Lotta Per La Spada Dei Contrari

Edizione 2022

Da Sabato 17 a Domenica 18 Settembre 2022 - dalle ore 18:00
Savignano Sul Panaro (MO)

La XXVIII edizione della Lotta per la Spada dei Contrari a Savignano sul Panaro (MO) si svolge sabato 17 e domenica 18 settembre 2022

Alla rievocazione storica di Savignano ogni anno vengono organizzati spettacoli itineranti, giochi medievali, locande nelle quale gustare ottimi piatti.

Di seguito trovate alcune informazioni utili per il weekend: VIABILITA' Durante le giornate di sabato 17 e domenica 18 settembre, cambia la viabilità verso il Borgo di Savignano Alto. Via Castello e via Roma saranno chiuse ai NON residenti per permettere l'accesso agli autobus per accompagnare gli spettatori. I residenti nelle vie interessate non riceveranno alcun permesso, ma basterà loro mostrare, con un documento valido, la residenza nelle vie di Savignano alto per poter accedere presso la propria abitazione. Si informa inoltre che via Castello diventerà senso unico a salire verso il Borgo e via Roma senso unico a scendere. Ringraziamo anticipatamente i residenti per eventuali disagi alla viabilità. ACCESSO AL BORGO Come ogni anno, sarà possibile accedere al Borgo esclusivamente a piedi o con gli autobus messi a disposizione per l'evento. Saranno allestite due fermate per l'autobus: una di fronte alle scuole medie "Graziosi" e l'altra davanti al Centro Sportivo Tazio Nuvolari. La fermata di arrivo presso il Borgo sarà predisposta davanti al cimitero.  L'ingresso al borgo e a tutti gli eventi è gratuito. ACCESSO IN PIAZZA D’ARMI DURANTE I GIOCHI Per far fronte alla normativa vigente in ambito di sicurezza, gli ingressi al campo gara in Piazza d'Armi per assistere ai giochi della Lotta della Spada dei Contrari saranno contingentati, per un totale di 150 posti. Chiunque fosse interessato a prendere parte come pubblico dovrà munirsi di biglietto di ingresso, che verrà distribuito gratuitamente presso l’Accampamento degli Armati, al sagrato in prossimità del campanile, un’ora circa dall’inizio degli eventi.  Una volta terminata la disponibilità non sarà possibile in alcun modo entrare in Piazza d’Armi. Sarà possibile ritirare massimo tre biglietti per persona al momento della distribuzione. Ogni giornata di giochi, sabato 17/09 alla sera e domenica 18/09 al pomeriggio, avrà un biglietto dedicato ed esclusivo. Se nel corso dello svolgimento dei giochi uno spettatore avesse la necessità di uscire avrà la possibilità di rientrare presentandosi preventivamente presso la sicurezza all’ingresso di Piazza d’Armi. Consapevoli del malcontento nella limitazione nell'accesso al campo giochi, ma costretti dalle importanti normative, confidiamo nella comprensione degli spettatori e figuranti nel rispetto degli accessi.

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Una delle prime memorie che si incontrano di Savignano è quella di un placito, il famoso “Placito Curte Saviniano; ubi Domnus Hludovicus Imperator preerat” che tenne nell’898 l’imperatore Lodovico II. Ciò avvenne quando il Castello ed il Contado annesso erano compresi nell’ambito della giurisdizione del Vescovo di Modena, al quale si peti il Re d’Italia Pipino, figlio di Carlo Magno, nel secolo VIII.

Il suddetto Vescovo di Modena Ingone nel 1022 diede la Corte di Savignano e il Castello in enfiteusi al Marchese Bonifacio di Toscana e quindi alla figlia Matilde.

Dopo la morte di quest’ultima avvenuta l’anno 1115 Savignano passò sotto il potere del Vescovo di Modena Dodone che affidò la cura di quel Castello per due anni a Grimaldo da Frignano affinché a nome della Chiesa di Modena lo custodisse, cedendogli la terza parte di tutte le entrate e di tutti i diritti che egli aveva, promettendo di pagargli entro il termine di quei due anni dodici lire Lucchesi per le spese necessarie alla difesa del castello.

Nel 1143 però tutto passò sotto il comune di Bologna e non a caso, anche l’antichissima Casata de Pepoli, gloria petroniana, vanta le sue origini in Savignano. Nel frattempo, si era venuto a formare nel castello un nobile e potente casato che da Savignano traeva il nome.

Di questo casato ricordiamo in particolare Bonaventura, avvocato della Chiesa, e Ugolino da Savignano che fu scelto podestà tanto in Parma nel 1263 che in Perugia nel 1264. Dopo che la rocca era stata data in feudo per qualche tempo a Grimaldo da Frignano e più tardi a Guido di Ardizzone da Savignano, finì sotto il diretto dominio del comune di Modena per quasi un secolo, finché nel 1299 i bolognesi se ne impossessarono con le armi.

Almeno fin dal 1360 la rocca era in potere degli Estensi, tanto che il 26 luglio dello stesso anno il Marchese Aldobrandino d’Este nominò un certo Jacopo, soprannominato Brua a custodire quel Castello, dimenticando volutamente i da Savignano, più portati ad appoggiare i bolognesi.

Qualche anno più tardi, nel 1409 il Marchese Niccolò III d’Este ne fece dono a Uguccione de contrari, e nei discendenti di esso rimase fino all’estinzione della famiglia, dopo la quale ne fu infedauta la Famiglia Bomcompagni. Frattanto la casata da Savignano si estinse con le ultime due figure femminili, Domina Viridis e Jacoba, ritiratesi poi a Castel Trivellino nei pressi di Campogalliano. Insieme a Vignola anche Savignano passò nel 1577 ai Bomcompagni, per l’acquisto di Jacopo figlio naturale di Gregorio III, ai quali fu tolto diverse volte e sempre durante occasioni belliche, soprattutto nella celebre guerra per il possesso del Ducato di Castro del 1643-1645 fra i Barberini e i Farnese.

Savignano rimase sotto il dominio dei Bomcompagni fino al 1796, anno in cui entrò a far parte del Regno Italico di Napoleone Bonaparte.

Grazie ai preziosi ritrovamenti archeologici del secolo scorso, possiamo tranquillamente affermare che questa terra ha origini assai remote. I reperti trovati negli insediamenti e nelle necropoli testimoniano una forte presenza etrusca in questa zona. I rinvenimenti più recenti da riferirsi all’età del ferro sono quello di Pesano, risalente al 1976, quello del podere Fallona del 1983 e quello del Rio d’Orzo del settembre 1989. Tombe ricche di stoviglie e di oggetti di ogni tipo, come fibule, rasoi, spuntoni, fileti per cavalli, oggetti taglienti, cilindrici a due capocchie, pavimenti di mosaico e marmi furono ritrovati ripetutamente nell’area di Savignano, in particolare nelle località di Mombrina, Doccia, Moscardina e Pasano.

Per informazioni Associazione Borgo Castello Telefono e fax: 059 73.06.89 E-mail: assborgocastello@gmail.com www.borgocastello.org