Il Filo Della Storia A Vigevano

Mostra Storica

Da Sabato 24 Ottobre 2020 a Sabato 24 Aprile 2021 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Castello - Vigevano (PV)

L’esposizione parte da un pensiero: “LA STORIA SI DIPANA COME UN GOMITOLO, SI RIAVVOLGE E SI SROTOLA TROPPO VELOCEMENTE O TROPPO LENTAMENTE E, RARAMENTE, TIENE UN ANDAMENTO COSTANTE. ESISTE UN FILO CHE COLLEGA QUELLO CHE E’ STATO TANTO TEMPO FA CON QUELLO CHE, NEL BENE E NEL MALE, SIAMO OGGI. ESISTE ANCHE UN FILO CHE COLLEGA LE DIVERSE PARTI DELLA NOSTRA MOSTRA. IN QUALSIASI MODO LO SI VOGLIA LEGGERE E’ IL FILO DELLA STORIA“.

L’esibizione, che cercherà di essere anche un’esperienza multisensoriale, presenterà, in primis, la bottega di uno speziale medievale, nata dagli studi di Antonella Sturlesi su Antonio Da Faie, erborista e cronista nella Lunigiana del 1400.

Proprio questo luogo, rinchiuso e diviso tra il Ducato di Milano e le Repubbliche di Genova, Firenze e Lucca fu un bene e teatro di passaggi, incontri e vicende storiche. Antonio, nelle sue narrazioni iniziate nel 1448, annotò che, l’8 febbraio 1466, moriva “el più savio omo d’Etalia”, Francesco Sforza e lasciava “filioli asai, bastardi e madronali” tra cui Zoan Galiazo…..

La storia si sposta nel Ducato di Milano, nella Signoria di Galeazzo Maria Sforza, sposato con Bona di Savoia e padre di figli legittimi e non. Tra i figli naturali annoveriamo Caterina Sforza, che crebbe a corte con lo speziale personale di Bona: Cristoforo De Brugora, da cui fu iniziata ai segreti delle erbe e dell’alchimia.

Grazie agli Sforza nel Ducato si iniziò l’allevamento delle pecore con la conseguente produzione di lana, la coltivazione dei gelsi e l’allevamento dei bachi da seta, che portò alla produzione di splendidi tessuti, velluti e broccati,  utilizzati anche per la realizzazione degli abiti. Da qui  nasce la presentazione della bottega dei tessuti e di alcuni abiti, rigorosamente eseguiti in modo filologico.

Sempre il “filo della storia” ci conduce ad esaminare un’altra industria manifatturiera che fece assurgere l’Italia a fama mondiale: quella che si occupava della lavorazione del ferro e la produzione di armi difensive, importanti non in quanto tali, ma per la raffinatezza delle loro lavorazioni.

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