Presepe Alla Galleria Nazionale Di Palazzo Spinola
Presepe Della Duchessa Di Galliera
Da Giovedì 15 Dicembre 2016 a Giovedì 05 Gennaio 2017 - dalle ore 17:00
Palazzo Spinola - Genova (GE)
Legno, stoppa, crine e tessuti preziosi. Il Presepe della Duchessa di Galliera a Palazzo Spinola.
16 dicembre 2016 - 5 gennaio 2017
Durante il periodo natalizio sarà esposto negli ambienti storici della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola un nucleo di venti sculture appartenenti al celebre presepe, legato al nome di Maria Brignole Sale De Ferrari Duchessa di Galliera, conservato presso il Santuario di Nostra Signora delle Grazie a Genova Voltri, di cui è stato avviato il recupero grazie a uno specifico contributo destinato dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Tesori Sacri 2013” e alla fattiva partecipazione di associazioni culturali, professionisti, attività commerciali e privati.
Le statuine saranno presentate con un particolare allestimento che vuole permettere al visitatore di scoprire le tecniche esecutive utilizzate per dare forma a ogni singolo personaggio appartenente a questo insieme. Per questo saranno visibili sia i manichini in legno realizzati in ambito genovese tra Settecento e Ottocento, sia il corpo in canapa delle sculture di provenienza napoletana. Tutte le figure sono vestite utilizzando abiti ricercati, molti ancora originali, per la cui realizzazione la stessa Duchessa donò stoffe preziose e che vengono presentati non solo indossati, ma anche esponendone in sequenza i diversi strati.
Attraverso questa presentazione il pubblico potrà dunque scoprire i segreti della manifattura dei corpi delle singole statuine, approfondire la conoscenza dei materiali e ammirare la notevole capacità degli autori dei personaggi che animano in particolare questo storico presepe, il quale sin dalla fine dell’Ottocento costituisce una delle mete predilette da tutti i genovesi durante la tradizionale visita dei presepi allestiti in città e nel Genovesato.
15 dicembre 2016 ore 17.00
Delle statue che compongono questo storico presepe la mostra, allestita dal 15 dicembre 2016 al 5 febbraio 2017, vuole presentare il risultato dei primi restauri eseguiti su alcune figure sia di scuola genovese che napoletana, con interventi finalizzati al recupero sia delle parti in legno sia degli abiti.
I risultati del restauro di questo primo nucleo di statuine saranno presentati giovedì 15 dicembre 2016 alle ore 17 presso il salone del secondo piano nobile della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola con interventi di:
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Vincenzo Tiné, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona
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Padre Vittorio Casalino, Responsabile Beni Culturali Storico Artistici Cappuccini della Liguria
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Gianluca Zanelli, Conservatore Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
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Aurelia Costa e Francesca Ventre, Laboratorio di restauro delle Scuole Pie di Genova, ed Elisa Levrero, restauratrice di tessuti
Sulla base delle ricerche di Giulio Sommariva, questo insieme è costituito da un nucleo eterogeneo di sculture, numerose ascrivibili alla scuola genovese e in particolare a Pasquale Navone (Genova, 1746-1791), alcune realizzate in ambito napoletano nel Seicento e nel Settecento, altre ancora di fattura successiva; opere tutte interessate da interventi che avevano in parte sminuito la loro qualità esecutiva e contraddistinte da uno stato conservativo che ha reso necessaria la predisposizione di uno specifico progetto di restauro.
Maria Brignole Sale e il figlio Filippo De Ferrari promossero presso l’edificio di Voltri numerosi cantieri. In particolare Filippo commissionò l’edificazione nel 1895 di un ambiente appositamente destinato all’esposizione del presepe. Il rapporto privilegiato instaurato dalla famiglia con il Santuario voltrese è attestato anche dai numerosi doni destinati al convento, tra i quali deve annoverarsi il presepe, o parte di esso, oggetto di questo restauro, di cui vengono presentati i primi esiti, in attesa che anche le numerose ulteriori figure che lo compongono possano essere recuperate, tornando così in tempi brevi nel suo insieme negli spazi del Santuario di Voltri.
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