Un Tuffo Nel Blu Mostra A Milano
Bipersonale Con Milazzo E Benetti
Da Domenica 23 a Domenica 30 Settembre 2018 - dalle ore 18:30
Studio Mitti - Alzaia Naviglio Grande, 4 - Milano (MI)
Un tuffo nel blu
Il 23 fino al 30 settembre 2018, all’interno dello Studio Mitti (Alzaia naviglio Grande 4) aprirà la bi-personale intitolata “Un tuffo nel blu”, nella quale due pittori affronteranno il tema dandone una interpretazione personale: Giuseppe Milazzo e Luana Benetti.
Attraverso una selezione di dipinti in tecnica mista, realizzati con olio su acrilico e foglia d’oro, Giuseppe Milazzo (Piazza Armerina, Enna, ‘61) ci mostra il suo mondo di profondo blu, aeriforme, subacqueo, fatto di atmosfere rarefatte dallo sfondo informale, di pesci e volatili dalle accese tonalità, un suo modo intimo di festeggiare la vita… di soggetti figurativi colti in favolosi momenti dell’esistere. La vitalità che ne nasce ha il potere di donare un’anima persino alla pietra, alla roccia… che diventa colore oppure sofferente ricerca di se stessi; l’esigenza di scavare nel vuoto apparente, di penetrare la materia solida, liquida o aerea, la sua ricerca della bellezza, ne fa un pittore con il quale condividere il sogno dell’esistenza, poiché attraverso la sua ricerca artistica si aprono le porte dell’onirico. Così il pavone «offre il meglio di sé nella ruota della vita», l’ippocampo esprime «l’incontro in quanto continuità del vivere in un habitat nascosto», un pesciolino raffigurato nei fondali marini racconta l’attesa come «scomposizione dell’essere là dove si cela».
Lungo le onde di colore che si perdono nell’infinito, dipinte da Luana Benetti (Milano,’77), incontriamo Dio, quell’essere immateriale «dentro di noi - come sostiene la pittrice -in grado di renderci parte del tutto», dell’immensità. Una ricerca costante quella di Luana, la quale attraverso l’arte ne archivia i risultati, come se in ogni suo dipinto si potesse, in tal modo, percorrere il cammino spirituale che si è proposta di seguire. Acrilici su tela, tecniche miste, giochi di matita, penna e pantone sono strumenti con i quali rappresentare la sua esperienza mistica. Nel suo incommensurabile perpetuarsi il suo atto creativo trascende la realtà per raggiungere un territorio impalpabile, dove l’anima si fa viva, allegria d’essere: blu come il cielo e il mare, la notte e la vita… poiché «l’azzurro e tutte le sue tonalità – sostiene la Benetti - racchiudono ogni cosa, l’origine e la fine», in un continuum eterno d’esistenze, in una danza di forme fluttuanti, di energie che si muovono nello spazio illimitato, mentre l’occhio dello spirito scruta l’invisibile. «L’occhio come estensione dell’anima – afferma Luana - che dal profondo emerge in superficie e appare al mondo che lo circonda». Una luna si accende nel profondo blu, come il risvegliarsi di una coscienza; un pesce diventa uccello, l’acqua marina raggiunge la volta celeste a dimostrazione del fatto che in ogni oggetto si nasconde il tutto.
Un tuffo nel blu
Inaugurazione 23 settembre 2018 Dalle ore 18.30
Fino al 30 settembre 2018 Studio Mitti Alzaia Naviglio Grande 4, Milano
Orari 15.30 – 21.00
Domenica 30 in contemporanea con il Mercatone, rimarrà aperta dalle 10 del mattino
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Testo critico
Con Giuseppe Milazzo si penetra nella profondità, ci si spinge nell’abisso marino, nuotando nelle varie sfumature di blu in esso contenute; ci si addentra in territori incontaminati, tra fondali colorati, illuminati dalle tinte accese di pesci solitari, che frammentano il proprio essere durante il tempo dell’attesa. Le sue ambientazioni favolose, tra spugne e rocce, inserti dorati e ricami klimtiani, portano dentro di sé il fluttuare dell’onda. Con questo pittore lombardo si accoglie festosamente lo strepito visivo dei numerosi pesci pagliaccio mentre si rallegrano dell’ipotetica unione di due cavallucci marini… si festeggia tra i ciottoli la vivacità dell’acqua, tradotta dall’artista nel suo donare ai sassi, di volta in volta, colorature differenti… si vive il blu in tutte le sue trasparenze, in tutte le sue forme, diventando persino penna, piuma capace di volare oltre la realtà. Attraverso l’andare oltre si giunge pur sempre alla profondità, come quando Milazzo vive la sofferenza, immergendosi nella materia, penetrandola, rendendo vivo il travaglio, la curiosità mescolata a quella necessità di andare a fondo, in quanto senso di liberazione.
Biografia:
Giuseppe Milazzo nasce a Piazza Armerina, in provincia di Enna, nel ’61. Studia per lo più da autodidatta, conseguendo l’attestato di frequenza della scuola d’arte di Cabiate. Frequenta successivamente per circa un anno lo studio di pittura di Roberto Morandini, artista che predilige il figurativo, e per tre anni quello di Luigi Fadda, espressionista divisionista, con il quale impara anche a realizzare vetrate artistiche, dalla tecnica tiffany a piombo.
With Giuseppe Milazzo it’s possible to penetrate into the depth, and go into the sea abyss, swimming in the various shades of blue contained in it; also enter into uncontaminated territories, between colored backgrounds, illuminated by the bright colors of solitary fish, which fragment own being during the waiting time. His fabulous settings, including sponges and rocks, golden inserts and Klimt embroidery, bring the fluctuate of the wave inside. With this Lombard painter the festive clamor of the numerous clown fishes is joyfully welcomed while they rejoice at the hypothetical union of two seahorses…the vivacity of the water is celebrated among the pebbles, translated by the artist in his giving to the stones, from time to time, different colors… Blue is lived in all its transparencies, in all its forms, becoming even a pen, a feather capable of flying beyond reality. Through going beyond everyone can always come to the depth, as when Milazzo experiences suffering, plunging into matter, penetrating it, making labor alive, the curiosity mixed with that need to go deep, as a sense of liberation.