Festa Della Toscana A Montemurlo

Il Comune di Montemurlo celebra la Festa della Toscana 2016

Sabato 17 dicembre ore 10 al Centro Giovani un convegno per scoprire com'è nato il Comune di Montemurlo e una mostra fotografica per ammirare un'insolita “Montemurlo contadina” nelle cartoline d'epoca

Forse non tutti sanno che il Comune di Montemurlo, nasce nella sua accezione moderna, all'inizio del 1800 grazie ai francesi. Una storia singolare che affonda le proprie radici fin nel Rinascimento nelle dispute tra Medici e famiglie “rivali” e che vale la pena di essere raccontata e conosciuta. Per questo, in occasione della Festa della Toscana 2016, il Comune di Montemurlo in collaborazione con la Fondazione Cdse, sabato 17 dicembre ore 10 al Centro Giovani (piazza Don Milani, 3- Montemurlo) promuove un interessante convegno per approfondire e far conoscere una pagina della propria storia: “Verso l'autonomia. Montemurlo dalla riforma comunitativa al comune moderno” al quale prenderanno parte lo storico Andrea Giaconi e l'architetto Cinzia Bartolozzi. Durante l'incontro sarà ripercorsa la storia della formazione del Comune, dalla riforma delle comunità del 1774 alla istituzione del Comune post unitario, nel 1865, per arrivare alle vicende della seconda guerra mondiale,  alla trasformazione dalla civiltà contadina alla moderna vivacità demografica e produttiva.

La mattinata continua alle ore 11,30 nella saletta “Peppino Impastato” di Villa Giamari (piazza Don Milani, 2) con l'inaugurazione della mostra “Clero, contadini e possidenti dall'Unità d'Italia all'industrializzazione del secondo dopoguerra: mostra bibliografica, fotografica e documentaria”. saranno esposti i manoscritti e documenti provenienti dall'archivio storico, e fotografie che a partire dalla fine dell'Ottocento documentano le proprietà fondiarie, la vita dei contadini e quella delle famiglie possidenti. Di particolare pregio la documentazione relativa alla residenza nella Villa del Barone da parte della famiglia del pittore macchiaiolo Cristiano Banti, il cui ultimo erede ha lasciato la sede montemurlese nel 1964. L'ingresso  è libero e gratuito.