Autunno In Barbagia A Teti
La Sardegna Più Genuina
Da Sabato 16 a Domenica 17 Settembre 2023 -
Teti (NU)
A Teti in provincia di Nuoro si svolge nei giorni 16 e 17 Settembre 2023 la nuova edizione di Autunno in Barbagia - la Sardegna più Genuina.
Raccontiamo storia, cultura, tradizioni e territorio del Cuore della Sardegna.
Le leggende popolari tetiesi narrano di tesori (iscusorzos) nascosti per secoli tra le montagne al centro dell’Isola. Secondo i racconti degli anziani fu grazie al sogno di un giovane del paese che nell’Ottocento si scoprirono le affascinanti testimonianze dell’arcaica civiltà nuragica.
Risalgono al Neolitico medio (V millennio a.C.) le prime testimonianze della presenza umana nel territorio: in località Atzadalai, insieme ad asce in pietra e scarti di lavorazione dell’ossidiana, venne ritrovata la straordinaria statuetta chiamata “Venere dormiente”, una delle più antiche opere d’arte della Sardegna.
Nuraghi, villaggi e tombe dei giganti documentano l’epopea nuragica e l’elevato grado di abilità raggiunta. Tra l’VIII e il VII secolo a.C. venne fondato l’importante villaggio-santuario di Abini di cui si conserva una parte dell’abitato e il pozzo sacro racchiuso da un muro che circonda l’area dedicata ai rituali.
Dell’età romana restano alcuni tratti dell’importante strada che univa i centri di Sorabile (Fonni) e Austis. In quest’area le popolazioni locali, chiamate Barbaricine, opposero una decisa resistenza alla dura colonizzazione romana che fu condotta persino con l’uso di cani addestrati alla caccia all’uomo.
In epoca medievale il centro faceva parte del regno di Arborea nella curatoria di Austis. Con la caduta del giudicato, come i villaggi vicini, fu concesso in feudo a diversi funzionari scelti dalla corona spagnola ma riuscì a conservare una certa autonomia.
Nel 1720 l’Isola passò sotto il governo dei Savoia che permisero il mantenimento del sistema feudale fino alla prima metà dell’Ottocento. Con i primi scavi avvenuti nel 1865 Teti fu posto al centro dell’attenzione delle cronache che portarono alla realizzazione delle successive campagne archeologiche e alla creazione del museo archeologico comprensoriale.