Babilonia Teatri
Paradiso
Sabato 01 Dicembre 2018 - dalle ore 21:15
Teatro Di Ragazzola - Roccabianca (PR)
"PARADISO" di Babilonia Teatri - sabato 1 dicembre Teatro di Ragazzola
PARADISO di Babilonia Teatri con Amer Ben Henia, Joice Dogbe, Josephine Ogechi Eiddhom, Enrico Castellani, Daniele Balocchi collaborazione artistica Stefano Masotti musiche Marco Sciammarella, Claudio Damiano, Carlo Pensa (Allegro Moderato) luci e audio Luca Scotton direzione di scena Luca Scotton produzione Babilonia Teatri, La Piccionaia centro di produzione teatrale coproduzione Mittelfest
“Paradiso”, il nuovo spettacolo della compagnia Babilonia Teatri in scena sabato 1 dicembre alle ore 21.15 al Teatro di Ragazzola, è l'interrogarsi sul Paradiso perduto dell'infanzia, sulle vite gettate via che sfiorano quotidianamente l’umanità e che hanno i volti dei migranti, degli stranieri, del mondo affamato e violentato che bussa alle nostre porte e che escludiamo e fingiamo di non vedere perché accecati dal nostro benessere che si sta spegnando come una fiammella. “Paradiso” di Babilonia Teatri dà voce a tre ragazzi minorenni sottratti alle famiglie e dati in affido a una comunità, Amer Ben Henia, Joice Dogbe e Josephine Ogechi Eiddohm, in scena sono semplicemente Tunisia, Togo e Nigeria. Al loro fianco Enrico Castellani a fare da regista e da cantore di quelle vite e di quei corpi che pretendono attenzione, ma soprattutto rivogliono il loro Paradiso perduto. Se l'infanzia dovrebbe essere il momento in cui poter vivere la propria purezza, prima di sporcarsi e corrompersi, “Paradiso” racconta di chi non ha avuto la possibilità di vivere la propria purezza perchè qualcuno di molto vicino non gliel'ha permesso. E che ora reclama, con rabbia e con durezza, con il canto, il ballo e la poesia, tutto quanto gli spettava. Lo spettacolo assolve pienamente alla funzione del teatro di permettere il confronto/incontro che porta al cambiamento e alla conoscenza, oltre che ad allenare la coscienza collettiva, intorpidita dall'individualismo e dal narcisismo. “Paradiso” si interroga e indaga le possibilità di abitare la scena attraverso mondi, corpi, voci e vissuti non conformi che possano rappresentare e raccontare un tempo, il nostro, che sfugge a qualsiasi tipo di definizione e a qualsiasi pretesa di classificazione con grande efficacia, sia da un punto di vista etico che da un punto di vista estetico. Il Paradiso è anche il luogo per antonomasia della musica. Luogo celestiale dove la musica e il canto accompagnano Dante lungo tutto il suo cammino. Da qui l'idea della musica dal vivo nello spettacolo, musica non come sfondo né atmosfera, ma come drammaturgia, eseguita da Marco Sciammarella, Claudio Damiano e Carlo Pensa di Allegro Moderato a fare da scenario a questo spettacolo fatto di nulla eppure così pieno di pathos, di passione e di verità. Un grande e commovente esempio di umanesimo, non solo teatrale.
-------------------
PARADISO
con Amer Ben Henia, Joice Dogbe, Josephine Ogechi Eiddhom, Enrico Castellani, Daniele Balocchi collaborazione artistica Stefano Masotti musiche eseguite in scena da Marco Sciammarella, Claudio Damiano, Carlo Pensa (Allegro Moderato) produzione Babilonia Teatri e La Piccionaia
Un giorno ci siamo svegliati e ci siamo accorti che a fianco alle nostre vite ne correvano delle altre. Correvano su binari paralleli, a pochi metri da noi, ma era evidente che i nostri binari e i loro non si sarebbero mai incontrati. Abbiamo tirato il freno a mano, inscenato un posto di blocco, piegato le rotaie con le mani, con le pietre e con la testa e alla fine ci siamo scontrati. Paradiso fotografa questo scontro. Paradiso dà voce a tre ragazzi minorenni, in scena sono semplicemente Togo, Nigeria e Tunisia, che vivono ospiti di una comunità per minori in affido ai servizi sociali. Paradiso racconta come le loro vite incarnino per noi l’idea di un Paradiso negato. Se Paradiso è sinonimo di purezza, l’infanzia dovrebbe essere il Paradiso di ognuno, il momento in cui poter vivere la propria purezza, prima di sporcarsi e corrompersi.
Si esce da Paradiso di Babilonia Teatri e ci si chiede perché mai il teatro non possa essere prescritto come dovere di legge, come mecca del pensiero, come necessario confronto/incontro per cambiare e per conoscere, oltre che allenare la nostra coscienza, intorpidita dall'individualismo e dal narcisismo. L'augurio irrealizzabile è suggerito dall'ultimo lavoro di Babilonia Teatri, un lavoro che esplode di vita, che nella finzione del teatro urla, pretende, chiama in causa la verità della realtà, la vita reale che è sublimata, narrata e poeticamente offerta agli sguardi degli spettatori. Paradiso è l'interrogarsi sul Paradiso perduto dell'infanzia, sulle vite gettate via che ci sfiorano quotidianamente e che hanno i volti dei migranti, degli stranieri, del mondo affamato e violentato che bussa alle nostre porte e che noi escludiamo, rifiutiamo, fingiamo di non vedere perché accecati dal nostro benessere che si sta spegnando come una fiammella. La scena sgombra e la presenza dei tre adolescenti con i loro volti, la loro poesia, la danza come liberazione, il cantare come voce dell'anima che aspira al Paradiso sono quanto basta, sono la scrittura di Babilonia Teatri, sono lo sguardo su un oltremondo che non vediamo, in cui l'accesso possibile è dato solo dalla fede nell'uomo e nell'umanesimo. (Nicola Arrigoni, sipario.it)
sabato 1 DICEMBRE ore 21.15
ingresso 15 euro
prenotazioni e informazioni 339.5612798
I biglietti dello spettacolo, costo 15 euro, si possono prenotare al numero 339.5612798.
Per altre informazioni www.teatrodiragazzola.it