Faith And Fathom
Un Progetto Di Zhivago Duncan
Da Sabato 17 Dicembre 2016 a Domenica 19 Marzo 2017 - dalle ore 18:00
Galleria Poggiali - Via Della Scala 35/a E Via Benedetta 3r - Firenze (FI)
GALLERIA POGGIALI FAITH & FATHOM
Un progetto di Zhivago Duncan
Inaugurazione sabato 17 dicembre ore 18.00 17 dicembre 2016 – 19 marzo 2017 Via della Scala 35/A e Via Benedetta 3r, Firenze
La Galleria Poggiali di Firenze presenta Faith & Fathom, collettiva di diciotto artisti internazionali, un progetto dall’artista americano Zhivago Duncan, che sarà inaugurata sabato 17 dicembre 2016 alle ore 18.
La Galleria conferma con questa mostra il nuovo corso della propria programmazione che rafforza la vocazione per la proposta di sperimentazione di linguaggi e poetiche di stretta e consolidata attualità.
La collettiva presenta una ricognizione di artisti che lavorano tra Londra, New York e soprattutto Berlino, quale evoluzione del monumentale progetto NGORONGORO, ideato tra gli altri proprio da Duncan stesso assieme a Christian Achenbach, Jonas Burgert, Andreas Golder, John Isaacs e David Nicholson (presenti anche per la collettiva fiorentina), svoltosi durante il Gallery week-end a Berlino, che si era occupato di selezionare le espressioni più rappresentative del contesto artistico della capitale tedesca. L’evento NGORONGORO, per la prima volta nella storia, aveva occupato tutti i 5.000 metri quadrati del celebre complesso di studi in Lehderstrasse 34 a Berlino, selezionando una vastissima quantità di mostre di pittura, scultura, multi-media, installazioni, film e fotografia, nel quale gli artisti promotori e al tempo stesso curatori e protagonisti, avevano invitato altri artisti a presentare nello spazio dei loro studi i propri lavori, con l’intento di tornare alla visone dell’arte nel momento cruciale della propria genesi.
Protagonisti di Faith & Fathom sono i 18 artisti selezionati per la collettiva presentata dalla Galleria Poggiali, aggregati per questo progetto dalla figura poliedrica ed istrionica di Zhivago Duncan, nato negli Stati Uniti da padre danese e madre siriana, presente anch’egli a Firenze con un’opera. Tutti i partecipanti alla mostra sono artisti transgenerazionali che, esprimendosi utilizzando diversi media, sono legati da una comune interpretazione della pratica dell’arte contemporanea di qualità, con esperienze nelle avanguardie sperimentazionali internazionali e già presenti nelle maggiori rassegne e nelle più influenti gallerie.
Ciascun artista è stato invitato a misurarsi sul tema Faith & Fathom, cogliendo lo stimolo di Zhivago Duncan a tracciare l’associazione tra questi due mondi, sintetizzati dai due termini, come un percorso da Faith/Fede a Fathom/Ragione attraverso opere realizzate appositamente o ri-pensate per questa mostra.
Per esplorare questo viaggio da Faith a Fathom, Duncan ha raccolto oltre 50 dipinti, fotografie, sculture e still da video da 17 artisti: Christian Achenbach, Tjorg Douglas Beer, Slater Bradley, Jonas Burgert, James Capper, Max Frisinger, Andreas Golder, Norman Hyams, John Isaacs, Nick Jeffrey, Marin Majic, Polly Morgan, David Nicholson, Dorothea Steigemann, Andrea Stappert, Tim Noble e Sue Webster.
Le opere presentate in mostra, alcune realizzate appositamente per l’esposizione fiorentina, rientrano in quella soglia che sta a metà tra Fede e Ragione. Si aggirano negli spazi tra irragionevole e razionale, imperscrutabilità e comprensione, caos e ordine. I 50 lavori che compongono il percorso espositivo di Faith & Fathom sono scivolosi, sfuggenti, quasi come sogni e allucinazioni che vengono a noi tra il sonno e la veglia. Non sono né immateriali, né materiali ma si stanno materializzando. Vivono nella terra delle ombre: non proprio nel buio della Fede, ma non ancora del tutto alla luce del sole della Ragione.
Alla Galleria Poggiali, Zhivago Duncan, regista del progetto, esamina il fare arte come una forma di viaggio spirituale, un percorso in cui gli artisti e le loro opere traghettano gli spettatori tra la terra eterea della fede e il pragmatismo della ragione perché come afferma Zhivago Duncan – L’uomo ha sempre trovato l'ispirazione per l’arte nelle oscure profondità della Fede e oggi questa discesa è più di una metafora perché per trovare l’arte dobbiamo scavare nel nostro inconscio, attraverso ricordi, sogni, strofe di canzoni, poesie e intime credenze. In mezzo a questi frammenti creativi troviamo a poco a poco anche l'ordine e la coerenza e, lentamente, traduciamo tutto questo in un'opera d'arte concreta: la portiamo fuori dal torbido, dal regno immateriale della Fede per arrivare nel regno illuminato dal sole della ragione, in cui i confini della realtà sono nitidi e chiari.