Etica Festival Della Responsabilità Civile
A Bologna Lo Spettacolo Cantacronache 3.0 E La Mostra Fotografica Tana Liberi Tutti
Da Sabato 15 a Domenica 30 Luglio 2017 -
Bologna (BO)
A Bologna lo spettacolo "Cantacronache 3.0" e la mostra fotografica "Tana liberi tutti“
ETICA , Libera e Rete Tifariti ospitano la mostra fotografica "Tana liberi tutti“ sui Saharawi e lo spettacolo "Cantacronache 3.0"
Bologna, 5 luglio 2017 - Il 18 luglio 2017 presso "Etica Festival della responsabilità civile" di Bologna in via Pirandello 6 , lo spettacolo teatrale "Cantacronache 3.0", di e con Giovanni Catrini e Giuseppe Calcagno, incontra la mostra fotografica "Tana libera tutti“, la vita del popolo Saharawi tra campi profughi e territori liberati. Alle ore 21 avrà inizio la presentazione e il dibattito sulla mostra fotografica a cura di Livia Tassinari, autrice delle fotografie che saranno esposte dal 15 al 30 luglio nella sede dell'evento ETICA Festival Della Tesponsabilità Civile, e Claudio Cantù coordinatore di Rete Tifariti. Subito dopo andrà in scena lo spettacolo di teatro canzone "Cantacronache 3.0", sul palco Giovanni Catrini (attore) e Giuseppe Calcagno (chitarrista), già in scena il 25 aprile 2017 all' ITC Teatro San lazzaro e ospiti di "Camere D'aria", officina delle arti di via Guelfa a Bologna. Uno spettacolo di teatro canzone sulle musiche dei Cantacronache.
E' stato un progetto di un gruppo di musicisti, letterati e poeti, tra cui Italo Calvino, Umberto Eco, Franco Fortini, Gianni Rodari, Fausto Amodei, attivo dalla fine degli anni '50 ai primi anni '60. In contrapposizione a un'Italia spensierata e sanremese, il gruppo mise in musica fatti di cronaca sociale e politica per denunciare una realtà diversa da quella fotografata dalla canzone italiana di allora e raccontare il Paese da una prospettiva critica e anticonformista. Lo spettacolo non vuole essere solo un omaggio celebrativo a quella esperienza politico-musicale, ma un esercizio di lettura dell'attualità attraverso le lenti della storia recente, così come Amodei scrisse la canzone "Per i morti di Reggio Emilia" paragonando i giovani manifestanti uccisi nel luglio del 1960 ai partigiani che fecero la Resistenza. È ancora possibile "evadere dall'evasione"? Come alimentare oggi una coscienza alternativa a quella omologata al sistema culturale dominante? "A sessant'anni di distanza, vogliamo ancora cantare l'opposizione al consumismo, all'omologazione, la lotta ai nuovi nuovi fascismi e alle ingiustizie sociali" dichiarano gli organizzatori.
Per informazioni sulle spettacolo scrivere alla mail cantacronache3.0@libero.it.