Tirano Teatro
Stagione Teatrale 2017/2018
Da Giovedì 02 Novembre 2017 a Giovedì 01 Marzo 2018 -
Tirano (SO)
Poche altre forme d’arte come il teatro sanno essere ricche di varietà di linguaggi. La stagione 2017-2018 di TiranoTeatro va in questa direzione spaziando dal teatro d'attore a quello in cui domina il movimento del corpo, da opere che intersecano musica e linguaggio visivo ad altre in cui il testo letterario è protagonista, dal monologo di grande bravura interpretativa all’opera dove la coralità è la cifra che ne definisce la bellezza.
Una stagione che porta a Tirano una prima assoluta e un’anteprima nazionale, con nomi celebri del panorama teatrale italiano e internazionale e grandi professionisti di lungo corso e un programma nel quale l’umorismo attraversa molti spettacoli, ma che non tralascia di aprire degli squarci nella riflessione sul nostro tempo e noi stessi.
Presenti alla conferenza stampa, con i saluti del Sindaco Franco Spada, oltre all’Assessora alla Cultura Sonia Bombardieri e al direttore artistico Lorenzo Minniti, alcune spettatrici e poi Ivana Zecca che, con l’autore Jorge Bosso, hanno illustrato il percorso di lavoro dello spettacolo “MAPS: una storia dentro la storia” che debutterà in prima assoluta a Tirano. Un’opera affascinante che prende vita dalle mappe geografiche che hanno tracciato i nostri confini e rappresentato particolari visioni del mondo, disegnando i percorsi delle migrazioni e gli incontri fra genti diverse. Una performance ricca di poesia e musica che è un viaggio nella storia e nei luoghi segnato dal contrappunto musicale di composizioni di diversa provenienza che accompagnano la recitazione di Elisabetta Pozzi. Un progetto artistico realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e ProValtellina e il sostegno di Alpinscena.
Inaugura la stagione un “teatro che ti toglie il fiato con un nulla... che ti riempie l’anima fino alla commozione più grata” (Rodolfo di Gianmarco su Repubblica) con gli straordinari Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Fa seguito Elisabetta Pozzi con l’originale viaggio fra le mappe della storia con l’ensemble BossoConcept. Una "star" della scena teatrale, Paola Quattrini, con Emanuela Grimalda e Vanessa Gravina, è protagonista di un allestimento suggestivo curato dal versatile regista Stefano Artissunch che intreccia una grande dose di umorismo con una riflessione sull'autenticità dei sentimenti. A scatola chiusa, ma con alta garanzia di successo, l'anteprima del nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni, altro big del teatro dalla spiazzante comicità e poi il divertimento fantasmagorico con la NoGravity Dance Company e il suo Comix, spettacolo ad effetto e d’effetti speciali, tra danza, gesto atletico e fantasia.
Per la sezione “Altri Sguardi” chiude la stagione Paola Bigatto, attrice e regista di grande sapienza attoriale, con uno spettacolo dall’intensa drammaturgia che parte dal testo di Hannah Arendt, una pietra miliare della cultura europea sul tema della Shoa. E infine il corredo della sezione “Teatro Incontri” offre anche quest’anno al pubblico l’opportunità di un incontro ravvicinato con i protagonisti delle opere che andranno in scena: attori, attrici e registi che ci aiutano a comprendere i perché del teatro.
La stagione TiranoTeatro è promossa dal Comune di Tirano con l’organizzazione del Centro Teatrale Lariano e il contributo di Regione Lombardia per i Circuiti Teatrali Lombardi.
Informazioni, prevendita abbonamenti e prenotazione: Biblioteca Civica Arcari – Tirano tel. 0342 702572 - biblioteca@comune.tirano.so.it dal martedì al sabato 9.00-12.00; 14.00-18.00
PROGRAMMA E SINOSSI SPETTACOLI
TOTÒ E VICÈ Giovedì 2 novembre 2017 ore 21 di Franco Scaldati regia e interpretazione di ENZO VETRANO e STEFANO RANDISI Produzione: Le Tre Corde Società Cooperativa - Compagnia Vetrano/Randisi Con una quasi quarantennale collaborazione sul palcoscenico, Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno scelto la complementarietà, la dialettica e il confronto per esprimere la loro poetica. Da qui l’incontro con Totò e Vicé, poetici clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano, nelle cui parole, gesti e pensieri si sono subito ritrovati. Due personaggi teneri, legati da un’amicizia reciproca assoluta, che vivono di frammenti di sogni in bilico tra la natura e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.Di questo straordinario, poetico e commovente spettacolo, Rodolfo di Giammarco ha scritto su la Repubblica: «Il teatro, il vero teatro, il teatro che ti toglie il fiato con un nulla… il teatro che ti sfugge di mano e intanto però ti insegna il mistero dell’amore, il teatro che mette in scena due poveri cristi in una penombra di lumini e modeste luminarie e di fatto ti fa sentire l’insopportabile luce della felicità.... Questo teatro l’abbiamo conosciuto come un miraggio in una notte in cui sono spuntati Enzo Vetrano e Stefano Randisi… con le battute umanissime di Totò e Vicé…».
QUESTE PAZZE DONNE Giovedì 11 gennaio 2018 ore 21 di Gabriel Barilly, regia di Stefano Artissunch con Paola Quattrini, Emanuela Grimalda e con la partecipazione straordinaria di Vanessa Gravina Produzione: Danila Celani per Synergie Arte Teatro E’ la Vigilia di Natale tre donne sole, tre donne come tante, tre donne piene di storie d’amore, diverse sia nel temperamento che nella vita, cercano di fare luce sulla loro confusa realtà sentimentale. Gli uomini sono fuori, girano intorno a loro come satelliti di un pianeta. Linda ne ha troppi, Cristina nessuno, Barbara uno solo, il marito, che l’ha pure tradita. Scontente, arrabbiate, indecise, volitive cercano una risposta alla fatale domanda: “Che fare?” E la risposta bussa alla porta o per meglio dire si agita nella pancia... e di certo non è una sbronza smaltita male, ma un bel bambino imprevisto... Queste Pazze Donne è uno sguardo autentico, divertente, sensuale, brillante e disincantato sul mondo femminile dove gli uomini possono ascoltare cosa le donne dicono di loro... tra loro. E’ un fermo immagine sulla donna come forza psichica potente e creatrice, ferina e materna al tempo stesso, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi. E’ una storia delle donne per le donne che a fronte di un amore deluso cercano di ritrovare se stesse mostrando cambiamenti di umore e disperata ricerca della felicità.
COMIX Martedì 13 febbraio 2018 ore 21 di Emiliano Pellisari danzatori Antonella Perazzo, Eva Campanaro ,Leila Ghiabbi, Jesus Bucarano Dousat , Antonio Lollo Produzione: Emiliano Pellisari Studio e NoGravity ltd Dall’autore di spettacoli raffinati e immaginifici - capace di sbalordire il grande pubblico con immagini strabilianti - arriva uno spettacolo inaspettato, dirompente, diverso dall’immaginario barocco a cui Emiliano Pellisari ci ha abituato: un mondo allegro, tratto dalla fantasia del mondo pop, un gioiello del physical theatre. Comix nasce dalla fucina di Emiliano Pellisari Studio, ormai di casa al teatro du Jorat, con le caratteristiche del nouveau cirque: le capacità atletiche circensi si mischiano con la poesia del teatro, l’armonia della danza ed i giochi della luce. Dal mondo dei fumetti, ecco, dunque, Comix, tante piccole grandi storie fantastiche dove il gesto atletico e la comicità creano un mix di ilarità e divertimento. Uno spettacolo che nasce dalle suggestioni dei cartoni animati e dall’arte grafica dove si realizzano i sogni eterni dell’uomo: volare nel cielo come uccelli, nuotare dentro il mare come pesci o scomporre il corpo umano e farlo scomparire come fantasmi. Comix è gioia in movimento, gesto atletico e divertimento a suon di jazz.
MAPS: una storia dentro la storia Venerdì 15 dicembre 2017 ore 21 di Jorge A. Bosso - Regia di Andrea Liberovici con Elisabetta Pozzi e ensemble BossoConcept Produzione: Associazione Culturale Serate Musicali con il contributo di Fondazione Cariplo e Pro Valtellina e il sostegno di Alpi in Scena E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni (Cristoforo Colombo) Molte delle mappe tramandate sono metafore del nostro pianeta. Una sfida all’immaginazione dove la bellezza delle figure diventa sorgente di arcaica contemporaneità. Nel corso della storia, le carte geografiche hanno modellato la nostra visione del mondo e il posto che vi occupiamo. Dalla prima mappa del mondo, concepita da Claudio Tolomeo, sino ai giorni nostri si può apprendere la dimensione del tempo unita a quella dello spazio. Elisabetta Pozzi, l’ensemble BossoConcept e il regista Andrea Liberovici danno vita, e nuova forma, ai testi di alcuni dei protagonisti della cartografia e fautori dello sforzo umano nel tentare di comprendere i limiti del mondo conosciuto: Tolomeo, Al - Idrisi (geografo arabo presso la corte di Ruggero II, Re di Sicilia, 1150), Isidoro di Siviglia, Marco Polo, Martin Behaim (creatore del globo terrestre più antico pervenuto ai giorni nostri, 1492), Cristoforo Colombo, Kwon Kun, Bartolomé de las Casas (autore di Historia de Las Indias, 1561), Antonio Pigafetta (navigatore presso la prima circumnavigazione del mondo, 1522), Galileo Galilei, per nominare solo alcuni. Parola e musica plasmano un inconsueto scenario, dove celebrare la poesia di un antico avvenire e il suo lontano presente: la meravigliosa avventura che gli illustri marinai delle grandi acque e della nobile arte ci hanno insegnato a navigare.
ALESSANDRO BERGONZONI ANTEPRIMA NUOVO SPETTACOLO Venerdì 19 gennaio 2018 ore 21 regia di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi Produzione: Allibito Srl Unipersonale L'attore e scrittore bolognese rtista incontinente e folle — attore, pittore, sceneggiatore e poeta porta a Tirano l'anteprima del suo ultimo lavoro.
LA BANALITÀ DEL MALE Giovedì 1 marzo 2018 ore 21 di Hannah Arendt, riduzione e adattamento di Paola Bigatto con Paola Bigatto Produzione: Centro Asteria Milano
Per la sezione “Altri Sguardi” FUORI ABBONAMENTO Nel 1963 Hannah Arendt dà alle stampe Eichmann in Jerusalem, più noto in Italia con il suo sottotitolo, La banalità del male. Si tratta di un saggio in cui la filosofa raccoglie gli articoli scritti per il “The New Yorker” sul processo al tenente colonnello delle SS Adolf Eichmann, tenutosi a Gerusalemme nel 1961. Eichmann, con il suo grigiore, il suo linguaggio burocratico, le sue frasi fatte, incarna, nello sguardo acuto dell’autrice, l’uomo senza idee, più pericoloso dell’uomo malvagio. Il nuovo concetto di banalità del male rivoluziona le consuete categorie morali: Hannah Arendt sarà così al centro di una polemica filosofica, etica e politica. La scrittura di Hannah Arendt, passionale nell’indignazione, raffinata nella speculazione, sempre incandescente, ha consentito di dar voce al saggio, trasformato e ridotto a monologo: la professoressa Arendt, docente di filosofia politica a Chicago nel 1963, ripercorre, in una possibile lezione, le condizioni del processo, le circostanze storiche degli eventi, le considerazioni filosofiche. Una lavagna, una carta geografica, una cattedra: gli spettatori diventano allievi e testimoni dello svilupparsi del pensiero filosofico. Superate le trecento repliche, La banalità del male è stato visto, in questi anni, da circa quarantamila spettatori.
Informazioni stagione:
Biblioteca Civica Arcari – Tirano tel. 0342 702572 biblioteca@comune.tirano.so.it
dal martedì al sabato 9.00-12.00; 14.00-18.00
Ingresso: biglietto posto unico € 16,00, abbonamento: € 70,00