James Senese Napoli Centrale A Minturno

Aspettanno ‘o Tiempo

Sabato 17 Agosto 2019 - dalle ore 21:00
Comprensorio Archeologico Minturnae - Minturno (LT)

ArtCity 2019: all’interno della rassegna Mediterranea

James Senese Napoli Centrale James Senese sax e voce Agostino Marangolo batteria Gigi De Rienzo basso Ernesto Vitolo tastiere

“Aspettanno ‘o tiempo” Sabato 17 agosto, ore 21.00 Comprensorio Archeologico Minturnae, Minturno

Sabato 17 agosto, alle ore 21.00, James Senese con Napoli Centrale presenta in concerto “Aspettano ‘o tiempo” presso il Comprensorio Archeologico Minturnae di Minturno (LT).

Il concerto fa parte di “Mediterranea”, rassegna a cura di Marina Cogotti, che si svolge dal 18 luglio al 24 agosto 2019 fra Minturno, Formia e Sperlonga, ed è inclusa nella terza edizione di “Artcity Estate 2019”, realizzata dal Polo Museale del Lazio, Istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali diretto da Edith Gabrielli.

A due anni dal bellissimo “ ‘O Sanghe” (vincitore della Targa Tenco nel 2017) e dopo oltre 200 concerti che lo hanno portato a girare l’Italia e l’Europa, l’instancabile artista partenopeo ha pubblicato “Aspettanno o’ tiempo”, il lavoro che lo consacra come uno dei più grandi musicisti italiani degli ultimi 50 anni, ancora in grado di dettare la linea musicale per tutti quegli artisti che vogliono fare della coerenza e del bisogno espressivo i propri riferimenti. All’interno troviamo tutto il suo mondo musicale, ampissimo e trasversale; tra gli inediti lo strumentale “Route 66” e “Ll’America”, scritto per James da Edoardo Bennato. Cinquant'anni di musica, una carriera che ha attraversato epoche e generi, riuscendo a mantenersi sempre come punto di riferimento per chi è arrivato dopo e oggi un pezzo di questa esperienza.

“E” molto difficile parlare di se stessi, nonostante la mia musica da molti anni dica chi sono, meglio di tante parole. Ciononostante voglio farlo con questo breve scritto. Sono arrivato all’età di 73 anni felice di questo traguardo. Il tempo è una cosa che assume significato col passare degli anni; da giovane ci fai poco caso, non te ne curi. Ma poi quando comincia a correre cerchi di fissarlo, di rallentarlo. Io lo faccio armato di sax e sentimento. Sono nato nel 1945, anno della fine della guerra, da padre americano e madre napoletana. Sin da piccolo ho sempre cercato di contrastare quello che ritenevo ingiusto, primo fra tutti il pregiudizio. Sicuramente il colore della mia pelle ha contribuito a sviluppare questo sentimento. Immaginatevi come poteva sentirsi nel 1960 un ragazzo di 15 anni napoletano guardandosi allo specchio, vedendosi diverso dai miei coetanei, e da quello che la società del dopoguerra imponeva. Insomma,ho avuto la mia parte di complessi da superare, cercando di sentirmi uguale agli altri che spesso non mancavano di far notare la mia diversità.Poi un giorno ho scoperto lo strumento che ha cambiato per sempre la mia vita, il sassofono. Lì ho condensato tutte le mie angosce, le mie paure, soffiandole via, letteralmente. Ho capito che potevo liberarmi di tutti i problemi, che potevo scacciare i timori che attanagliavano la mia anima. Sono di famiglia modesta, per non dire povera. Suonando decisi che avrei voluto parlare degli ultimi, di quelli che non ce la fanno, di quella parte di popolo che vive a testa bassa per portare a casa la pagnotta; ma avrei anche voluto parlare di amore e rispetto per le persone. Non mi è mai interessato il denaro. Ho rinunciato a contratti importanti che mi avrebbero però fatto tradire quello in cui credevo, e credo ancora; la coerenza e l’onestà artistica. Credo di essere diventato un buon musicista e un buon compositore, con sentimenti forti, lasciando da parte gli egoismi e i personalismi; ringraziando invece per quello che in 50 anni di musica ho ottenuto. Di questo devo dire grazie a Dio, alla mia famiglia, che mi hanno dato la forza e i giusti valori. Credo che soltanto il rispetto e l’accoglienza dell’altro, del diverso, possa contribuire alla pacificazione delle persone, e ci dia quella parte di felicità necessaria per amare il prossimo.”(James Senese)

ASPETTANNO O TIEMPO IL NUOVO DOPPIO LIVE ANTOLOGICO DI  JAMES SENESE NAPOLI CENTRALE

A due anni dal bellissimo “O Sanghe ”(vincitore della Targa Tenco nel 2016nella sezione album in dialetto), e dopo oltre 200 concerti che in altrettanto tempo lo ha portato a girare l’Italia e l’Europa, l’instancabile artista partenopeo pubblica il doppio cd live “ASPETTANNO ‘O TIEMPO”Il disco è stato registrato durante il tour invernale 2017, e contiene tutti i suoi grandi successi oltre due inediti - lo strumentale “Route 66”e “‘LL’AMERICA”, quest’ultimo scritto da Edoardo Bennato per James, e una rilettura di “Manha de Carnaval”di Astrud Gilberto e Herb Otha, qui intitolata “Dint’‘o core”. E’il disco che consacra James Senese come uno dei più grandi musicisti italiani degli ultimi 50 anni. E proprio questa cifra ricorre con questo doppio album live ed antologico insieme. Prima volta di entrambe le cose per Senese (live e disco celebrativo), all’interno troviamo tutto il suo mondo musicale, ampissimo e trasversale. Nei cinquanta anni di carriera, passando per i seminali Showmen, i Napoli Centrale (tuttora la formazione che lo identifica), le collaborazioni con l’amico indimenticabile Pino Daniele, James Senese a 73 anni compiuti detta ancora la linea musicale per tutti quegli artisti che vogliono fare della coerenza e del bisogno espressivo i propri riferimenti. Tutto quello che dalla fine degli anni sessanta ad oggi è passato fra i vicoli di Napoli gli deve qualcosa. Nel disco la band eccezionale che è già da tanto il cuore di Napoli Centrale: ERNESTO VITOLOalle tastiere, GIGI DE RIENZOal basso, AGOSTINO MARANGOLO alla batteria, sodali di altissimo livello, che sono, non a caso, la medesima band Senese compreso che rese capolavoro un disco come “Nero a metà”di Pino Daniele. “Assettate e nun te ‘ntussecà, ‘o vino è pane‘e Dioe cu chesto amma campà. ‘O suonno è ‘nusuonno e tu te pierde cu’‘sti parole, ca nun vonno fernì. Guardame e canta pure tu appriesso a me, io sto cercanno a chi me vo’bene,e ca jurnata senza o sole nuntene culore addore d’‘o viento ‘a voce ‘e l'ammore nun tene tiempo ’o tiempo si tu.”J. Senese

Insieme al Comprensorio archeologico di Minturno, sono tre i luoghi antichi e magici scelti per la rassegna “Mediterranea”, dedicata alle parole e ai suoni del Mediterraneo. Culla comune e veicolo di scambio e contaminazione di culture diverse nella quale miti e storie si intrecciano da sempre a musiche eredi di lunghe tradizioni, come quella napoletana, salentina o magrebina. Insieme agli artisti d’accezione che daranno vita a questa rassegna, saranno infatti protagonisti gli scenari unici del sito archeologico di Sperlonga, del teatro romano di Minturno e il piccolo e prezioso scrigno del museo archeologico di Formia.

Tutti gli altri appuntamenti possono essere consultati sul sito www.art-city.it

Informazioni per il pubblico e modalità di accesso:

Comprensorio archeologico di Minturnae Via Ferdinando II di Borbone 04026 Minturno (LT)

Te. +39 0771 680093

Biglietto intero € 5,00  ridotto € 2,00

Per le prenotazioni scrivere a: pm-laz.minturno@beniculturali.it

E' consentita la prenotazione, per un numero massimo di 4 posti, entro le ore 24 del giorno precedente lo spettacolo. 

La mail di richiesta deve contenere Nome e Cognome del richiedente, recapito telefonico, numero di posti richiesti. La prenotazione è accettata previa mail di conferma. I biglietti devono essere ritirati entro le ore 20,30; dopo tale orario verranno resi disponibili per il pubblico in attesa.

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