Donna Non Rieducabile

Con Elena Arvigo

Da Martedì 03 a Domenica 15 Maggio 2016 - dalle ore 21:15
Argot Studio - Roma (RM)

ARGOT STUDIO 3 | 15 maggio 2016

Donna non rieducabile Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini

un progetto di e con Elena Arvigo       video designer Andrea Basti produzione Il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia

Si ringrazia la collaborazione artistica di Rosario Tedesco e la residenze presso gli spazi : Ex Lavanderia e Rialto Sant’Amborgio di Roma e l’Associazione Annaviva .

Note dell’autore

“Ho scritto Donna non rieducabile adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando sullo scatto d’istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma di dettagli ricava l’insieme. Non ho voluto raccontare la ‘storia di Anna’: non mi interessava. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d’animo. Ne è nato un collage di quasi 20 quadri. Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene brutalmente scaraventato dalle parole in un determinato contesto che non conosce e che sta a lui ricostruire dai particolari. È come se per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e luoghi diversi, sempre da intuire. Direi che non si tratta di un testo “su Anna Politkovskaja”, bensì un viaggio “negli occhi di Anna Politkovskaja”. Visione in soggettiva degli abissi russo-ceceni.” Stefano Massini

Note di regia

“Appena ho letto Donna non rieducabile – spiega la Arvigo -  ho sentito che non si trattava di un testo semplicemente da mettere in scena ma piuttosto di  un progetto di studio, un viaggio per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. e di Stefano Massini che ha scritto il testo ispirandosi a questi appunti disordinati ai margini della vita in Russia. Ho iniziato  raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio, di andare a toccare con mano. Ed è proprio questo progetto di studio che vorrei portare  in scena, non commuovere ma muovere e stimolare nello spettatore la sua responsabilità di testimone, la necessità di informarsi, e cercare le proprie domande. La regia  di questo spettacolo non può mai considerarsi chiusa ma è in continua evoluzione poiché anche il mio viaggio continua e dunque muta la sua forma e si adatta alle nuove suggestioni”.  Elena Arvigo

Elena Arvigo - biografia

Nata a Genova. Diplomata al Liceo classico “A. D’Oria”. Ha vissuto a Londra quattro anni dove ha perfezionato i precedenti studi di danza. In seguito si è diplomata presso la Scuola di recitazione del PiccoloTeatro di Milano diretta da Giorgio Strehler. In teatro ha lavorato fino al 2010 solo come interprete con vari registi italiani e stranieri tra cui Valerio Binasco, Alvis Hermanis, Eimuntas Nekrosious, Jacques Lassalle, Jan Fabre e Giorgio Albertazzi, in vari spettacoli prodotti e, in alcuni casi, coprodotti  dai Teatri Stabili italiani,  con  lunghe tournée nazionali e internazionali .

Ha continuato in quegli anni la sua formazione dedicandosi allo studio e partecipando a varie masterclass tra le quali: Ecole de Maitres  diretto da Franco Quadri  (C.S.S. –Udine); Masterclass con Luca Ronconi  (Piccolo Teatro di Milano); Carmelo Bene (E.T.I.- Teatro dell’Angelo); Carolyn Carlosn (Piccolo Teatro); Bruce Meyers (Piccolo Teatro) .

E’ stata  allieva di Geraldine Baron (metodo Strasberg ), partecipando a numerosi seminari, e di di Elizabeth Kemp (direttrice Actors studio di New York). Ha inoltre studiato con Susan Batson (Balcknexus N.Y. e Interkunst Berlino) e Jan Fabre ( Biennale Venezia).

Negli ultimi anni ha alternato l‘ attività di  interprete e di regista autoproducendosi i progetti/ spettacoli  e curandone ogni aspetto. Tra questi ricordiamo: “Maternity Blues (From Medea)” di Grazia Verasani e “Donna non rieducabile” di Stefano Massini. La collaborazione con Valentina Calavni, regista e produtrrice di  “4 :48 Psychosis “ di Sarah Kane, è continuata con la regia  condivisa di “Il  Bosco” di David Mamet (con  partner Andrea Di Casa e successivamente Antonio Zavatteri ).

Tra gli spettacoli  più recenti in cui è stata solo interprete ricordiamo  “Being Norwgian“  di David Greig per la regia di Roberto Rustioni, di cui ha curato la traduzione dall’inglese, “Torre d’ avorio “ di Harwood con la regia di Luca Zingaretti, e il recentissimo debutto a marzo 2016 quale protagonista di “Yerma” di Federico Garcia Lorca con la regia di Gianluca Merolli  

Ha lavorato anche per il cinema e la televisione. Protagonista dell’ultima seria della Piovra insieme a Remo Girone, ha preso parte  a numerose fiction e film storici: “Perlasca” (Alberto Negrin), “Marcinelle”  (A.A. Frazzi), “Sotto il cielo di Roma”.

Ha preso parte anche  a fiction straniere recitando in inglese e tedesco. E’ stata infatti protagonista delle serie tedesca In der Mitte eines lebens(girata interamente a Berlino)  e ha preso parte ad alcune puntate della serie americana Mental” girata tra Los Angeles e Bogotà.

E’ autrice e regista del testo per il teatro Elena di Sparta, e regista dello spettacolo Esther H.” vincitore  del Bando Game del Teatro Stabile delle Marche. Entrambi gli spettacoli sono all’interno del progetto più ampio “Le Imperdonabili”.

Per il cinema ha lavorato in alcune produzioni internazionali, tra le quali “Eat Pray Love” di Ryan Murphy, “Peopling the places” di Peter Greenway  e “Perl oder Pica” di Pol Crucheten . E’ stata protagonista accanto di Ben Gazzara di “Bonjour Michel”.

Ha di recente recitato in due film per il cinema italiano indipendente di prossima uscita “Time Zone Inn di Andrea Di Iorio e “Una vita in cambio” di Roberto Mariotti .

Stefano Massini - biografia

Stefano Massini, laureato in Lettere Antiche, si avvicina al teatro come assistente ospite di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano. Nel 2005 che decolla la sua attività di drammaturgo, vincendo all'unanimità con "L'odore assordante del bianco" il Premio Pier Vittorio Tondelli, massimo riconoscimento per la scrittura teatrale in Italia.  Nel 2007 al Piccolo Teatro di Milano riceve il Premio Nazionale della Critica, mentre la prestigiosa casa editrice Ubulibri di Franco Quadri pubblica in successione ben tre libri con i suoi testi teatrali: "Una quadrilogia", "Trittico delle gabbie" e "Donna non rieducabile", memorandum su Anna Politkovskaja. Quest'ultimo testo, scritto nel 2007, ha valso a Massini numerosi ulteriori riconoscimenti: è stato messo in scena nei massimi teatri europei (Parigi, Bruxelles, Marsiglia, Toulouse, Lussemburgo, Monaco), e in Italia è diventato anche un mediometraggio applaudito alla 66° Mostra del Cinema di Venezia e poi messo in onda sugli schermi RAI. Ma il più grande riconoscimento della drammaturgia di Stefano Massini giunge per una ambiziosa trilogia teatrale sulla storia della banca Lehman Brothers: il testo debutta a Parigi nel novembre 2013 (Premio della Critica miglior spettacolo francese 2013-2014), viene pubblicato in italiano da Einaudi e viene scelto dal Piccolo Teatro di Milano come nuova produzione 2015 diretta da Luca Ronconi, in una stagione in cui già debutta "7 minuti" con la regia di Alessandro Gassmann e un cast di 11 attrici capitanate da Ottavia Piccolo. Da quest’anno è stato scelto alla guida del Piccolo Teatro di Milano.

Estratti dalla rassegna stampa

…Qui stiamo a un livello di composizione  e di recitazione superiore, d’una maturità espressiva che fanno di lei una presenza cruciale del nostro teatro.  Con un solo oggetto (il telaio d’una porta usato nei più diversi modi, con un lieve e sapiente uso delle luci (penso a quella specie di elica ruotante alla sue spalle ), con una immedesimazione nel personaggio che somiglia ad uno sprofondamento (senza che il controllo venga mai meno, ne’ della voce ne’ della gestualità), Arvigo invero ci parla di un altro eroismo, del suo : di chi fa teatro da solo –contro il dominio burocratico d’una legislazione ingiusta, contro il sopruso, contro la deliberata volontà di abbassare il livello della percezione – proprio come i telefilm sui combattenti delle due guerre cecene promossi dall’amministrazione Putin.” (Franco Cordelli – Corriere della Sera)

“…Ha una poesia da persona ,piu’ che da attrice civile , Elena Arvigo ,passionaria di un teatro indipendente in Donna non rieducabile di Stefano Massini...” “…La Arvigo ha una bella chiave contemplativa…” “…Terrificanti lo sgocciolio di sangue d’una testa, l’odore di carne bruciata , gli ostaggi nel teatro di Mosca , ma piu’ da brividi e’, in lei, il lirismo calmo da avvelenamento , da coscienza d’un cerchio che si chiude  Entra con una sporta della spesa , esce con bagagli di verita.” (Rodolfo Di Giammarco - Repubblica)

 “Una bella interpretazione che ha come cifra espressiva la lontananza da ogni retorica mentre la ragione affonda impotente di fronte agli orrori di una guerra.” (Magda Poli  - Corriere della Sera)

“Elena Arvigo non ci risparmia nulla. Ma senza infierire. Intensa e precisa, piace anche per alcuni dettagli registici: luci, spazio, misura. E riesce ad emozionare evitando il sentimentalismo esasperato. C’è anzi una raffinatezza del gesto (una pudicizia) in questa sua versione del monologo.” (Diego Vincenti – La Stampa )

Tournée – Donna non rieducabile

2015 26 novembre – WONDERLAND FESTIVAL – Brescia 5-6 dicembre – TEATRO NEST – Napoli

2016 16 febbraio – TEATRO COMUNALE MUSE – Flero (Brescia) 27-28 febbraio – TEATRO PICCOLO OROLOGIO - MaMiMò – Reggio Emilia 17 marzo – TEATRO BELLONI – Barlassina (Monza Brianza) 18-19 marzo – TEATRO MANZONI – Calenzano (Firenze) 3-15 maggio – TEATRO ARGOT - Roma

In occasione dei 10 anni dalla morte della giornalista russa Anna Politkovskaja, Elena Arvigo torna all’ Argot Studio di Roma, dal 3 al 15 maggio 2016, con Donna non rieducabile, memorandum teatrale su Anna Politkovskaja. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro delle Donne – centro nazionale di Drammaturgia  che mise in scena per la prima volta nel 2007, a solo sette mesi dalla morte della giornalista,  il testo “Donna non rieducabile dell’ autore e regista allora residente al teatro delle Donne, Stefano Massini.

Donna non rieducabile è un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, assassinata Il 7 ottobre 2006, nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. Il testo è composto da una serie di istantanee, “quadri”, che propongono esperienze, situazioni, atmosfere e stati d’animo e accompagnano il pubblico in un viaggio nelle terre russe e cecene. Un percorso tra i racconti della giornalista russa che l’attrice ripropone con grande intensità e immedesimazione. Un monologo di forte impatto e attualità in grado di stimolare il pubblico e  far riflettere sul tema della libertà di stampa e la responsabilità del sapere.  Questo spettacolo fa parte del progetto Le imperdonabili, una serie di studi iniziato nel 2013 su figure di donne, mitiche e reali, legate dal filo rosso della guerra, donne imperdonabili perché testimoni scomode della realtà che le circonda. Donne che scelgono di non tacere e resistere – resistere ed agire. L’atto giornalistico e l’atto poetico diventano così simbolo e testimonianza di una resistenza del pensiero.

“Appena ho letto Donna non rieducabile – spiega la Arvigo -  ho sentito che non si trattava di un testo semplicemente da mettere in scena ma piuttosto di  un progetto di studio, un viaggio per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. e di Stefano Massini che ha scritto il testo ispirandosi a questi appunti disordinati ai margini della vita in Russia. Ho iniziato  raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio, di andare a toccare con mano. Ed è proprio questo progetto di studio che vorrei portare  in scena, non commuovere ma muovere e stimolare nello spettatore la sua responsabilità di testimone, la necessità di informarsi, e cercare le proprie domande. La regia  di questo spettacolo non può mai considerarsi chiusa ma è in continua evoluzione poiché anche il mio viaggio continua e dunque muta la sua forma e si adatta alle nuove suggestioni”.

Accompagneranno lo spettacolo una serie di iniziative e eventi quali letture, dibattiti e presentazioni che si terranno presso il teatro nel corso delle due settimane di programmazione. Il tema che unirà tutti gli eventi sarà quello del Testimone scomodo. L’intento è quello di “aprire il palco” e attraverso la porta (unico elemento scenografico dello spettacolo) accogliere il racconto di altre storie e testimonianze di questo nostro tempo e offrire  cosi un’occasione di riflessione.

Giovedì 5 Maggio, dalle 19.00, Giulia Morello presenterà il suo libro Sono innamorata di Pippa Bacca Chiedimi perché (ed. Castelvecchi) la storia di Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, artista nata a Milano il 9 dicembre 1974 e uccisa in Turchia il 31 marzo 2008 durante la performance artistica Brides On Tour – Spose in Viaggio, incentrata sull'amicizia e sulla pace tra i popoli. Questo è il primo libro autorizzato dalla famiglia di Pippa Bacca. Leggerà brani dal libro l’attrice Alice Spisa. Venerdì 6 Maggio, si svolgerà, dalle 18.30, prima dello spettacolo, il dibattito “Perche’ Anna oggi?” riflettendo su alcune questioni come Che vantaggio può avere veicolare questo tipo di  storie attraverso il teatro? Che cosa significa teatro civile? Prenderà parte Elena Dundovich, membro fondatore del Memorial Italia, Lucia Sgueglia, giornalista free lance collaboratrice da Mosca per La Stampa, L'Espresso, Radio Svizzera Italiana; Carlo Orlando, direttore artistico dell’ Associazione Narramondo che nasce nel 2001 dall’urgenza e esigenza di portare in teatro le ferite del tempo presente, Maria Maddalena Lepri, Vice direttore Radio Rai, Cristina Ghelli e Laura Giannoni, rispettivamente direttrice e organizzatrice del Teatro delle Donne – Centro di drammaturgia di Calenzano, e Ferdinando Maddaloni, fondatore dell’ associazione Artisti Civili. Sabato 7 Maggio, alle 18.30 Valentina Carnelutti e Stefano Scherini presentano alcune letture tratte dal loro spettacolo Non ho niente da aggiungere, nato per commemorare il naufragio di Lampedusa del 3 Ottobre. Lo spettacolo racconta la storia di Razan, fuggita dalla Siria in guerra, insieme ai suoi figli. Dal pomeriggio sarà inaugurata la mostra della pittrice Fabiana Iacolucci che ha aderito con Valentina Calvani al progetto Le imperdonabili realizzando su china dieci tavole ispirate al tema di testimoni scomodi. Domenica 8 maggio, dopo lo spettacolo, sarà proiettato il documentario Grozny Blues - Nomination Swiss Film Award 2016 - di Nicola Bellucci scritto insieme alla giornalista Lucia Sgueglia. Il film si sviluppa intorno a quattro donne che da anni lottano per i diritti umani in un contesto ogni giorno peggiore, sempre più disilluse dal presente nella Russia di Putin. Nicola Bellucci e Lucia Sgueglia saranno entrambi presenti alla proiezione del film. Gli eventi della seconda settimana saranno quasi interamente dedicati  alla figura della giornalista e scrittrice Svetlana Aleksievich, Premio Nobel per la letteratura nel 2015. Leggeranno alcuni estratti dalle Preghiera per Cernobyl e Ragazzi di Zinco, Eva Cambiale e Carlo Orlando. Sono in via di programmazione  anche  letture tratte da Ester H. - La resistenza del pensiero, di Damiano D’Innocenzo monologo dedicato alla scrittrice olandese Esther Hillesum  di origine ebrea vittima della Shoah.

Ogni sera dopo lo spettacolo alcuni attori  hanno accolto l’invito e hanno deciso di aderire all’ iniziativa “PALCOAPERTO “ e leggeranno brani a loro piacere legati al “Testimonescomodo”. Tra gli attori che hanno aderito all’iniziativa: Alessandro Averone, Mimosa Campironi, Marzia Ercolani, Caterina Gramaglia, Giuliano Scarpinato, Katia Nani, Giuliano Scarpinato, Alice Spisa, e altri in via di definizione.

Hashtag ufficiali degli eventi: #palcoaperto #attraversolaporta #testimonescomodo

Lo spettacolo aderisce alla campagna di Amnesty International “Verita’ per Giulio Regeni” e al crowdfunding per la 22 esima edizione di  “Scena Sensibile” .

Teatro Argot Studio Via Natale Del Grande, 27 | 00153 Roma dal martedì al sabato ore 21.00 – la domenica ore 17.30 biglietti: 12 euro; 10 euro; 8 euro tel | fax 06/5898111 mobile 392 9281031 email info@teatroargotstudio.com tessera associativa obbligatoria comprende sconti e offerte consultabili sul sito www.teatroargotstudio.com