Aleardo Monaci Pittore Contadino
Da Mercoledì 12 Agosto a Lunedì 02 Novembre 2015 - dalle ore 10:30 alle ore 18:30
Rocca d'Orcia - Podere Forte - Castiglione D'orcia (SI)
Aleardo Monaci "Il pittore contadino"
dal 12 Agosto al 02 Novembre 2015 Podere Forte - Rocca d’Orcia Castiglione d'Orcia (SI)
A Rocca d’Orcia l’omaggio a Aleardo Monaci dell’azienda Podere Forte
IN MOSTRA LE OPERE DEL PITTORE CONTADINO
Fu «poeta del colore», celebrato in mostre in Italia e all’estero
I quadri naif di Aleardo Monaci tornano alla Rocca d’Orcia, in una mostra inaugurata nello spazio SE che rimarrà aperta sino al 2 novembre. Grazie all’azienda Podere Forte, infatti, è possibile ammirare dodici delle opere dedicate alla Valdorcia del celebre pittore-contadino che visse e lavorò a Poggio Rosa, alle pendici dell’Amiata, ritraendo paesaggi, paesi e case coloniche, ma anche la dura vita nei campi e gli animali che un tempo venivano allevati nei poderi, mucche, pecore o maiali. Per i temi trattati e le umili origini il suo lavoro venne spesso paragonato a quello del più celebre pittore Antonio Ligabue.
Aleardo Monaci (Castiglione d'Orcia 1908 – 1989), attento osservatore del mondo e del paesaggio nel quale viveva, imparò l’arte della pittura a venti anni, a Firenze, durante il servizio militare, dove ebbe modo di fare conoscere i grandi maestri della pittura, facendo le prime decorazioni nelle stanze della caserma. In seguito, al suo lavoro si interessarono critici e media nazionali con interviste e commenti critici, facendo da cassa di risonanza alla sua pittura.
Realizzò personali in Italia ma anche a New York, Londra, Parigi, Siviglia, Strasburgo. Ottenne molti premi e riconoscimenti e le sue opere finirono in collezioni private e pubbliche. Alla sua memoria il Comune di Castiglion d’Orcia ha dedicato una piazza, davanti alla celebre Rocca di Tentennano.
Di lui Hans Weiss ebbe a scrivere durante una mostra a Bonn, allora capitale della Germania ovest: «un artista, o un maestro della impressione? Un attento, estroso, e raro disegnatore, o un pittore antico, e contemporaneo nello stesso momento? Noi avremmo, e a giusto motivo, definito il pittore anche poeta del colore. Tanto riesce a conquistare, con soggetti paesaggistici di inestimabile valore esecutivo e creativo, paesaggi che ci riportano ad antica scuola italiana, che nei colori hanno dei toni magici e ricolmi di luce».
La mostra rimarrà aperta a Rocca d’Orcia (spazio SE) dal giovedì alla domenica, dalle ore 10.30 alle 18.30.