Teatro Masini
Stagione 2017/2018
Da Martedì 17 Ottobre 2017 a Domenica 15 Aprile 2018 - dalle ore 21:00
Teatro Masini - Piazza Nenni, 3 - Faenza (RA)
L’ampia offerta culturale della Stagione 2017/2018 del TEATRO MASINI di FAENZA: percorsi tra proposte di elevata qualità, con grandi nomi, poetiche innovative e numerose “Prime”!
“Il teatro non è il paese della realtà ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco”, diceva Victor Hugo. Il teatro è vita, è fantasia, è sogno, è magia: porta altrove, arricchisce, fa commuovere, ridere, riflettere, sognare, emozionare.
Da molti anni, l’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri ha fatto del TEATRO MASINI un luogo aperto, vivo e vissuto da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
Dal suo monumentale splendore architettonico, riconosciuto a livello internazionale (oltre a essere stato fotografato dal Maestro Hiroshi Sugimoto per la sua mostra personale “Le notti bianche”, tutt’oggi esposta alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Masini è inserito nella European Route of Historic Theatres, la rete dei 120 Teatri storici più belli e importanti d’Europa), si è partiti per realizzare un “progetto Masini” che “parli” all’intera comunità, tracciando percorsi artistici plurali e multiformi votati all’ospitalità di un ampio raggio di diverse espressioni dello spettacolo dal vivo e, con gli spettacoli realizzati da Accademia Perduta/Romagna Teatri, un Centro di Produzione di rilevanza nazionale e internazionale.
La Stagione Teatrale 2017/2018 del Masini, forte dei consensi e successi registrati in tanti anni di attività, prosegue dunque un percorso consolidato ma in continuo rinnovamento portando in scena numerosi cartelloni tematici, proposte di altissima qualità, molte delle quali presentate a Faenza in “Prima” nazionale, artisti di primaria importanza nel panorama teatrale italiano, innovazione delle poetiche per una complessiva offerta culturale quanto mai fresca, dinamica, viva.
Nello specifico, la Stagione 2017/2018 del Teatro Masini di Faenza, realizzata grazie al sostegno di TAMPIERI Financial Group, Shopping Center LA FILANDA/CONAD, S.F.E.R.A. Società Farmacie Emilia Romagna Associate e Cassa di Risparmio di Cesena, sarà articolata sulle rassegne di: Prosa, Teatro Comico, Teatro Ragazzi (a sua volta declinato nelle Favole della domenica pomeriggio e nelle matinée di Teatro Scuola), Danza, Operette, Protagonisti e, in collaborazione con Emilia-Romagna Festival e Scuola Comunale Sarti, Musica (cartellone, quest’ultimo, che sarà presentato separatamente).
Non meno vivi saranno i bellissimi e accoglienti spazi del Ridotto, pronti ad ospitare gli Incontri con gli Artisti, la rassegna Al Ridotto dedicata alla ricerca teatrale, intesa come espressione di una contemporaneità che si racconta ai suoi contemporanei e, per il terzo anno, Il Cinema della Verità, percorso dedicato al documentario d’autore che sarà presentato nella seconda parte di Stagione.
Il cartellone di Prosa sarà inaugurato da Gabriele Lavia, interprete e regista di Il sogno di un uomo ridicolo di Fëdor Dostoevskij. Seguiranno: Giuseppe Zeno ne Il sorpasso, tratto dal capolavoro cinematografico di Dino Risi; Giulio Scarpati e Valeria Solarino in Una giornata particolare interpreteranno i ruoli che sul grande schermo furono di Mastroianni e Loren; Michele Placido e Anna Bonaiuto debutteranno in “Prima nazionale” con Piccoli crimini coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt; Luca Barbareschi e Chiara Noschese saranno protagonisti di L’anatra all’arancia, seguiti da Enrico Guarneri con I Malavoglia di Giovanni Verga. La chiusura del cartellone sarà affidata al simpaticissimo Lello Arena con la divertente e cinica commedia Parenti serpenti.
Gli interpreti e le compagnie della rassegna di Prosa saranno poi protagonisti degli Incontri con gli Artisti, che avranno luogo, in orario pomeridiano e a ingresso gratuito, presso il Ridotto del Masini.
Il cartellone di Teatro Comico vedrà avvicendarsi sul palcoscenico del Masini Giovanni Vernia con la “Prima nazionale” dello spettacolo Sotto il vestito: Vernia; poi ancora: Antonio Ornano, Maria Pia Timo, Max Giusti e, fuori abbonamento, Gene Gnocchi con lo spettacolo Il procacciatore. Come nelle passate Stagioni, tornerà poi, fuori abbonamento, la serata finale del concorso Faenza Cabaret – Premio “Alberto Sordi”, organizzato dall’Associazione Cultura e Sport “I Fiori”, giunto alla XV edizione.
Uno speciale occhio di riguardo sarà come sempre rivolto al pubblico più giovane e alle famiglie: la rassegna domenicale delle Favole proporrà sei spettacoli tratti da fiabe e racconti tradizionali e molto popolari, contraddistinti da quella poesia e quell’originalità che qualificano il teatro per ragazzi italiano come uno dei migliori a livello europeo. Tra i titoli: Le avventure di Pinocchio, La bella addormentata, Alice nel paese delle meraviglie, L’acciarino magico, Moby Dick. In cartellone anche la nuovissima produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri: Il gatto con gli stivali, uno spettacolo di Marcello Chiarenza, diretto da Claudio Casadio e interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola. Le proposte per il giovane pubblico saranno poi completate dall’ampia selezione di proposte per le Scuole e gli studenti di ogni ordine e grado della città.
L’apertura del cartellone dedicato all’arte coreutica e alla Danza, quest’anno ampliato a 4 titoli, sarà affidata al prestigioso ensemble Balletto di Mosca “La Classique” con il balletto classico Giselle, seguito dalla performance di danza contemporanea di Artemis Danza che presenta DONIZETTI®into a RAVE di Monica Casadei. In occasione del giorno di San Valentino la Compagnia Naturalis Labor porterà sul palcoscenico tutta la sensualità e il romanticismo del tango e delle musiche di Astor Piazzolla, mentre la danza urbana di Dacru Dance Company chiuderà il cartellone con theKITCHENtheory.
Le tradizionali Operette proporranno al loro affezionato pubblico alcuni “pilastri” del repertorio operettistico internazionale: il musical Gigi. Innamorarsi a Parigi di Corrado Abbati; La danza delle libellule della Compagnia Teatro Musica Novecento con musica dal vivo dell’Orchestra Cantieri D’Arte e La principessa della Czarda con Elena D’Angelo e la sua compagnia.
La nuova edizione dei Protagonisti sarà composta da 4 appuntamenti, di cui ben tre “Prime”. A inaugurarla sarà Andrea Scanzi con il nuovo allestimento di Eroi. Storie emblematiche di sport; debutto del nuovo allestimento anche per Il viaggio di Enea con Fausto Russo Alesi, uno spettacolo di Olivier Kemeid tratto dall’Eneide di Virgilio. Particolarissima sarà poi la proposta Made in Romagna, un recital di musica e parole che avrà per protagonisti il “narratore di montagna” Cristiano Cavina e il “pianista della Bassa” Vittorio Bonetti. In chiusura di cartellone, la “Prima nazionale” di Stabat Mater di Antonio Tarantino con la grande Maria Paiato.
L’innovazione e la ricerca della rassegna “Al Ridotto” sarà aperta da 1927 Monologo Quantistico, lo spettacolo con cui Gabriella Greison racconta, con l’ausilio di foto, musica e video, i fatti più sconvolgenti, misteriosi, divertenti, umani che hanno fatto nascere la fisica quantistica. Seguirà Macbettu, una delle più recenti creazioni di Alessandro Serra per la Compagnia Teatropersona, originalissima rilettura del Macbeth di Shakespeare. La compagnia Kepler-452 diretta da Nicola Borghesi presenterà poi Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso.
Il cartellone sarà ampliato dal “fuori abbonamento” di Be Normal, spettacolo dell’ensemble Sotterraneo proposto nell’ambito del WAM!, Festival curato dalla compagnia faentina Menoventi.
PROSA
Ad alzare il sipario sulla nuova Stagione di Prosa del Teatro Masini sarà Gabriele Lavia, interprete e regista di Il sogno di un uomo ridicolo di Fëdor Dostoevskij, la storia di un uomo, abbandonato da tutti, che ripercorre in un viaggio onirico la sua vita e le ragioni per cui si è sempre sentito estraneo alla società. Gabriele Lavia in più momenti della sua carriera si è confrontato con questo testo: “la prima volta lo lessi a degli amici a 18 anni e ancora non ero un attore”, ricorda, “oggi è passata una vita e Il sogno è quasi un’ossessione. Ho scelto di rimetterlo in scena per riaffermare con forza come l’indifferenza, la corruzione e la degenerazione non possano essere le condizioni di vita della nostra società” (27, 28 e 29 ottobre ore 21).
Tratto da uno dei capolavori cinematografici della commedia all’italiana, il Teatro Masini ospiterà poi Il sorpasso, interpretato da Giuseppe Zeno, Luca Di Giovanni e Cristiana Vaccaro, tratto dal soggetto cinematografico di Dino Risi, Ettore Scola e Ruggero Maccari e diretto da Guglielmo Ferro. Manifesto dell’Italia del boom economico, Il sorpasso è anche un road movie psicologico, il che lo rende un testo senza tempo. Spogliato della connotazione storico-sociale, il film è costruito su una drammaturgia destrutturata, scatola aperta ideale per una riscrittura teatrale focalizzata sui personaggi. In questa dinamica la trasposizione teatrale mette al centro della vicenda i due protagonisti, e il loro incontro/scontro come puro conflitto caratteriale e psicologico (21, 22 e 23 novembre ore 21).
Mutuando ancora dai capolavori della cinematografia italiana, seguirà Una giornata particolare di Ettore Scola e Ruggero Maccari, interpretato da Giulio Scarpati e Valeria Solarino (nei ruoli che sul grande schermo furono di Mastroianni e Loren), con la regia Nora Venturini. 6 maggio 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento difronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell'EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. L’incontro di due diverse solitudini, private, individuali dentro la Storia con la S maiuscola (4, 5 e 6 dicembre ore 21).
“Prima Nazionale” assoluta per Piccoli crimini coniugali, adattato da Michele Placido dal celebre testo di Schmitt e da egli anche diretto e interpretato insieme ad Anna Bonaiuto. Gilles e Lisa da ormai quindici anni si trovano a vivere un apparentemente, tranquillo ménage familiare. Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande fautore della vita a due, convinto che si tratti di un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del compagno/a. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile e distruttivo gioco al massacro (5, 6 e 7 gennaio ore 21).
Lo spettacolo successivo sarà L’anatra all’arancia, diretto da Luca Barbareschi che ne è anche protagonista insieme a Chiara Noschese. L’anatra all’arancia è una bellissima storia universale di un uomo e di una donna e di come il protagonista si inventi un modo per riconquistare la moglie che lo ha tradito e che amava, architettando un piano per dimostrarle che lui è il suo unico amore anche dopo 25 anni – racconta Barbareschi. Spettacolo cult del teatro comico, emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità do classe, la pièce viene proposta in una moderna edizione, impreziosita da un cast di primi nomi (oltre ai protagonisti: Ernesto Mahieux, Gerardo Maffei e Margherita Laterza) che animeranno l’ingranaggio della commedia con la precisione di una partitura musicale (12, 13 e 14 gennaio ore 21).
Tratto dal capolavoro letterario di Giovanni Verga, Enrico Guarneri porterà poi in scena I Malavoglia, con la regia di Guglielmo Ferro. Questa messinscena centra il racconto sugli eventi più significativi che segnano la vita della famiglia Toscano di Acitrezza, lì dove Verga punta a violare ogni speranza di emancipazione dei suoi personaggi. Il cinismo di quello che passa alla storia come “l’ideale dell’ostrica” verghiano assume i toni di un’oscura fatalità. In questa visione la riscrittura teatrale pone al centro dell’azione drammaturgica la Natura, scandendo lo spettacolo nei passaggi narrativi delle tempeste, delle morti in mare: la tempesta dove si perde il carico dei lupini e muore Bastianazzo; la morte di Luca su una nave in guerra; la tempesta dove Padron ‘Ntoni si ferisce ed è poi costretto a vendere la Provvidenza (1, 2 e 3 febbraio ore 21).
A chiudere la Stagione di Prosa sarà Lello Arena, protagonista di Parenti serpenti di Carmine Amoroso, spettacolo tratto dall’omonimo film di Mario Monicelli, diretto da Luciano Melchionna. Un Natale in famiglia, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravvivare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi (22, 23 e 24 marzo ore 21).
COMICO
Gli appuntamenti con il Teatro Comico apriranno con la “Prima Nazionale” del nuovo spettacolo di Giovanni Vernia, Sotto il vestito: Vernia, uno show fatto di monologhi, aneddoti, parodie e buona musica in cui Vernia racconta in modo esilarante i disagi di un “famoso per caso” e svela chi c’è veramente sotto tutte le maschere cult a cui ci ha abituato, da Jonny Groove a Fabrizio Corona, da Mika a Jovanotti, da Pif a Fedez a Gianluca Vacchi. Una persona normale con le manie, i tic e i vizi che tutti abbiamo, solo con la voglia di riderci sopra (2 novembre ore 21).
Antonio Ornano presenterà poi Horny. Horny è il soprannome di Ornano, un uomo adulto che ancora deve capire cosa si aspetta dalla vita. Horny è la cronaca spietata delle sue fragilità come marito e come padre. Un inno all’incompiutezza emotiva e sentimentale del maschio “adulto”, un’ode all’imperfezione che in chiave comica si propone di squarciare l’ipocrisia di una società che ci vorrebbe sempre infallibili e di successo (2 dicembre ore 21).
Quattro donne alle prese con l’amore in una commedia irresistibile che ha già fatto divertire migliaia di spettatori. Un affresco spudorato e frizzante delle donne di oggi che farà ridere e riflettere sulla realtà che ci circonda. Tutto questo è Ricette d’amore, esilarante spettacolo interpretato da Maria Pia Timo, Cinzia Berni (anche autrice), Roberta Garzia, Francesca Bellucci e Beppe Convertini con la regia di Diego Ruiz (19 gennaio ore 21).
L’ultima proposta in abbonamento avrà per protagonista Max Giusti con Cattivissimo Max. Uno spettacolo pieno di personaggi che Max interpreta per prendere in giro l’assurda realtà che ci circonda: dalla “regina della tv” Maria De Filippi e i suoi successi televisivi a Maradona (tornato in Italia per festeggiare i successi del Napoli) e Terence Hill/Don Matteo (trasferito da Gubbio a Spoleto) ad un mito della musica internazionale: Elton John (21 febbraio ore 21).
Lunedì 19 febbraio alle ore 21, infine, il Teatro Masini ospiterà, come da tradizione e fuori abbonamento, la serata finale della 15° edizione del concorso nazionale per cabarettisti emergenti “Faenza Cabaret – Premio Alberto Sordi”, un appuntamento organizzato dall’Associazione Cultura e Sport “I Fiori” di Faenza. Ancora fuori abbonamento, salirà poi sul palcoscenico del Masini Gene Gnocchi con lo spettacolo, scritto insieme a Simone Bedetti, Il procacciatore. Gene, dopo lunghi anni di ricerche, è riuscito a individuare l’unica via di salvezza che ci rimane in questo momento contorto: perseguire in modo sistematico la deficienza. Ecco perché sta viaggiando nel mondo per portare questa ricetta miracolosa a domicilio con una conferenza pagata un filo meno di quelle di Obama ma che in compenso ti lascia con l’amaro in bocca e una domanda sulla punta delle labbra: “ma invece di venire qui, non era meglio andare a una conferenza di Obama, che almeno lì c’è il buffet curato personalmente da Oscar Farinetti?” (3 marzo ore 21).
FAVOLE
Le Favole della domenica pomeriggio prenderanno il via il 12 novembre alle ore 16 con Le avventure di Pinocchio della compagnia Fontemaggiore. Un altro sguardo su Pinocchio, un’altra lettura di un libro che non finisce mai di stupire. Questa volta un Pinocchio ormai adulto, capita per caso nel Granteatro dei Burattini. Lo spettatore “casuale” pescato in platea, re-incontrerà i personaggi più importanti della storia di Pinocchio. Si ritroverà burattino tra i burattini, cane alla catena, ammonito dal Grillo, accusato dalla Fatina. Incontrerà il serpente sibilante, il giudice gorilla, le faine canterine e di nuovo, finalmente, il suo babbino nella pancia del pescecane.
Seguirà La bella addormentata, uno spettacolo di Florian Metateatro e tratto dalle fiabe di Perrault e F.lli Grimm. Uno spettacolo che unisce la componente popolare dell’uso dei pupazzi alla ricerca teatrale e la sperimentazione sui linguaggi espressivi del corpo e della voce (26 novembre ore 16).
Sarà poi la volta dei Fratelli di Taglia con Alice, spettacolo tratto dal celeberrimo racconto di Lewis Carroll. Quella di Alice è un’avventura fantastica in un mondo straordinario e pieno di personaggi divertenti. Tutto comincia con una caduta in un pozzo e prosegue con diversi incontri sorprendenti a metà tra il sogno e il gioco (10 dicembre ore 16).
La rassegna proseguirà con una nuovissima produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri: Il gatto con gli stivali, uno spettacolo di Marcello Chiarenza con la regia di Claudio Casadio e interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola. Questa fiaba classica, nata nel 1500 e riproposta in diverse versioni anche da Perrault e dai Fratelli Grimm, è giunta fino a noi senza mai sbiadire il proprio forte ascendente sull’immaginario dei bambini di tutto il mondo. Si tratta infatti non solamente di un racconto picaresco in cui un giovane sfortunato la spunta sui ricchi e i potenti, ma di una vicenda che suggerisce come la parte animale e istintiva che alberga in ognuno di noi abbia il potere di stupire, di emergere nei momenti di difficoltà e infine di cambiare il corso della vita (21 gennaio ore 16).
Andrea Lugli, sublime narratore della compagnia Il Baule Volante, presenterà poi L’acciarino magico, spettacolo ispirato all’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, con l’accompagnamento sonoro dal vivo di Stefano Sardi (18 febbraio ore 16).
Chiuderà il cartellone Moby Dick della compagnia I guardiani dell’oca. Moby Dick è una storia fatta di continui cambiamenti, di vele issate o ammainate, di lanterne dalla fioca luce e di legni vissuti del ponte di una nave in costante movimento nei colori del mare. È una storia avventurosa dai dialoghi intensi, comici e a volte poetici, una storia fatta di attori, pupazzi, sagome e ombre, che interagendo, nel gioco narrativo, cercano un delicato equilibro affabulatorio, capace di conquistare ogni attento ascoltatore (11 marzo ore 16).
OPERETTA
Gli spumeggianti allestimenti operettistici del Teatro Masini partiranno con Gigi. Innamorarsi a Parigi proposto dalla compagnia Corrado Abbati (4 marzo ore 16) e proseguiranno con La danza delle libellule, proposto dalla compagnia Teatro Musica Novecento insieme all’Orchestra Cantieri d’Arte (18 marzo ore 16) e La principessa della Czarda che vedrà sul palcoscenico Elena D’Angelo e la sua Compagnia (15 aprile ore 16).
DANZA
Il prestigioso ensemble del Balletto di Mosca “La Classique” alzerà il sipario sulla Stagione di Danza con la rappresentazione del balletto classico in due atti Giselle, una storia struggente di amore e nostalgia. Il racconto trae origine dal romanzo di Heinrich Heine De l’Allemagne che narra la leggenda delle Villi, spiriti di ragazze morte di disperazione prima di poter essere spose, che non riescono a trovare la pace nell’aldilà: di notte attraggono imprudenti viaggiatori in una danza che finisce solo con la loro morte. La storia un po’ noir genera il balletto romantico per eccellenza (15 dicembre ore 21).
Seguirà la danza contemporanea di Monica Casadei e Artemis Danza con lo spettacolo DONIZETTI®into a RAVE. Protagonista assoluto della creazione è il delirio, etimologicamente “uscire dal solco, dal tracciato, perdere la retta via della ragione”. È quello stato d’animo dove accadimenti più grandi di noi ci travolgono, irrompono violentemente nella nostra vita e non siamo pronti a integrare e sopportare. Uno stato confusionale che ci impedisce di agire e vivere. L’esistenza diventa troppo complessa, pressante, minacciosa e ci rende impotenti. La mente allora viene invasa da fantasmi, pensieri negativi, paure e allucinazioni. Questo è il dramma vissuto dai protagonisti dell’intera pièce, delineata su una drammaturgia tripartita con un incontrollato momento collettivo centrale incastonato tra due potenti assoli femminili (31 gennaio ore 21).
In occasione del giorno di San Valentino, il Teatro Masini propone la sensualità del tango con la performance Piazzolla Tango della Compagnia Naturalis Labor. Uno spettacolo che racconta, che evoca, che inebria con un repertorio di musiche conosciutissime, ma anche di quelle meno famose ma, non per questo, meno suggestive o intriganti (14 febbraio ore 21).
Il cartellone dedicato all’arte coreutica sarà concluso dalla danza urbana di Dacru Dance Company con lo spettacolo theKITCHENtheory, produzione dinamica e fortemente evocativa, abile nel tracciare i confini di una nuova avanguardia artistica e densa di quella gestualità quotidiana che crea il reale mood della nuova danza urbana: una commistione di generi e di stili, sperimentazione e contaminazione. Al linguaggio tecnico dei danzatori, pulito ed estremamente virtuoso, frutto di un lungo ed emotivo legame con i coreografi stessi, si affianca una forza interpretativa e scenica, umana, comunicativa ed emozionante (8 aprile ore 21).
PROTAGONISTI
Andrea Scanzi inaugurerà il cartellone con la “Prima” del nuovo allestimento di Eroi. Storie emblematiche di sport. In questo nuovo monologo, Andrea Scanzi racconta una carrellata di campioni ognuno a suo modo eccezionale. La bellezza di Marco Van Basten e il talento di Alberto Tomba, l’agonia del “Pirata” Pantani e l’ostinazione di Yuri Chechi, la rivoluzione di Nadia Comaneci e il sogno di Gilles Villeneuve, costi quel che costi. Lo scatto proletario di Pietro Mennea e la grandezza di Muhammad Ali. Storie di redenzioni, ma pure di dissipazioni, come quella di George Best. Storie di eroi, a volte loro malgrado (17 ottobre ore 21).
Ancora una “Prima” al Teatro Masini con Fausto Russo Alesi e il nuovo allestimento della pièce Il viaggio di Enea, di Olivier Kemeid ispirato dall’Eneide di Virgilio. Il viaggio di Enea è il racconto poetico delle migrazioni. Migrazioni per le guerre, per la fame, per la ricerca del benessere. È una storia familiare, quella di Olivier Kemeid e una riscrittura moderna, ma comunque fedele del classico di Virgilio, in cui l’autore proietta le vicende di suo padre e della sua famiglia, emigrata dall’Egitto al Canada con mille peregrinazioni e molteplici difficoltà alla perenne ricerca di un mondo migliore, attraverso personaggi e luoghi del mito di Enea (19 novembre ore 21).
Cristiano Cavina e Vittorio Bonetti presenteranno poi a Faenza il recital di parole e musica dal vivo Fatti memorabili di un pianista della bassa e di un narratore di montagna… ovvero Made in Romagna. Vittorio Bonetti e Cristiano Cavina provengono da due mondi diversissimi: il primo è di Alfonsine, in pianura, il secondo di Casola Valsenio, in mezzo agli Appennini; Bonetti è l’alfiere del pianobar, quello suonato e cantato davvero, Cavina racconta storie per iscritto. Visto che da giovane Cavina non poteva andare ad ascoltarlo alla Festa dell’Unità, perché la nonna, fervente cattolica, gli proibiva di frequentare tutto ciò che era in odore di comunismo, recuperano ora il tempo perduto. E lo fanno raccontando la loro terra e le storie che la popolano usando le passioni di una vita, la musica e le parole (27 gennaio ore 21).
La rassegna chiuderà con la “Prima Nazionale” di Stabat Mater di Antonio Tarantino, con la straordinaria Maria Paiato. La Madre è la figura chiave attraverso cui veniamo introdotti agli accadimenti. Per l’autore si trattava di rendere attuale e imbrigliare una figura epica come la Madre del Cristo, per trasferirla sulle rive della realtà e del tempo presente. La Madre di Tarantino è una ragazza madre-prostituta. Il padre di quel figlio che lei attende è sposato con un’altra. Il figlio che è stato generato, sul quale riponeva grandi speranze, viene arrestato in quanto terrorista. Entrano in scena altri personaggi, tutti interpretati dalla stessa Paiato: la Signora Trabucco, funzionaria dell’Assistenza Sociale; Don Aldo, prete eppure uomo, soggetto ancora alle reazioni perdutamente umane (una dicotomia sacro-profano); il Dottor Ponzio (Ponzio Pilato), che è il fautore dell’arresto del figlio ed il Dottor Caraffa (Caifa), colui che imprigiona e condanna il figlio (11 febbraio ore 21).
AL RIDOTTO
Il primo appuntamento con la rassegna Al Ridotto dedicata alle nuove espressioni della contemporaneità, sarà 1927 Monologo quantisitco di e con Gabriella Greison. In questo spettacolo la Greison racconta, con foto, musica e video, i fatti più sconvolgenti, misteriosi, divertenti, umani che hanno fatto nascere la Fisica Quantistica, partendo dalla famosa foto, datata 1927, in cui sono ritratti in posa 29 uomini, quasi tutti fisici, di cui 17 erano o sarebbero diventati Premi Nobel. La Greison ricostruisce i dialoghi, le serate, i dibattiti, dopo un lungo soggiorno a Bruxelles, in cui ha raccolto informazioni, tradotto lettere, parlato con persone e parenti di persone che sono realmente stati presenti a quei ritrovi (3 dicembre ore 21).
Seguirà Macbettu, nuova creazione di Alessandro Serra per la Compagnia Teatropersona, prodotta con Sardegna Teatro e tratta dal Macbeth di William Shakespeare. Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. I suoni cupi prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti. Le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo. Uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi ed evocano presenze. Pietre, terra, ferro, sangue, positure di guerriero, residui di antiche civiltà nuragiche. Materia che non veicola significati, ma forze primordiali che agiscono su chi le riceve (21 marzo ore 21).
La compagnia Kepler-452 di Nicola Borghesi presenterà poi Il giardino dei ciliegi (trent’anni di felicità in comodato d’uso). Annalisa e Giuliano hanno vissuto trent’anni in una casa colonica concessa in comodato d’uso dal Comune di Bologna, in quanto latori di un’associazione che si occupa di animali. In particolare, il loro core business è sempre stato quello di tenere sotto controllo la popolazione di piccioni sul territorio; in un regime di tolleranza da parte della legge, vivevano inoltre con una serie incredibile di animali: tarantole giganti, boa constrictor, babbuini, un lupo, un leopardo, upupe, pappagalli, maiali, cani, gatti. Un giorno però ricevono dal Comune un avviso di sfratto, e tutto quel patrimonio di magie, relazioni coltivate in trent’anni in quel posto improvvisamente scompare… (4 aprile ore 21).
La rassegna sarà arricchita da un appuntamento “fuori abbonamento”: Be Normal! della formazione Sotterraneo, proposto all’interno del WAM! Festival organizzato da Menoventi Contemporary Theatre. Lo spettacolo è una riflessione originale sul conflitto delle generazioni di oggi, sui giovani che si confrontano con ambizioni lavorative spesso irrealizzabili (26 ottobre ore 21).
AVVERTENZE GENERALI: la Direzione del Teatro si riserva di apportare modifiche che cause di forza maggiore imporranno. Le date degli spettacoli sono definitive al momento dell’uscita di questo programma salvo variazioni non dovute alla volontà della Direzione stessa: in tal caso ne verrà data comunicazione riportando le correzioni sui manifesti (laddove possibile), nelle bacheche del Teatro e a mezzo stampa. Per alcuni spettacoli potrà esserci l’eventualità di non garantire la medesima disposizione di posti acquistata a causa di particolari esigenze di allestimento richiedenti modifiche all’assetto del Teatro stesso.
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