La Traviata - Opera Completa A Val Verde
Centro Polivalente Casa Balestrieri
Sabato 04 Agosto 2018 - dalle ore 21:00
Piazza Della Resistenza - Colli Verdi (PV)
Sabato 4 agosto ore 21.00 Valverde, Piazza della Resistenza
La Traviata - Opera completa
Orchestra Filarmonica dei Navigli - Julius Kalmar, direttore - Corale Polifonica Angelo Gavina - Michele Viselli, direttore del Coro
Con Viktoria Kholod, Veronica Esposito, Anna Evtekhova, Giuseppe Infantino, Alessio Verna, Alessandro Turri, Antonino Riccobono, Roberto Gentili, Son Sanghyeok.
Regia:Carlo Antonio De Lucia Scene e Costumi:Accademia Operistica Internazionale Direzione Artistica: Angiolina Sensale
Ingresso 15 euro- In caso di maltempo il concerto si terrà nella tensostruttura di Casa Ponte (Val di Nizza)
La traviata è una delle opere più famose, note e belle di Giuseppe Verdi. Scritta su libretto di .F.M.Piave, si compone di tre atti ed è tratto dalla pièce teatrale “La signora delle camelie”, scritta dall’autore francese A. Dumas (figlio). Il lavoro per Giuseppe Verdi fu sicuramente grande: la scrisse in 40 giorni. Fu rappresentata il 6 marzo 1853 a Venezia, al teatro La Fenice: un totale fiasco! Quattordici mesi dopo, sempre a Venezia, al teatro San Benedetto, il popolo veneziano ne decretò il successo, ottenendo un completo trionfo ed un completo consenso di stampa. Quella sera non fu altro che il preludio del percorso che La traviata ha fatto nei suoi oltre 160 anni di vita, raccogliendo trionfi e ponendosi al vertice della produzione verdiana
Julius Kalmar,allievo del leggendario direttore d’orchestra Hans Swarowsky, è stato Direttore Principale dell’Opera di Stato di Aachen (Germania) dal 1970 al 1973, dell’Opera di Stato di Mainz (Germania) dal 1976 al 1981 e della Volksoper di Vienna (Austria) dal 1983 al 1988. Vanta una carriera internazionale che lo vede ospite in Europa, Asia e Sud America. Dal 2009, ogni estate è a Verona come docente di direzione d’orchestra per i corsi di OperAverona
La traviata è una delle opere più famose, note e belle di Giuseppe Verdi. Scritta su libretto di Francesco Maria Piave, si compone di tre atti ed è tratto dalla pièce teatrale “La signora delle camelie”, scritta dall’autore francese A. Dumas (figlio).
Il lavoro per Giuseppe Verdi fu sicuramente grande: la scrisse in 40 giorni. La traviata fu rappresentata il 6 marzo 1853 a Venezia, al teatro La Fenice: fu un totale insuccesso. Quattordici mesi dopo alla Fenice, e sempre a Venezia, al teatro San Benedetto il popolo veneziano, ne decretò il successo, ottenendo un completo trionfo ed un completo consenso di stampa. Quella sera non fu altro che il ”preludio” del percorso che La traviata, ha fatto nei suoi oltre 160 anni di vita, raccogliendo trionfi in tutti i teatri del mondo, ponendosi al vertice della produzione verdiana
Trama
Atto I L'azione si svolge a Parigi a metà dell''800. C'è una gran festa nella casa parigina di Violetta Valéry, una mondana famosa amante del barone Douphol: è un modo per soffocare il dolore che le dà la sua malattia. Tra gli invitati, Gastone che, arrivando alla festa, presenta Alfredo Germont, segreto ammiratore di Violetta. Si comincia a brindare ed egli è invitato a unirsi alla compagnia; questi invita Violetta a ballare, ma dopo pochi passi la donna, colta da una violenta crisi di tosse, è costretta a fermarsi. Alfredo le dichiara il suo amore e Violetta gli dona una camelia, il suo fiore preferito, promettendo di rivederlo quando sarà appassita. Usciti gli invitati e rimasta sola, si rende conto di essere per la prima volta veramente innamorata.
Atto II Violetta e Alfredo vivono felici in una villa di campagna. Il giovane, venuto a sapere che Violetta ha venduto i gioielli per pagare le loro spese, si precipita a Parigi per procurarsi del denaro. Violetta, rimasta sola, riceve la visita di Giorgio Germont, il quale le chiede di troncare la relazione che minaccia di portare alla rovina il proprio figlio. Violetta, sdegnata, afferma di non aver mai chiesto denaro all’amante e gli dimostra che è lei a pagare le spese, vendendo i suoi gioielli. Germont seppur convinto, la scongiura di rinunciare ad Alfredo per non rovinare il fidanzamento della figlia a causa dello scandaloso legame e le fa notare che, quando il tempo avrà cancellato la sua avvenenza, Alfredo si stancherà di lei. Violetta accetta di lasciare Alfredo e scrive prima al barone Douphol poi all'amante comunicando la sua decisione. Quando Alfredo ritorna, apprende che Violetta è partita per Parigi; decide quindi di raggiungerla, nonostante le suppliche del padre.
Atto III Alla festa in casa di Flora Bervoix ,Violetta giunge accompagnata dal barone; Alfredo è al tavolo da gioco e, alla richiesta della giovane, risponde che se ne andrà solo se lo seguirà. Violetta è costretta a rivelargli di aver giurato a Douphol di non rivederlo mai più: lascia credere di aver fatto questo giuramento per non raccontare del colloquio avuto con il padre del giovane. Alfredo allora, indignato, getta il denaro vinto al gioco ai piedi di Violetta che sviene in braccio a Flora; il padre, sopraggiunto, lo rimprovera per il gesto, ma non gli svela la verità. La tubercolosi si fa più acuta e il dottor Grenvil rivela ad Annina che la sua padrona è in fin di vita. Violetta, sola nella stanza, rilegge la lettera nella quale il vecchio Germont le annuncia di aver rivelato la verità ad Alfredo che sta per raggiungerla. Annina porta la buona notizia: è arrivato Alfredo, che entra, abbraccia Violetta e le promette di portarla con sé a Parigi. Arriva anche Giorgio Germont, che manifesta il proprio rimorso. Violetta sembra riacquistare le forze, si alza dal letto, ma muore.