Mostra Di Achille Ascani
Consolazioni
Da Sabato 21 Ottobre a Domenica 12 Novembre 2017 - dalle ore 18:30
Palazzo Ducale - Via Roma, 12/b - Castelnovo Ne' Monti (RE)
Da sabato a Palazzo Ducale la mostra di Achille Ascani nelle scuderie di Palazzo Ducale
CASTELNOVO MONTI – Inaugura il 21 ottobre, sabato, alle ore 18.30 nelle sale di Palazzo Ducale a Castelnovo Monti (in via Roma 12/b) la nuova mostra con fotografie e site-specific di Achille Ascani. Mai come negli ultimi decenni la rappresentazione visiva delle principali criticità individuali e sociali ha segnato, spesso in modo decisivo, la mentalità comune ed i suoi immaginari. Per queste vie la ricerca fotografica di Ascani si è evidenziata da tempo tra le più determinate e attinenti al tema del disagio sociale - espresso in particolare nelle forme delle ludopatie e delle dipendenze - aprendosi quindi a potenzialità che, oltre al progetto espositivo, si tradurranno alle Scuderie del Palazzo Ducale in un convegno di approfondimento ed in un concerto collegati la produzione fotografica. Il convegno è in programma il 6 novembre alle ore 21, nella sede della mostra, sul tema “Il valore della fragilità”: sono previsti interventi di Umberto Caroni (responsabile Azzardo Point dell'Associazione Papa Giovanni XXIII), e Fabrizio Prandi di Banca etica. Il concerto sarà invece a chiusura della mostra.
Spiega l'Assessore alla Cultura di Castelnovo, Emanuele Ferrari: “L'opera di Achille Ascani non ha soltanto una indubbia forza estetica. Il suo discorso, che dura nel tempo e pienamente nel nostro tempo si colloca, è soprattutto una riflessione etica. Sul mondo in cui viviamo, sul valore della visione e dello sguardo, sul potere dell'arte di attraversare le frontiere ed essere un veicolo autentico per un incontro tra le persone, per fare in modo che le persone possano davvero ritrovarsi anche a partire dalle reciproche solitudini. Per queste ragioni la mostra non è solo esposizione di belle immagini, ma piuttosto un discorso aperto su ciò che oggi può essere Consolazione, quasi nel suo significato più antico di "parola che cura la solitudine". Da qui infatti vogliamo anche lanciare una serie di suggestioni per un possibile sentiero di sviluppo culturale che vorremmo dedicare alla parola chiave Fragilità, a questa virtù dimenticata che incontriamo quasi ogni giorno, in noi stessi e negli altri”.
Andreina Pezzi, curatrice di una mostra di Achille Ascani recentemente proposta a Reggio Emilia, ha rilevato nel testo introduttivo: “La sua ricerca mostra attenzione verso l’ambiente e, soprattutto, un interesse alla persona, testimoniato dalla sua ultima produzione, in cui lo sguardo fotografico si posa su alcune delle più importanti piazze italiane, portando a riflettere sulle abitudini, gli svaghi e le consolazioni dell’uomo, di cui questi luoghi diventano teatro, determinando una perfetta fusione tra ispirazione, tecnica e arte e la capacità di entrare con discrezione in alcuni aspetti della fragilità e solitudine umana”.
Aggiunge invece Giovanni Nicolini introducendo l'esposizione a Castelnovo Monti: “Nella produzione di Ascani i temi della fragilità e della solitudine umana si fondono con le architetture di piazze italiane o di scenografiche riprese notturne di ambienti metropolitani. I luoghi quindi della massima socialità, perfino deputati ai vuoti e alle ferite di una marginalità per cui, esponendola alla maniera di Jacques Copeau, qualcuno ha bisogno di mettersi in ascolto di qualcosa che qualcun altro ha da dirgli, in uno spazio scenico finalmente concreto, recuperando le dimensioni fondamentali della vita. Nell’esteso site-specific delle Scuderie di Palazzo Ducale Ascani sperimenta l'opposizione rigorosa ai modelli della cultura dominante e agli ingannevoli paradigmi che la sostengono, con gli strumenti della sensibilità, della dignità e della comunione con il disagio. Al centro della scena pone la riscoperta del valore della fragilità nel rapporto con i destini di solitudine e sofferenza e tutto pare concorrere, con le immagini e i diversi materiali, al tentativo di rafforzare la capacità di ascolto e di sostegno a chi sta male, nell'interpretarne i silenzi, le parole inespresse, il dolore e la fatica di vivere.
L'esposizione sarà visibile fino al 12 novembre al venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 16 alle 19.
Per informazioni: Biblioteca comunale, tel. 0522 610204