Donne Ai Margini?
Testi Letterari, Iconografici E Multimediali Sulla Figura Femminile
Mercoledì 07 Marzo 2018 - dalle ore 18:00
Rouge Et Noir - P.zza Verdi, 8 - Palermo (PA)
Mercoledì 7 marzo alle ore 18 Rouge et Noir, p.zza Verdi, 8 - Palermo
Ingresso libero
Donne ai Margini? Testi letterari, iconografici e multimediali sulla figura femminile.
La donna per secoli e secoli è stata - e continua ancora ad essere - emarginata, sfruttata e soggiogata in un mondo dove il maschile ha organizzato e proferito il discorso del potere. Ma la donna da millenni è immagine e simbolo di una straordinaria gamma di contenuti: la vita, la rinascita, il sacrificio, la maternità, la bellezza, la seduzione, il peccato, la santità. L’arte ha come soggetto la donna in tutte le sue simbologie. Le opere d’arte rendono immortale ogni sguardo che su di lei si posa e la ricrea in un’opera. Secondo un recente articolo della Repubblica, nel mondo le donne guadagnano in media il 23% in meno degli uomini. Lo affermano le Nazioni Unite, secondo cui il fenomeno - noto come il gender pay gap - è "il più grande furto della storia". Mercoledì 7 marzo interventi di scrittori, docenti, psicologi e registi offriranno spunti di riflessione sul tema, intervallati da letture di brani letterari e teatrali su musiche eseguite dal vivo. Interverranno: Vanessa Ambrosecchio, scrittrice e docente, si diverte insegnando nella scuola secondaria di primo grado e al tempo stesso, dal suo esordio in letteratura con Cico C’è (Einaudi, 2004)- “nulla dies sine linea”. Ci parlerà di Goliarda Sapienza e in particolare del suo romanzo L’Università di Rebibbia (Rizzoli, 1983), nato dall’esperienza fatta dall’autrice che a seguito di un arresto viene catapultata nel braccio femminile di Rebibbia, dove viene a contatto con un'umanità dolente, umile, rabbiosa. Filippo Amoroso, docente di Drammaturgia e di Organizzazione ed economia dello spettacolo teatrale all’Università degli studi di Palermo, uomo di teatro, traduttore, produttore teatrale. Ci parlerà delle figure femminili di rilievo delle culture classiche protagoniste nel mito più che nelle vicende della storia: le antiche società classiche, quella greca e quella romana, hanno infatti riconosciuto e assegnato ruoli sociali marginali alle donne. Gianfranco Perriera, regista, scrittore e drammaturgo, docente di teoria della scena alla scuola delle Arti e dei mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo Stabile di Palermo diretto da Emma Dante, attraverso alcuni testi letterari e filosofici, affronterà il tema della donna come oggetto di desiderio e di come ciò diventi per la donna una trappola, una maschera che spesso finisce per imprigionare il corpo e l’anima di chi l’indossa. Maria Antonietta Laricchia, psicologa, psicoterapeuta ad orientamento gestaltico e sessuologo clinico, ci parlerà della violenza di genere e di come riconoscerla e affrontarla, di come educare uomini e donne affinché possano diminuire i casi di maltrattamento familiare, di femminicidio, cui si giunge malgrado segnali pregressi. Elena Pistillo, autrice di racconti e attrice di teatro, presenterà la sua opera prima in qualità di regista, realizzata insieme alla giovanissima Costanza La Bruna: Violenza Vola Via, che traduce in video il monologo teatrale Corri, corri di Gianfranco Perriera accostato alle opere pittoriche di Simone Geraci. Sintesi dunque di arti diverse a confronto che dialogano. Protagonista è una donna che, dopo una relazione di dedizione e disponibilità, viene massacrata dal proprio compagno.
Le letture saranno interpretate da: Daniela Melluso Pupella, Lavinia Pupella, Anna Raimondi, Sabrina Recupero. Alla Chitarra barocca e all’arciliuto, Paolo Rigano.