Schella Marz

Nelle sere del 26, 27 e 28 febbraio, in Piazza II Risorgimento e per le vie del centro, si svolgerà la tradizionale serata di Schella Marz, con la sfilata dei "bandoni" e il rogo della "vecia".

E’ un rito chiassoso e semplice ancora diffuso in gran parte dei paesi dell’Altopiano con il quale si vuole risvegliare la natura dopo il letargo invernale.

Nelle ultime tre sere di febbraio, bambini e adulti si riversano nelle strade cittadine e nelle contrade trascinando lunghe file di recipienti di latta, di varie dimensioni, sui quali pestano con dei bastoni, creando così quel trambusto che vuole svegliare la primavera.

L’ultima sera si aggiunge il “rogo della vecia”, viene cioè bruciato un enorme pupazzo costruito in legno e carta pesta che simboleggia la stagione appena trascorsa, destinata a morire definitivamente quando spunta il novello verde. Sull’Altopiano, per antica tradizione, la primavera cominciava il primo marzo. Non importava se c’era ancora la neve ai bordi delle strade o nei campi, la festa doveva svolgersi comunque.

“Schella Marzo” nell’antica parlata cimbra, significa “suona marzo”, ed è un richiamo a questo mese perchè si affretti ad arrivare e porti con sé la primavera.

Il 28 febbraio sera, alle ore 21.00, in piazza II Risorgimento “si brusa la vecia”, ovvero il grande falò del vecchio inverno.

Vin brulè e cioccolata calda per tutti.

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