Viaggio Nell'esperienza Del Digiuno E Della Purificazione

Musica E Medicina

Domenica 12 Febbraio 2017 - dalle ore 16:30
Agorà Palace Hotel - Biella (BI)

ORGANIZZAZIONE A CURA DI N.I.S.I.ArteMusica ASLBI

Direzione Artistica Sergio Patria, Elena Ballario

Supervisione Medico-scientifica Angelo Penna Direttore Sanitario

CENTRO CONGRESSI AGORÀ PALACE HOTEL SALA CONVEGNI DELL'OSPEDALE DEGLI INFERMI

IN COLLABORAZIONE E CON IL SOSTEGNO Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus Città di Biella Assessorato alla Cultura e all'Istruzione

CON IL CONTRIBUTO Consiglio Regionale del Piemonte Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Biverbanca Zante Viaggi

PARTNERS Agorà Palace Hotel Augustus Hotel ATL Serazio e Negro pianoforti

BIGLIETTERIA E INFO € 5,00 ingresso soci € 8,00 ingresso ad ogni concerto per i non associati

INGRESSO LIBERO PER IL PERSONALE ASL BI, offerta libera per Fondazione Edo ed Elvo Tempia

NON E’ PREVISTA PRENOTAZIONE TELEFONICA. LA BIGLIETTERIA SARA’ APERTA DALLE ORE 15.45.

INFO: Segreteria N.I.S.I. Tel. e fax. 0161.998105 - Cell. 338 7294638/333.8180066 segreteria@nuovoisi.it - www.nuovoisi.it Facebook @Musica e Medicina  @OspedaledibiellaASLBI

Il VIAGGIO

Musica e Medicina si trasferisce per altro genere di viaggio in occasione della tradizionale Giornata del Malato di domenica 12 febbraio, presso la Sala Convegni dell'Ospedale.  Il Viaggio nell’esperienza del digiuno e della purificazione in tema che approfondirà Padre Pietro Contenti, Cappellano dell’Ospedale Degli Infermi. Durante la cura del digiuno tutto l'organismo si rafforza e rigenera, i meccanismi di autoguarigione sono più efficienti e combattono meglio i fattori di rischio e le malattie già insorte. Parallelamente esiste un Viaggio attraverso la purificazione dell’anima attraverso la musica e propriamente attraverso capolavori che hanno in comune la ricerca della limpidezza e della purezza divina, come i quartetti di Mozart e di Beethoven eseguiti dal Quartetto Viotti.

DOMENICA 12 FEBBRAIO SALA CONVEGNI DELL'OSPEDALE DEGLI INFERMI VIAGGIO NELL'ESPERIENZA DEL DIGIUNO E DELLA PURIFICAZIONE XXV Giornata Mondiale del Malato Ore 16.30 Riflessione di apertura di Padre Piero Contenti Cappellano dell'Ospedale degli Infermi Ore 17.00 “La musica: benessere dell’anima. Dalla limpidezza mozartiana alla purezza divina di Beethoven” Quartetto Viotti Franco Mezzena, Nancy Barnaba violini Luca Ranieri viola Maria Cecilia Berioli violoncello

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) Quartetto KV 465 "Le dissonanze" Adagio-Allegro, Andante cantabile Menuetto (Allegro), Allegro molto

Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827) Quartetto Op.18 No. 4 Allegro ma non tanto , Andante scherzoso quasi Allegretto Menuetto (Allegro), Allegretto-Prestissimo

La limpidezza dell'animo fanciullesco di Mozart e l'animo nobile di Beethoven si coniugano attraverso i due capolavori in programma. Il Quartetto K. 465 chiude il ciclo dei sei dedicati a Haydn, e esemplifica mirabilmente la distanza del mondo espressivo mozartiano da quello dell'autore più anziano, la personalissima consapevolezza impiegata nel guardare al modello dei Quartetti "russi". Il soprannome di Quartetto "delle dissonanze" è dovuto all'introduzione lenta della partitura (l'unica dei Quartetti "Haydn"); l'arditissimo piano tonale delle ventidue battute introduttive ha stimolato, ancora nel secolo scorso, le correzioni di zelanti censori. Ciò nonostante dopo la tensione espressiva dell'introduzione il brano privilegia un'ambientazione più spensierata e una logica di contrasti quasi teatrale; forte è il contrasto con gli schietti spunti tematici dell'Allegro che costituisce il primo movimento, espressivamente appena turbato nello sviluppo. L'Andante cantabile, di impostazione contemplativa, si affida prevalentemente a tre schemi di scrittura: la guida melodica del primo violino, il dialogo serrato fra violino e violoncello, l'accompagnamento ostinato del violoncello con interventi successivi delle voci superiori. Al Minuetto, con i gustosi scarti dinamici e il fraseggio cromatico, si oppone un agitato Trio in minore. Ma l'intero Quartetto gravita verso il Finale, una pagina di eccezionale ampiezza in forma sonata, dove è particolarmente evidente la traccia dell'esempio haydniano; Mozart vi sfoggia tutte le risorse del nuovo stile di scrittura, piegando duttilmente il fraseggio arguto del primo violino, i calibrati giochi di imitazione, l'incisività ritmica e gli improvvisi silenzi, verso un contenuto di brillante umorismo.

I sei Quartetti op. 18 furono scritti tra il 1798 e il 1800 e pubblicati a Vienna dall'editore Mollo nel 1801 con il titolo francese di "Six quatuors pour deux violons, alto e violoncello, composés et dédiés a S.A.M. le Prince régnant Franz Joseph Lobkowitz", uno dei più influenti amici del musicista, che li apprezzò molto dopo averli ascoltati, tanto da assegnare al compositore 600 fiorini annui e regalargli anche quattro preziosi strumenti ad arco: un violino e un violoncello di Guarnieri costruiti a Cremona fra il 1712 e il 1718, un secondo violino di Nicola Amati fatto nel 1667 e una viola di Vincenzo Ruger costruita nel 1690. La cronologia dei Quartetti non corrisponde però all'ordine di pubblicazione. Secondo quanto risulta dagli abbozzi oggi conosciuti, il primo ad essere compiuto sarebbe stato il terzo; verrebbero poi il primo, il secondo, il quinto e il sesto. Alla composizione del quarto, del quale mancano gli schizzi, non si può assegnare un periodo rigorosamente preciso. In particolare si può dire che il Quartetto in do minore, è scritto nella tonalità preferita da Beethoven in quel periodo di tempo. Infatti sono in do minore il primo Trio dell'op. 1, il Trio per archi op. 9 n. 3, la Sonata per pianoforte op. 10 n. 1 e la Sonata per pianoforte op. 13, conosciuta universalmente come "Patetica". Il primo movimento (Allegro, ma non tanto) è costituito da due temi che si rincorrono fra di loro, ma non in senso dialettico. Anzi, affiora un tono distensivo e consolatorio da cui emerge una frase cantabile del primo violino su uno staccato del violoncello, quasi ad indicare una imitazione dello stile di Haydn. L'Adagio viene sostituito da un Andante scherzoso quasi Allegretto, che, dopo la rituale esposizione, presenta uno sviluppo in forma di fugato. Il Minuetto ripropone la tonalità di do minore e passa al la bemolle nel Trio. Il Finale contiene ben sette esposizioni del materiale tematico, con due episodi secondari. La sesta esposizione ha un carattere fortemente contrappuntistico, pur tra piacevoli armonie di settecentesca eleganza.

Il Quartetto Viotti composto da Franco Mezzena e Nancy Barnaba violini, Luca Ranieri viola e Maria Cecilia Berioli violoncello ha debuttato a Perugia il 18 dicembre 2014 ottenendo grande successo di pubblico e di critica. Alcuni stralci dalla recensione relativa al debutto del Quartetto Viotti, a cura di Elisabetta Valori di Agenzia Stampa Italia, possono rendere l’idea della qualità di questo Complesso: “Un Concerto di Natale, quello ascoltato a Perugia nella Sala dei Notari, che è stato un gran bel dono per il pubblico umbro, l'occasione di ascoltare in anteprima una formazione quartettistica di cui sentiremo ancora parlare: per l'esegesi testuale, limpida ed esaustiva; per l'eleganza dei fraseggi, lineari eppure mai scontati; per la cura del vibrato, splendidamente omogeneo e tale da fare del quartetto un solo strumento; per la misura espressiva, infine, naturale e calda senza mai tuttavia indulgere all'istrionismo….Ma, su tutto, la dote che il Quartetto Viotti può vantare e che lo inserisce senz'ombra di dubbio in linea di continuità diretta con i grandi interpreti della tradizione classica è la qualità del suono. Un suono che incanta. Un suono perlato, arioso, frizzante e caldo, emozionante…E se qualcuno tra il pubblico, dopo il concerto, si spinge a dire di ravvisare nel Quartetto Viotti il Quartetto Italiano del nuovo millennio, si pur dovrà riconoscere che, effettivamente, gli elementi essenziali per le più ambiziose prospettive ci sono tutti”. Nei mesi successivi si susseguono numerosi concerti e un contratto triennale recentemente firmato con la casa discografica Brilliant Classics per l'incisione dell' integrale dei Quartetti di Giovanni Battista Viotti.