Letizia Onorati In Concerto

Con Paolo Di Sabatino E Giovanna Famulari

Venerdì 25 Novembre 2016 - dalle ore 19:00
Circolo Antico Tiro A Volo - Via Eugenio Vajna, 21 - Roma (RM)

venerdì 25 novembre - ore 19 Circolo Antico Tiro a Volo, Via Eugenio Vajna 21 - Roma Ingresso concerto libero - info e prenotazioni 3358423764 A seguire cena 35 euro - info e prenotazioni 068082367 www.anticotiroavolo.it LETIZIA ONORATI La cantante salentina presenta il suo disco d'esordio Black Shop, prodotto da Dodicilune

Venerdì 25 novembre (ore 19 - ingresso liberoinfo e prenotazioni 3358423764) il Circolo Antico Tiro a Volo di Roma ospita il concerto di presentazione di Black Shop, disco d’esordio della giovane cantante leccese Letizia Onorati affiancata dal pianista Paolo Di Sabatino (che ha curato gli arrangiamenti) e dalla violoncellista Giovanna Famulari. Prodotto dall'etichetta Dodicilune, nella collana editoriale Koinè, distribuito da Ird in Italia e all'estero e nei migliori store digitali, il disco contiene tredici brani firmati tra gli altri da Duke EllingtonChick CoreaMiles DavisThelonious Monk riproposti con arrangiamenti orginali dal trio.  Il cd è un viaggio sonoro che cronologicamente si svolge tra Softly as in a Morning Sunrise, un tema d’operetta datato 1928, e Black Shop, una canzone che Di Sabatino scrisse nel 2009 per Mario Biondi. «Nel mezzo una manciata di gemme, alcune pescate dal mare di Tin Pan Alley, altre dal golfo del jazz, tutte arrangiate nell’intima dimensione del duo o nella foggia cameristica del trio con violoncello», precisa nell’introduzione al disco il musicologo Luca Bragalini. «Preziosissime le ballad. These Foolish Things (che il jazz ha davvero iniziato ad amare quando Billie Holiday se ne prese cura nel 1936) è omaggiata da una lettura straordinaria così come la performance di Spring Can Really Hang You Up the Most, in cui Letizia Onorati scava con maturità un testo di grande fragilità, che è davvero toccante. Non meno riusciti i brani trascinanti come Joy Spring, in cui le note dello scat son scelte con gusto, Four, virato a samba, o Sweet and Lovely, la vecchia song del 1931, irriverentemente rovesciata in un avvincente gospel; in quest’ultimo titolo l’improvvisazione vocale si appoggia al passaggio al IV di battuta 5 dall’andamento blues per citare il classico Now’s the Time. Di interesse il quadruplo tributo al Duca con una Prelude to a Kiss in 6/8, una It Don’t Mean a Thing carica di groove, una Sophisticated Lady da cui svetta un ispirato solo di piano (misto di forza ritmica e attenta ricerca melodica) ed un inchino ad In a Sentimental Mood che è uno dei momenti più alti di questo disco», prosegue Bragalini. «Qui un severo arpeggio del violoncello ancorato alla scala minore naturale è lo scarno accompagnamento della prima esposizione del tema affidata alla voce; quando il pianoforte fa il suo ingresso nella seconda A il violoncello diventa improvvisamente lirico e cantabile: l’inclemente trenodia cangia in un romantico slow. L’interpretazione vocale è senza sforzo; la Coda, che spegne con delicatezza il capolavoro che Ellington scrisse nel 1935, è assolutamente commovente». Letizia Onorati è una cantante leccese, classe 1992. La sua passione per la musica inizia sin da piccola e all’età di otto anni comincia a studiare canto con l’insegnante Elisabetta Guido. Ha studiato negli anni con importanti esponenti del panorama jazz nazionale e internazionale come Paolo Di Sabatino, Rachel Gould, Mark Sherman, Jerry Bergonzi, Francesco Petreni, Maria Laura Bigliazzi, Mauro Campobasso, Fabrizia Barresi, Bob Stoloff che la sceglie per una borsa di studio e Roberta Gamberini. È stata solista del coro gospel “A. M. Family” e ha partecipato al progetto “Le sacrè en musique” ideato da Elisabetta Guido e dalla manager internazionale della danza Sofia Capestro. Ha collaborato con le cantanti TiaArchitto e Barbara Errico (Italian Jazz Awards 2011) e con il pianista SergioCorbini (docente di piano - Siena Jazz). Attualmente partecipa a progetti con diverse formazioni. Da maggio 2015 avvia un percorso di perfezionamento con la “lady” del jazz Tiziana Ghiglioni. Giovanna Famulari è un’artista triestina, romana di adozione, violoncellista, diplomata presso il conservatorio di Trieste, pianista, cantante e attrice. Nelle sue più recenti esperienze teatrali e cinematografiche ha collaborato con Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Maddalena Crippa, Peter Stein, Massimo Venturiello ed altri. Intensa e ricca la sua attività musicale, infatti collabora stabilmente con Ron e Tosca (anche in veste di produttrice e arrangiatrice); ha inciso con Sony Classical “Verdi’s mood” di Cinzia Tedesco. Ha collaborato con Lenny White, Solomon Burke, Luca Barbarossa, Mimmo Locasciulli, Mogol e ha partecipato all’ultimo progetto discografico di Gegè Telesforo “FunSlowRide”. Ha suonato con Danilo Rea, Antonello Salis, Gabriele Choen, Gabriele Mirabassi, Stefano Sabatini, Pietro Iodice e molti altri. Vanta numerose partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive per la Rai con cui continua il sodalizio dal 1990. E’ stata protagonista di tournée in Europa ma anche in Argentina, Israele, Palestina, Tunisia, Algeria ecc. Vincitrice del premio “Pavoncella d’oro 2016 alla creatività femminile” per la versatilità dei linguaggi. Paolo Di Sabatino, pianista, compositore e arrangiatore. Nato a Teramo nel 1970, inizia giovanissimo lo studio del pianoforte sotto la guida del padre e si diploma nel 1990 col massimo dei voti, la lode e la menzione speciale, presso il Conservatorio di Bari. Nel 1994, nello stesso Conservatorio, consegue il diploma di Musica Jazz. Dedicatosi esclusivamente al jazz si esibisce con varie formazioni a proprio nome dal “piano solo” all’ottetto. Ha partecipato a numerose trasmissioni radio-televisive (Radio Rai 1,2,3, Radio Capital, Rai News 24, Tg2, Domenica In, La7) e suonato in importanti clubs e festivals, tra i quali ricordiamo: Fano, Pescara, Pomigliano, Urbino, Festival pianistico del Gargano, Lignano, Foggia, Bergamo, Villa Celimontana, Cagliari, Veneto Jazz, Aosta, Ruvo di Puglia, Ai Confini tra Sardegna e Jazz; Lugo Jazz Festival, Salamanca Jazz Festival, Jazz Atlantico (Auditorio de Tenerife) (Spagna); Berlino, Amburgo, Oslo, Goteborg;  Tokyo, Osaka, Shizuoka (Giappone); Novo Mesto, Losanna, Minsk; Mosca, Kursk, Krasnodar, Arkhangelsk, Ekaterinburg, Nizhny Tagil, Nizhniy Novgorod, San Pietroburgo, Kovrov (Russia); Perelik (Bulgaria), Santiago, Chicureo e San Bernardo (Cile), Cordoba e Buenos Aires (Argentina).

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