e ghironda) e Claudio Marassi (organetto e clarinetto). Lo Truc ha suonato in diverse manifestazioni tenutesi nel territorio occitano italiano e francese, in Liguria, in Calabria e ha registrato due cd (“L’Aura” nel 2009 e “Teramar” nel 2012, prodotti dalla “Borgatti Edizioni Musicali” di Casalecchio di Reno –Bo-). Lo spettacolo proposto è un viaggio tra le sonorità caratteristiche delle terre occitane, partendo dalle vallate d’oc piemontesi (terra di provenienza dei tre musicisti) e arrivando fino ai Pirenei. Le melodie eseguite sono tutte concepite per il ballo ma anche per il semplice ascolto grazie alla cura e alla varietà degli arrangiamenti. Per l’occasione il trio si trasforma in quartetto con la fisarmonica e la chitarra di Giuseppe Quattromini, musicista che suona in diverse formazioni occitane e non.
DOMENICA 16 LUGLIO
OSTERIA DEL MANDOLINO ANTONIO STRAGAPEDE - Mandolino, Chitarra DOMENICO CELIBERTI - Voce, Mandolino FEDERICO MASSARENTI - Ocarina di Budrio MASSIMO PAUSELLI - Clarinetto NICOLÒ SCALABRIN - Chitarra PEPPE AIELLO – Contrabbasso
Osteria del Mandolino è una formazione musicale che nasce con lo scopo di riportare alla
luce e all'attenzione del pubblico la musica che si sviluppa in Italia dalla seconda metà dell'800 fino ai nostri giorni, attraverso autori illustri, virtuosi musicisti, brani originali e soprattutto attraverso il ballo.
Valzer, Polka, Mazurka, Marcia, Serenata, costituiscono il repertorio dei cosiddetti "ballabili", musica che si ascolta e si può, anzi si deve, anche ballare.
Questa musica, troppo spesso maltrattata da suoni finti e tastiere elettroniche, riprende vita nella sua forma originaria attraverso l'uso degli strumenti più diffusi nella nostra tradizione.
Mandolini, ocarina, clarinetto, chitarra e contrabbasso si incontrano all' Osteria del Mandolino, un luogo dell’anima nato dalle nebbie del passato, un luogo nel quale cose antiche tornano a vivere e dove è ancora possibile ascoltare una serenata, avere vent’anni e ballare abbracciati, ed in un percorso di ri-conoscenza entrare in contatto con la parte più intima e vera di noi stessi. è con questo spirito, quello delle osterie, che può capitare l’incursione di altri amici e musicisti.
Il nome “OSTERIA DEL MANDOLINO” è un omaggio ad un mondo non accademico che ha
contribuito enormemente allo sviluppo e alla diffusione dei repertori. Le osterie, infatti, insieme alle sale da ballo, erano luoghi dove si riunivano a suonare i musicisti e dove si potevano ascoltare grandi maestri italiani, con un rispetto oggi quasi dimenticato.
Suonare questi strumenti, questo repertorio, è come tornare a casa dopo aver viaggiato tanto e nel compiere questo ritorno ecco l’incontro con l’ocarina, terra bolognese che suona, dal 1853. Questa terra, che strappata ai piedi dei danzatori si fa suono, ne rende più leggeri i passi e più vorticosi i frulli.
La cascina oggi e domani Ca’ Mariuccia è un tipico casale piemontese di circa 1200 mq costruito tra fine ’800 e inizi ’900 e da sempre destinato ad azienda agricola per la coltivazione di nocciole e la produzione vitivinicola. I lavori di ristrutturazione hanno seguito le pratiche e i principi dell’autocostruzione e della costruzione partecipata con l’utilizzo di materiali naturali o il riutilizzo di materiali di recupero e hanno coinvolto diversi volontari, appassionati e studenti che desideravano apprendere metodi di costruzione partecipata.
Oltre all’offerta enogastronomica del ristorante e all’ospitalità del B&B, Ca’ Mariuccia - in collaborazione con la SAN Scuola di Agricoltura Naturale - organizza durante l’anno corsi di agricoltura naturale, permacultura e nuove pratiche agricole orientate alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione dell’uso della chimica; ospita incontri e presentazioni di libri con esperti e divulgatori, collabora con le Università, con il territorio e con altre aziende agricole.
Per informazioni: Ca’ Mariuccia - Località Sant’Emiliano, 2 14022 Albugnano (AT) 335 75 07 496 info@camariuccia.it - www.camariuccia.it